Pubblicato il 30 Jan 2020
Pubblicato il 30 Jan 2020
I 5 classici errori da evitare in un colloquio lavorativo

I 5 classici errori da evitare in un colloquio lavorativo


Quali sono i classici errori che bisogna assolutamente evitare durante un colloquio lavorativo?


Errori al colloquio di lavoro: è possibile compierne in qualsiasi momento. Addirittura fin da prima che il colloquio cominci. Se è vero che non esistono strategie vincenti per avere la certezza di superare un colloquio lavorativo, quel che è sicuro è che ci sono molti modi per peggiorare la propria situazione.

Secondo un recente studio, il 65% dei datori di lavoro decide l’esito del colloquio già nel corso dei primi minuti, mentre il 29% dei recruiter coinvolti nella ricerca, lo decide addirittura nel primo minuto.

Abbiamo riportato qui una lista di 5 errori che dovresti cercare di evitare ad ogni colloquio di lavoro che affronterai nei prossimi giorni, mesi o anni. 

1. Chiedere la retribuzione al momento sbagliato

Sebbene sia buona norma che il datore di lavoro specifichi questa informazione già nell'annuncio, chiedere la retribuzione prevista per la posizione in questione al primo colloquio potrebbe sembrare prematuro. Il messaggio che potrebbe passare è che la retribuzione vi sembri più importante della posizione lavorativa. Sappiamo bene che, nella maggior parte dei casi, non è così ma, a scanso di equivoci, meglio andarci cauti. Valutate bene il contesto e l'atmosfera che si è creata con il recruiter e capite se, in quel momento, ha senso fare la domanda o se, al contrario, è meglio aspettare. 

2. Non informarsi sulla posizione aperta e sull'azienda

Prima del colloquio, studia (s-t-u-d-i-a) l'azienda per la quale ti sei candidata. Prendi carta e penna: scrivi la vision, la mission e individua le parole e i termini che utilizza l'azienda per comunicare. Saranno ben apprezzati dal recruiter.

Inoltre, preparati sulla posizione lavorativa: pensi di soddisfare i requisiti dell'azienda? Perché? Ci sono dei dubbi che pensi avranno sul tuo profilo? Quale ruolo pensi di avere e quali mansioni pensi di svolgere? Qual è la strategia dell’azienda nello specifico settore per cui ti stai candidando? Non informarsi sull’azienda è uno degli errori al colloquio di lavoro che potrebbe farvi scartare.

Infine, è estremamente vantaggioso informarsi sulla persona che vi intervisterà al colloquio. Una volta individuata, consultate il suo profilo LinkedIn, cercate di capire quale sia stata la sua formazione, il suo ruolo in azienda (e le sue esperienze pregresse). Non è stalking, ma vi permetterà di capire, più o meno, su cosa si concentrerà il focus della conversazione che intratterrete con la persona. L'obiettivo è individuare il punto di contatto tra voi e il recruiter. 

Se sei alla ricerca di un'opportunità di stage o lavoro, entra in tutored. Crea il tuo profilo e visualizza tutti gli annunci disponibili, in linea con il tuo percorso di studi. 

3. Arrivare in ritardo

Presentarsi al colloquio in ritardo (anche lieve) sarebbe un errore quasi fatale per il buon esito del colloquio stesso, in quanto darebbe l’idea di un candidato irresponsabile o potenzialmente ritardatario in ogni giornata lavorativa.

Ok, gli imprevisti possono capitare. Tuttavia, è importante che, se accade l’irreparabile, contatti tempestivamente il referente del tuo colloquio avvisando che sarai in ritardo e scusandoti abbondantemente quando finalmente arriverai. Importante: non lasciare che accada di nuovo. Come detto, un imprevisto può capitare, ma due possono essere il tuo K.O. Calcola i tempi diversamente da come avevi fatto la prima volta. 

4. Parlare troppo o troppo poco

Essere sciolti e curiosi è sicuramente un vantaggio durante i colloqui. Tuttavia un candidato logorroico o che pone troppe domande all’intervistatore non fa di sicuro una buona impressione, in quanto può rivelare un’eccessiva autostima o al contrario tentare di mascherare in questa maniera la propria insicurezza. In ogni caso si tratta di un atteggiamento spesso recepito come fastidioso e che come tale va evitato.

Il comportamento opposto, parlare troppo poco, rischia invece di farvi sembrare impersonali e disinteressati.

Avere uno stile espositivo asciutto non è sbagliato ma rende estremamente rilevante il linguaggio del corpo. Le spalle tese, una voce troppo bassa e le braccia incrociate non danno la migliore impressione. Se siete un po’ timidi assicuratevi di lavorare sul vostro linguaggio del corpo: abituatevi a creare un contatto visivo e a sorridere (quando è sensato) per convincere gli intervistatori che sei la persona animata e dinamica che vogliono assumere.

5. Concentrarsi sul passato

Che si abbia molta o poca esperienza, durante i colloqui siamo tentati (forse un po' ingenuamente) a raccontare tutto il nostro passato professionale e/o accademico. Certo, farlo non è sbagliato ma non bisogna nemmeno dilungarsi troppo, a scapito del "futuro". È molto importante, infatti, poter raccontare quali sono gli obiettivi che si intende raggiungere, quali sono i risultati che speriamo di ottenere in futuro dal lavoro e quali speranze abbiamo per il nostro futuro professionale (ovviamente, in relazione all'offerta lavorativa per la quale ci si è candidati). 

