Published at 27 Apr 2021
Published at 27 Apr 2021
Tutored incontra Riccardo, Acquisition Sales in Sennder

Tutored incontra Riccardo, Acquisition Sales in Sennder


Scienze aziendali alla Sapienza, ma non solo: dopo vari progetti, successi ed errori, tutti affrontati con immutato entusiasmo, oggi Riccardo è Acquisition Sales in Sennder.

 

Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, i membri hanno la possibilità di scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studi, conoscere grandi aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program. La nostra community è formata da giovani uniti dall'ambizione. Su Tutored, raccontiamo le loro storie ed esperienze, con l'obiettivo di ispirare i più giovani e dare un'idea concreta del mondo del lavoro.

 

In quale università hai studiato e quale percorso di studi hai scelto?

 

Ho studiato presso La Sapienza di Roma, seguendo il percorso Triennale in Scienze Aziendali. Al momento sto portando avanti i miei studi alla Sole24Ore BS di Milano, seguendo un Executive Master in Sales & Key Account Management part time, mentre lavoro presso Sennder Italia. Credo che la formazione costante sia fondamentale per ognuno di noi, e nonostante abbia la possibilità di lavorare già in giovane età, non voglio perdermi l'opportunità di studiare e aumentare il mio bagaglio personale di conoscenze. 
Ho scelto questo master soprattutto perché molto vicino al mio attuale ruolo in azienda, e sto programmando il prossimo step, che spazierà su tanti altri ambiti legati al management. 
Spero di poter partecipare ad un MBA in futuro. 


Quale attività extra-universitaria pensi sia stata davvero importante per la tua carriera? Un consiglio che ti senti di dare a chi sta studiando in questo momento?


Ho avuto la fortuna di provare tantissime esperienze lavorative e non, durante i miei studi. Sono sempre stato entusiasmato dal provare, credo fortemente nel learning by doing, e credo che ogni opportunità debba essere colta al volo. Ho lavorato per 8 anni come organizzatore di eventi a Roma, ho creato l'associazione sportiva MundialCup, e ho fatto nascere un associazione studentesca eletta in oltre 10 scuole. Inoltre ho lavorato per un free magazine romano per 5 anni vendendo pubblicità, e sono stato eletto consigliere municipale dei giovani; inoltre, ho lavorato per una società di E-sport. Infine, per la società per la quale attualmente lavoro, ho svolto un internship nell' HQ di Berlino.

Ripensando a quel che ho fatto, naturalmente mi son venute in mente innanzitutto le parti belle di tutte queste attività.

Credo, però, che sia stato importante nel mio percorso proprio il fatto stesso di provare più esperienze possibili, sbagliando molte volte e imparando dai miei errori.
E' un emozione bellissima organizzare un evento pieno di persone tutte divertite e soddisfatte, un torneo con giocatori sempre compiaciuti, e vedere una pubblicità che dà subito i frutti attraverso una conversione clienti. 
Meno bello è vedere la serata che hai organizzato mezza vuota, o magari non riuscire ad aprire, sapere di clienti insoddisfatti e dover fronteggiare l'insoddisfazione, avere un grave problema organizzativo, e così via.
Credo che siano stati tutti gli errori che ho fatto, tutte le esperienze difficili che ho affrontato e tutte le fuoriuscite dalla mia comfort zone che mi hanno donato le capacità per affrontare le sfide che mi pone l'oggi, ma che sicuramente devo continuare a coltivare per il domani.

Il consiglio che mi sento di dare è in sintesi questo: provare, provare, provare

 

Sei il vice presidente e fondatore di ASD MundialCup: puoi raccontarci di questo tuo progetto?


Ho fondato l'ASD MundialCup insieme a mio cugino Tommaso nel lontano 2012. Inizialmente era tutto molto astratto, organizzavamo un torneo ad 8 squadre tra amici.
L'idea ha preso piede quando abbiamo dato vita al torneo del liceo in cui studiavo. Nel tempo di un mese, al Giulio Cesare abbiamo fatto nascere 26 squadre di CalcioA5. 
L'anno successivo, grazie all'entrata nel team di Dario Vahedi, abbiamo creato il torneo delle scuole di Roma, cui hanno partecipato 11 istituti liceali e oltre 100 squadre. 
Il passo successivo ha richiesto tempo e sacrifici. Abbiamo gestito per 4 anni il torneo in maniera maniacale. 
A mio avviso, il punto di forza è stato la notorietà che il torneo aveva acquisito grazie agli eventi finali che organizzavamo (coreografie, fuochi d'artificio, entrate in campo con fiamme e vocalist, oltre 800 persone sugli spalti, 4 telecamere e un drone a riprendere la partita.)
Giocare davanti a 800 persone, nonostante sia un torneino amatoriale, non è da tutti i giorni! 


