Published at 18 Nov 2020
Published at 18 Nov 2020
Tutored incontra Andrea, Consumer Marketing Intern in Philips

Tutored incontra Andrea, Consumer Marketing Intern in Philips


Andrea ha studiato in diverse città europee e oggi lavora ad Amsterdam, in Philips


Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, i membri hanno la possibilità di scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studi, conoscere grandi aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program. La nostra community è formata da giovani uniti dall'ambizione. Su Tutored, raccontiamo le loro storie ed esperienze, con l'obiettivo di ispirare i più giovani e dare un'idea concreta del mondo del lavoro.


In quale università hai studiato e quale percorso di studi hai scelto?



Ho studiato presso l’Università Bocconi. In Triennale ho scelto il percorso CLEAM - Corso di laurea Triennale in Economia Aziendale e Management. Dopodiché in Magistrale ho intrapreso un percorso di specializzazione in Marketing Management.

Sono stati 5 anni che mi hanno messo alla prova sia sotto l’aspetto umano sia sotto quello professionale. Nonostante questo sono molto contento e orgoglioso del percorso scelto perché ha sempre rispecchiato le mie ambizioni e le mie qualità migliori. 


Quanto è importante secondo te fare un'esperienza di studi all'estero?


Considero l’esperienza all’estero una sorta di must. Purtroppo in Italia si è ancora troppo poco abituati a fare esperienze di questo genere. Io ho fatto tre esperienze all’estero: Bristol, Lisbona e Amsterdam; ognuna di queste mi ha dato qualcosa di diverso che mi ha reso migliore come persona.

É una cosa che mi permetto di consigliare vivamente in quanto aiuta a crescere e a vedere il mondo sotto una prospettiva diversa.


Quale attività extra-universitaria pensi sia stata davvero importante per la tua carriera? Un consiglio che daresti a chi sta studiando in questo momento?


Abito in un paese molto piccolo di 6mila abitanti. L’oratorio e tutte le attività sociali di paese mi hanno insegnato a stare in mezzo alla gente, a sapermi relazionare con le persone. Inoltre, un’altra attività extra universitaria è sicuramente lo sport.

Io ho sempre giocato e gioco tuttora a calcio. Questo mi ha permesso di saper stare in un gruppo e di saper lavorare insieme verso un unico obiettivo. Nell’attuale mondo del lavoro, il team working è la base di tutte le funzioni aziendali. Sapersi mettere a disposizione del gruppo è una dote che molti colleghi apprezzano. A tutto ciò, aggiungo un’esperienza di allenatore dei bambini che mi ha permesso di sviluppare delle qualità di leadership da apportare anche al mondo universitario/lavorativo.

Il consiglio che mi sento di dare a chi sta studiando è di farlo con il sorriso. L’entusiasmo è il motore che ci porta ad affrontare le sfide quotidiane, non solo universitarie. Se non vi è entusiasmo, ogni ostacolo diventa sempre più ingombrante e sembra essere insormontabile.


Oggi lavori in Philips: come ci sei arrivato e come si sono svolte le selezioni?


Sono entrato in Philips lo scorso gennaio e mi sono trovato bene dal primo giorno. È un ambiente all’avanguardia che mi ha portato ad esprimermi al meglio. Apprezzo molto la mentalità internazionale dell’azienda che mi permette di avere una visione a 360 gradi del mondo, confrontandosi quotidianamente con culture differenti. L’annuncio l’ho trovato sul Jobgate della Bocconi, dopodiché ho fatto la registrazione sui sito Philips.

La selezione si è composta di tre step. Un primo test iniziale che consisteva nella preparazione e presentazione di un caso aziendale (15 minuti circa). Un secondo colloquio con uno dei miei attuali manager a cui ho presentato il mio lavoro ed un terzo colloquio con l’altra mia attuale manager. Sono stati tutti step molto interessanti in cui ho potuto mostrare le ie qualità ed esporre i miei obiettivi per il futuro.


Di cosa ti occupi in qualità di Consumer Marketing Intern in Philips?