Infine, ti consigliamo di guardare il video e seguire i consigli di Federica, recruiter di BNP Paribas su come affrontare al meglio un colloquio telefonico! 

Quali sono i classici errori che bisogna assolutamente evitare durante un colloquio lavorativo?


Errori al colloquio di lavoro: è possibile compierne in qualsiasi momento. Addirittura fin da prima che il colloquio cominci. Se è vero che non esistono strategie vincenti per avere la certezza di superare un colloquio lavorativo, quel che è sicuro è che ci sono molti modi per peggiorare la propria situazione.

Secondo un recente studio, il 65% dei datori di lavoro decide l’esito del colloquio già nel corso dei primi minuti, mentre il 29% dei recruiter coinvolti nella ricerca, lo decide addirittura nel primo minuto.

Abbiamo riportato qui una lista di 5 errori che dovresti cercare di evitare ad ogni colloquio di lavoro che affronterai nei prossimi giorni, mesi o anni. 

1. Chiedere la retribuzione al momento sbagliato

Sebbene sia buona norma che il datore di lavoro specifichi questa informazione già nell'annuncio, chiedere la retribuzione prevista per la posizione in questione al primo colloquio potrebbe sembrare prematuro. Il messaggio che potrebbe passare è che la retribuzione vi sembri più importante della posizione lavorativa. Sappiamo bene che, nella maggior parte dei casi, non è così ma, a scanso di equivoci, meglio andarci cauti. Valutate bene il contesto e l'atmosfera che si è creata con il recruiter e capite se, in quel momento, ha senso fare la domanda o se, al contrario, è meglio aspettare. 

2. Non informarsi sulla posizione aperta e sull'azienda

Prima del colloquio, studia (s-t-u-d-i-a) l'azienda per la quale ti sei candidata. Prendi carta e penna: scrivi la vision, la mission e individua le parole e i termini che utilizza l'azienda per comunicare. Saranno ben apprezzati dal recruiter.

Inoltre, preparati sulla posizione lavorativa: pensi di soddisfare i requisiti dell'azienda? Perché? Ci sono dei dubbi che pensi avranno sul tuo profilo? Quale ruolo pensi di avere e quali mansioni pensi di svolgere? Qual è la strategia dell’azienda nello specifico settore per cui ti stai candidando? Non informarsi sull’azienda è uno degli errori al colloquio di lavoro che potrebbe farvi scartare.

Infine, è estremamente vantaggioso informarsi sulla persona che vi intervisterà al colloquio. Una volta individuata, consultate il suo profilo LinkedIn, cercate di capire quale sia stata la sua formazione, il suo ruolo in azienda (e le sue esperienze pregresse). Non è stalking, ma vi permetterà di capire, più o meno, su cosa si concentrerà il focus della conversazione che intratterrete con la persona. L'obiettivo è individuare il punto di contatto tra voi e il recruiter. 

Se sei alla ricerca di un'opportunità di stage o lavoro, entra in tutored. Crea il tuo profilo e visualizza tutti gli annunci disponibili, in linea con il tuo percorso di studi. 

3. Arrivare in ritardo

Presentarsi al colloquio in ritardo (anche lieve) sarebbe un errore quasi fatale per il buon esito del colloquio stesso, in quanto darebbe l’idea di un candidato irresponsabile o potenzialmente ritardatario in ogni giornata lavorativa.

Ok, gli imprevisti possono capitare. Tuttavia, è importante che, se accade l’irreparabile, contatti tempestivamente il referente del tuo colloquio avvisando che sarai in ritardo e scusandoti abbondantemente quando finalmente arriverai. Importante: non lasciare che accada di nuovo. Come detto, un imprevisto può capitare, ma due possono essere il tuo K.O. Calcola i tempi diversamente da come avevi fatto la prima volta. 

4. Parlare troppo o troppo poco

Essere sciolti e curiosi è sicuramente un vantaggio durante i colloqui. Tuttavia un candidato logorroico o che pone troppe domande all’intervistatore non fa di sicuro una buona impressione, in quanto può rivelare un’eccessiva autostima o al contrario tentare di mascherare in questa maniera la propria insicurezza. In ogni caso si tratta di un atteggiamento spesso recepito come fastidioso e che come tale va evitato.

Il comportamento opposto, parlare troppo poco, rischia invece di farvi sembrare impersonali e disinteressati.

Avere uno stile espositivo asciutto non è sbagliato ma rende estremamente rilevante il linguaggio del corpo. Le spalle tese, una voce troppo bassa e le braccia incrociate non danno la migliore impressione. Se siete un po’ timidi assicuratevi di lavorare sul vostro linguaggio del corpo: abituatevi a creare un contatto visivo e a sorridere (quando è sensato) per convincere gli intervistatori che sei la persona animata e dinamica che vogliono assumere.

5. Concentrarsi sul passato

Che si abbia molta o poca esperienza, durante i colloqui siamo tentati (forse un po' ingenuamente) a raccontare tutto il nostro passato professionale e/o accademico. Certo, farlo non è sbagliato ma non bisogna nemmeno dilungarsi troppo, a scapito del "futuro". È molto importante, infatti, poter raccontare quali sono gli obiettivi che si intende raggiungere, quali sono i risultati che speriamo di ottenere in futuro dal lavoro e quali speranze abbiamo per il nostro futuro professionale (ovviamente, in relazione all'offerta lavorativa per la quale ci si è candidati). 

Infine, ti consigliamo di guardare il video e seguire i consigli di Federica, recruiter di BNP Paribas su come affrontare al meglio un colloquio telefonico!