I maggiori traguardi che ho raggiunto nell'ambito delle mie esperienze extra-universitarie sono la collaborazione con la LUISS Guido Carli per l'organizzazione di tornei amatoriali ufficiali, e la partnership con il Corriere Dello Sport. 
Attualmente stiamo lavorando sull'applicazione che usano i nostri associati per giocare, che per adesso funziona anche se manca molto al passo successivo, chissà cosa succederà!


Oggi lavori in Sennder: come ci sei arrivato e come si sono svolte le selezioni?


La prima volta che ho sentito parlare di Sennder ero al mare con i piedi nell'acqua: mi chiamò un mio caro amico per parlarmi della possibilità di un internship a Berlino.
Prima di esser preso, ho svolto due colloqui in Inglese con l' HR di Berlino, e un colloquio con l'attuale COO di Sennder Italia S.r.l.
Ho dovuto organizzare bene i tempi, e dedicando l'estate a questo internship sono riuscito a coniugare studio, lavoro e MundialCup.
Come Intership Account Manager, mi sono occupato della gestione dei trasporti per alcuni clienti già acquisiti dall'azienda. Ho avuto sin da subito un'ampio spazio di manovra, che mi ha permesso di dimostrare subito la voglia che avevo di fare la differenza.


Ho avuto la possibilità di imparare cosa vuol dire il lavoro di ufficio, ma quello che più mi rimane di questa esperienza è il rapporto incredibile che ho stretto con i colleghi del mio team e le esperienze formative di un viaggio all'estero, che ti mettono di fronte a sfide che non hai la possibilità di affrontare nella tua città nativa, e ti danno l'opportunità di conoscere e stupirti ogni giorno della bellezza di tantissime culture diverse.

 

Di cosa ti occupi in qualità di Acquisition Sales in Sennder?


Al momento in Sennder mi occupo di acquisizione clienti, in particolare del segmento di clientela dai 50 ai 250 milioni di euro di fatturato.
Di preciso vendiamo servizi di trasporto FTL su gomma; avete presente il classico camion enorme che si vede in autostrada durante un viaggio? Potrebbe essere uno dei nostri.
Gestiamo i più grandi player del mercato, come Barilla, Amazon, Ferrero, etc..
Non è un settore particolarmente stimolante, ma l'azienda, come narra il suo motto "Making logistics sexy again", fa di tutto per rendere il percorso entusiasmante, e a mio parere ci riesce alla grande.

 

Sei un recruiter? Scopri come digitalizzare le strategie di employer branding e recruiting della tua azienda grazie a tutored. Attrai e assumi giovani talenti: scopri Tutored Business.

Scienze aziendali alla Sapienza, ma non solo: dopo vari progetti, successi ed errori, tutti affrontati con immutato entusiasmo, oggi Riccardo è Acquisition Sales in Sennder.

 

Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, i membri hanno la possibilità di scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studi, conoscere grandi aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program. La nostra community è formata da giovani uniti dall'ambizione. Su Tutored, raccontiamo le loro storie ed esperienze, con l'obiettivo di ispirare i più giovani e dare un'idea concreta del mondo del lavoro.

 

In quale università hai studiato e quale percorso di studi hai scelto?

 

Ho studiato presso La Sapienza di Roma, seguendo il percorso Triennale in Scienze Aziendali. Al momento sto portando avanti i miei studi alla Sole24Ore BS di Milano, seguendo un Executive Master in Sales & Key Account Management part time, mentre lavoro presso Sennder Italia. Credo che la formazione costante sia fondamentale per ognuno di noi, e nonostante abbia la possibilità di lavorare già in giovane età, non voglio perdermi l'opportunità di studiare e aumentare il mio bagaglio personale di conoscenze. 
Ho scelto questo master soprattutto perché molto vicino al mio attuale ruolo in azienda, e sto programmando il prossimo step, che spazierà su tanti altri ambiti legati al management. 
Spero di poter partecipare ad un MBA in futuro. 


Quale attività extra-universitaria pensi sia stata davvero importante per la tua carriera? Un consiglio che ti senti di dare a chi sta studiando in questo momento?


Ho avuto la fortuna di provare tantissime esperienze lavorative e non, durante i miei studi. Sono sempre stato entusiasmato dal provare, credo fortemente nel learning by doing, e credo che ogni opportunità debba essere colta al volo. Ho lavorato per 8 anni come organizzatore di eventi a Roma, ho creato l'associazione sportiva MundialCup, e ho fatto nascere un associazione studentesca eletta in oltre 10 scuole. Inoltre ho lavorato per un free magazine romano per 5 anni vendendo pubblicità, e sono stato eletto consigliere municipale dei giovani; inoltre, ho lavorato per una società di E-sport. Infine, per la società per la quale attualmente lavoro, ho svolto un internship nell' HQ di Berlino.