Io faccio parte del team CMM - Mother and Child Care di Amsterdam, che è l’headquarter. Dopodiché esistono le sedi locali in ogni Paese.

Come Consumer Marketing mi occupo nello specifico dei prodotti Breastfeeding nei vari progetti. Solitamente nei progetti più grossi e di caratura mondiale svolgo un lavoro di supporto al manager e al Project Lead. In progetti minori che hanno un raggio d’azione più limitato svolgo un lavoro di responsabile e di appoggio per il PL.

A livello pratico ci occupiamo del lancio di nuovi prodotti e della relativa gestione (R&R, feedback, ecc). Il lancio di un nuovo prodotto è un processo lungo che parte dell’analisi degli insights e che arriva dopo mesi e mesi al consumatore finale.

Inoltre, mi occupo dell’analisi dei competitors al fine di individuare eventuali vuoti di mercato/caratteristiche che i consumatori apprezzano particolarmente.

Nel quotidiano ci relazioniamo costantemente con le sedi locali per poter ascoltare i loro eventuali problemi, studiare insieme soluzioni e pianificare il futuro.


Come mai hai scelto di svolgere il tuo primo stage ad Amsterdam?


Penso non sia corretto dire che ho scelto Amsterdam. Io ho scelto l’opportunità di Philips. Non credo, almeno per mia esperienza, che la città si scelga. È una decisione subordinata ad un’altra. Io ho scelto di accettare l’opportunità di Philips per la caratura dell’azienda e la sua possibilità di crescita.

Di conseguenza ho scelto Amsterdam. Il mio rapporto con la città è stato ad alti e bassi. Stiamo parlando di una delle città più belle e all’avanguardia del mondo. Al tempo stesso di una città molto fredda e piovosa.

Ad ogni modo considero la mia esperienza nella capitale olandese decisamente positiva perché mi ha regalato paesaggi unici e mi ha permesso di confrontarmi con una mentalità e una cultura diversa che mi ha permesso di crescere ulteriormente come persona.


Sei un recruiter? Scopri come digitalizzare le strategie di employer branding e recruiting della tua azienda grazia a tutored. Attrai e assumi giovani talenti: scopri Tutored Business.

Andrea ha studiato in diverse città europee e oggi lavora ad Amsterdam, in Philips


Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, i membri hanno la possibilità di scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studi, conoscere grandi aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program. La nostra community è formata da giovani uniti dall'ambizione. Su Tutored, raccontiamo le loro storie ed esperienze, con l'obiettivo di ispirare i più giovani e dare un'idea concreta del mondo del lavoro.


In quale università hai studiato e quale percorso di studi hai scelto?



Ho studiato presso l’Università Bocconi. In Triennale ho scelto il percorso CLEAM - Corso di laurea Triennale in Economia Aziendale e Management. Dopodiché in Magistrale ho intrapreso un percorso di specializzazione in Marketing Management.

Sono stati 5 anni che mi hanno messo alla prova sia sotto l’aspetto umano sia sotto quello professionale. Nonostante questo sono molto contento e orgoglioso del percorso scelto perché ha sempre rispecchiato le mie ambizioni e le mie qualità migliori. 


Quanto è importante secondo te fare un'esperienza di studi all'estero?


Considero l’esperienza all’estero una sorta di must. Purtroppo in Italia si è ancora troppo poco abituati a fare esperienze di questo genere. Io ho fatto tre esperienze all’estero: Bristol, Lisbona e Amsterdam; ognuna di queste mi ha dato qualcosa di diverso che mi ha reso migliore come persona.

É una cosa che mi permetto di consigliare vivamente in quanto aiuta a crescere e a vedere il mondo sotto una prospettiva diversa.


Quale attività extra-universitaria pensi sia stata davvero importante per la tua carriera? Un consiglio che daresti a chi sta studiando in questo momento?


Abito in un paese molto piccolo di 6mila abitanti. L’oratorio e tutte le attività sociali di paese mi hanno insegnato a stare in mezzo alla gente, a sapermi relazionare con le persone. Inoltre, un’altra attività extra universitaria è sicuramente lo sport.

Io ho sempre giocato e gioco tuttora a calcio. Questo mi ha permesso di saper stare in un gruppo e di saper lavorare insieme verso un unico obiettivo. Nell’attuale mondo del lavoro, il team working è la base di tutte le funzioni aziendali. Sapersi mettere a disposizione del gruppo è una dote che molti colleghi apprezzano. A tutto ciò, aggiungo un’esperienza di allenatore dei bambini che mi ha permesso di sviluppare delle qualità di leadership da apportare anche al mondo universitario/lavorativo.

Il consiglio che mi sento di dare a chi sta studiando è di farlo con il sorriso. L’entusiasmo è il motore che ci porta ad affrontare le sfide quotidiane, non solo universitarie. Se non vi è entusiasmo, ogni ostacolo diventa sempre più ingombrante e sembra essere insormontabile.


Oggi lavori in Philips: come ci sei arrivato e come si sono svolte le selezioni?


Sono entrato in Philips lo scorso gennaio e mi sono trovato bene dal primo giorno. È un ambiente all’avanguardia che mi ha portato ad esprimermi al meglio. Apprezzo molto la mentalità internazionale dell’azienda che mi permette di avere una visione a 360 gradi del mondo, confrontandosi quotidianamente con culture differenti. L’annuncio l’ho trovato sul Jobgate della Bocconi, dopodiché ho fatto la registrazione sui sito Philips.

La selezione si è composta di tre step. Un primo test iniziale che consisteva nella preparazione e presentazione di un caso aziendale (15 minuti circa). Un secondo colloquio con uno dei miei attuali manager a cui ho presentato il mio lavoro ed un terzo colloquio con l’altra mia attuale manager. Sono stati tutti step molto interessanti in cui ho potuto mostrare le ie qualità ed esporre i miei obiettivi per il futuro.


Di cosa ti occupi in qualità di Consumer Marketing Intern in Philips?

Io faccio parte del team CMM - Mother and Child Care di Amsterdam, che è l’headquarter. Dopodiché esistono le sedi locali in ogni Paese.

Come Consumer Marketing mi occupo nello specifico dei prodotti Breastfeeding nei vari progetti. Solitamente nei progetti più grossi e di caratura mondiale svolgo un lavoro di supporto al manager e al Project Lead. In progetti minori che hanno un raggio d’azione più limitato svolgo un lavoro di responsabile e di appoggio per il PL.

A livello pratico ci occupiamo del lancio di nuovi prodotti e della relativa gestione (R&R, feedback, ecc). Il lancio di un nuovo prodotto è un processo lungo che parte dell’analisi degli insights e che arriva dopo mesi e mesi al consumatore finale.

Inoltre, mi occupo dell’analisi dei competitors al fine di individuare eventuali vuoti di mercato/caratteristiche che i consumatori apprezzano particolarmente.

Nel quotidiano ci relazioniamo costantemente con le sedi locali per poter ascoltare i loro eventuali problemi, studiare insieme soluzioni e pianificare il futuro.


Come mai hai scelto di svolgere il tuo primo stage ad Amsterdam?


Penso non sia corretto dire che ho scelto Amsterdam. Io ho scelto l’opportunità di Philips. Non credo, almeno per mia esperienza, che la città si scelga. È una decisione subordinata ad un’altra. Io ho scelto di accettare l’opportunità di Philips per la caratura dell’azienda e la sua possibilità di crescita.

Di conseguenza ho scelto Amsterdam. Il mio rapporto con la città è stato ad alti e bassi. Stiamo parlando di una delle città più belle e all’avanguardia del mondo. Al tempo stesso di una città molto fredda e piovosa.

Ad ogni modo considero la mia esperienza nella capitale olandese decisamente positiva perché mi ha regalato paesaggi unici e mi ha permesso di confrontarmi con una mentalità e una cultura diversa che mi ha permesso di crescere ulteriormente come persona.


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