Ripensando a quel che ho fatto, naturalmente mi son venute in mente innanzitutto le parti belle di tutte queste attività.

Credo, però, che sia stato importante nel mio percorso proprio il fatto stesso di provare più esperienze possibili, sbagliando molte volte e imparando dai miei errori.
E' un emozione bellissima organizzare un evento pieno di persone tutte divertite e soddisfatte, un torneo con giocatori sempre compiaciuti, e vedere una pubblicità che dà subito i frutti attraverso una conversione clienti. 
Meno bello è vedere la serata che hai organizzato mezza vuota, o magari non riuscire ad aprire, sapere di clienti insoddisfatti e dover fronteggiare l'insoddisfazione, avere un grave problema organizzativo, e così via.
Credo che siano stati tutti gli errori che ho fatto, tutte le esperienze difficili che ho affrontato e tutte le fuoriuscite dalla mia comfort zone che mi hanno donato le capacità per affrontare le sfide che mi pone l'oggi, ma che sicuramente devo continuare a coltivare per il domani.

Il consiglio che mi sento di dare è in sintesi questo: provare, provare, provare

 

Sei il vice presidente e fondatore di ASD MundialCup: puoi raccontarci di questo tuo progetto?


Ho fondato l'ASD MundialCup insieme a mio cugino Tommaso nel lontano 2012. Inizialmente era tutto molto astratto, organizzavamo un torneo ad 8 squadre tra amici.
L'idea ha preso piede quando abbiamo dato vita al torneo del liceo in cui studiavo. Nel tempo di un mese, al Giulio Cesare abbiamo fatto nascere 26 squadre di CalcioA5. 
L'anno successivo, grazie all'entrata nel team di Dario Vahedi, abbiamo creato il torneo delle scuole di Roma, cui hanno partecipato 11 istituti liceali e oltre 100 squadre. 
Il passo successivo ha richiesto tempo e sacrifici. Abbiamo gestito per 4 anni il torneo in maniera maniacale. 
A mio avviso, il punto di forza è stato la notorietà che il torneo aveva acquisito grazie agli eventi finali che organizzavamo (coreografie, fuochi d'artificio, entrate in campo con fiamme e vocalist, oltre 800 persone sugli spalti, 4 telecamere e un drone a riprendere la partita.)
Giocare davanti a 800 persone, nonostante sia un torneino amatoriale, non è da tutti i giorni! 


I maggiori traguardi che ho raggiunto nell'ambito delle mie esperienze extra-universitarie sono la collaborazione con la LUISS Guido Carli per l'organizzazione di tornei amatoriali ufficiali, e la partnership con il Corriere Dello Sport. 
Attualmente stiamo lavorando sull'applicazione che usano i nostri associati per giocare, che per adesso funziona anche se manca molto al passo successivo, chissà cosa succederà!


Oggi lavori in Sennder: come ci sei arrivato e come si sono svolte le selezioni?


La prima volta che ho sentito parlare di Sennder ero al mare con i piedi nell'acqua: mi chiamò un mio caro amico per parlarmi della possibilità di un internship a Berlino.
Prima di esser preso, ho svolto due colloqui in Inglese con l' HR di Berlino, e un colloquio con l'attuale COO di Sennder Italia S.r.l.
Ho dovuto organizzare bene i tempi, e dedicando l'estate a questo internship sono riuscito a coniugare studio, lavoro e MundialCup.
Come Intership Account Manager, mi sono occupato della gestione dei trasporti per alcuni clienti già acquisiti dall'azienda. Ho avuto sin da subito un'ampio spazio di manovra, che mi ha permesso di dimostrare subito la voglia che avevo di fare la differenza.


Ho avuto la possibilità di imparare cosa vuol dire il lavoro di ufficio, ma quello che più mi rimane di questa esperienza è il rapporto incredibile che ho stretto con i colleghi del mio team e le esperienze formative di un viaggio all'estero, che ti mettono di fronte a sfide che non hai la possibilità di affrontare nella tua città nativa, e ti danno l'opportunità di conoscere e stupirti ogni giorno della bellezza di tantissime culture diverse.

 

Di cosa ti occupi in qualità di Acquisition Sales in Sennder?


Al momento in Sennder mi occupo di acquisizione clienti, in particolare del segmento di clientela dai 50 ai 250 milioni di euro di fatturato.
Di preciso vendiamo servizi di trasporto FTL su gomma; avete presente il classico camion enorme che si vede in autostrada durante un viaggio? Potrebbe essere uno dei nostri.
Gestiamo i più grandi player del mercato, come Barilla, Amazon, Ferrero, etc..
Non è un settore particolarmente stimolante, ma l'azienda, come narra il suo motto "Making logistics sexy again", fa di tutto per rendere il percorso entusiasmante, e a mio parere ci riesce alla grande.

 

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