Pubblicato il 12 Mar 2021
Pubblicato il 12 Mar 2021
Tutored incontra Alice, Career Development Specialist in BCG

Tutored incontra Alice, Career Development Specialist in BCG


La storia di Alice Piatti che, dopo aver studiato in Bicocca, presso l'UniCatt e un Master presso la 24ORE Business school, oggi lavora da Boston Consulting Group


Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, i membri hanno la possibilità di scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studi, conoscere grandi aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program. La nostra community è formata da giovani uniti dall'ambizione. Su Tutored, raccontiamo le loro storie ed esperienze, con l'obiettivo di ispirare i più giovani e dare un'idea concreta del mondo del lavoro.

 

In quale università hai studiato e quale percorso di studi hai scelto?

Dopo il liceo scientifico mi sono iscritta alla triennale in Scienze e Tecniche Psicologiche presso l’università degli studi di Milano Bicocca. Durante questo percorso mi sono appassionata all’ambito della psicologia applicata ai contesti lavorativi, per questo ho poi deciso di intraprendere la magistrale in Psicologia per le Organizzazioni: Risorse Umane, Marketing e Comunicazione all’università Cattolica di Milano.

Questo corso di laurea mi ha dato la possibilità di avere un’ottima formazione sia sul versante psicologico che su quello aziendale e di mettermi in gioco con lavori di gruppo ed esperienze pratiche che rappresentano un po‘ il fil rouge di molte magistrali in Cattolica. Presso la stessa università ho svolto a luglio l’esame di stato e sono quindi abilitata all’esercizio della professione di psicologa. Non escludo un giorno di completare il mio percorso con una scuola di psicoterapia, anche se ad oggi mi sto occupando di altro.

 

Quale attività extra-universitaria pensi sia stata davvero importante per la tua carriera?

Fin dal primo anno di triennale ho affiancato allo studio diverse attività lavorative che sono state per me occasione fondamentale di crescita. Grazie a queste esperienze non solo mi sono responsabilizzata e ho raggiunto una mia indipendenza, ma ho avuto anche l’occasione di cimentarmi in contesti che mi hanno permesso di vincere alcune timidezze e paure, imparando a relazionarmi con gli altri e ad organizzare al meglio le mie giornate.

Sicuramente lavorare durante gli studi richiede un extra effort, ma dalla mia esperienza personale ho capito che avere meno tempo a disposizione per sistemare gli appunti o preparare esami mi rendeva molto più produttiva e concentrata nei momenti che dedicavo all’università. Imparare a conciliare diversi impegni e a darsi le giuste priorità è una cosa che mi ha aiutata molto quando sono entrata nel mondo del lavoro ed è un insegnamento di cui faccio tesoro tutt’oggi.

 

Quanto è stato utile per la tua carriera aver svolto un master presso la 24ORE Business School?

Il master presso la 24ORE Business School mi ha sicuramente permesso di dare un taglio differente al mio profilo e di acquisire nuove competenze. Avendo studiato psicologia ed essendomi sempre occupata di aspetti soft del mondo HR sentivo la mancanza di conoscenze più tecniche inerenti l’ambito del diritto del lavoro, così ho deciso di intraprendere questo percorso formativo.

L’ho trovato un’esperienza molto arricchente: sono entrata in contatto con professionisti provenienti da diversi settori e ho potuto trattare tematiche per me totalmente nuove; inoltre la formula part time mi ha dato molta flessibilità e ho potuto frequentare le lezioni durante i weekend, così da riuscire a portare avanti in tranquillità l’attività lavorativa. 

 

Oggi lavori in BCG: come ci sei arrivata e come si sono svolte le selezioni? 

Il contatto con BCG è arrivato in un momento del tutto inaspettato, in pieno periodo di pandemia, quando il mercato del lavoro si muoveva a rilento. Inizialmente avevo avviato l’iter di selezione per un’altra posizione, poi le cose in azienda sono cambiate e si è aperta questa opportunità nel team di Career Development, che era anche l’ambito di mio maggior interesse,.. diciamo che l’ho preso un po‘ come un segno del destino! Il processo di selezione, che ho effettuato interamente online, è stato piuttosto sfidante: ho svolto quattro colloqui con diversi referenti HR, alcuni test psicoattitudinali e infine ho incontrato due partner.

L’aspetto che ho maggiormente apprezzato in questa fase è stato quello di potermi confrontare con interlocutori con responsabilità e aree di competenza fra loro diverse: ogni step mi ha permesso di esprimere sfaccettature differenti della mia professionalità e del mio carattere, ed ogni persona mi ha restituito una sua personale view del contesto in cui mi sarei poi inserita. Questo è stato per me fondamentale per prendere una scelta pesata e consapevole.

 

Di cosa ti occupi in qualità di Career Development Specialist in BCG? 

Insieme al mio team mi occupo di gestire tutti i processi di sviluppo per i consulenti presenti in azienda. Questo nella quotidianità si declina in moltissime attività: monitoraggio delle prime settimane di lavoro per i neo assunti, raccolta di feedback inerenti le performance sui diversi progetti, analisi di punti di forza e aree di miglioramento per ciascuna risorsa, valutazione del potenziale e conseguenti decisioni sulle promozioni.

Tutto ciò va di pari passo con un contatto constante con i ragazzi e con i loro responsabili, per individuare tempestivamente issues o situazioni che necessitano di particolare attenzione. Inoltre gestiamo i processi di mobilità all’estero, le sponsorship per gli MBA e ci coordiniamo con il team di Learning & Development per l’assegnazione di corsi di formazione, fondamentali per un miglioramento continuo delle core skills. La cosa bella che ho scoperto in BCG è che oltre alla propria attività ci si dedica anche ad inziative e progetti di più ampio respiro, volti a generare un impatto positivo e a migliorare la vita in azienda. In questo modo ad ognuno viene data la possibilità di contribuire nel suo piccolo ad importanti cambiamenti all’interno dell‘organizzazione.

 

Prima di arrivare in BCG, hai lavorato prima in Tigros e successivamente in Deloitte: puoi raccontarci brevemente di queste esperienze?

Tigros è stato il mio primo vero contatto con una realtà aziendale: qui ho svolto uno stage finalizzato alla stesura della tesi magistrale e ho avuto la fortuna di poter seguire l’end to end di un processo di valutazione e sviluppo del potenziale dei talenti presenti in azienda. Quest’esperienza mi ha permesso di entrare in contatto con una società a gestione familiare, in cui la cultura organizzativa è fondata sul senso di appartenenza e l’attenzione al dipendete. Posso dire che il mio interesse per l’ambito del talent management sia nato proprio in questo contesto.

Il passaggio in Deloitte mi ha invece accompagnata nella scoperta di un contesto internazionale e molto strutturato. Per circa due anni e mezzo mi sono occupata di talent acquisition con focus su profili provenienti dall’ambito tech. Sicuramente è stata una bella sfida perchè era un ambito per me nuovo ed ho sperimentato appieno la complessità e la dinamicità che caratterizzano il mondo della consulenza.

 

Nella nostra community composta da 500.000 utenti, ci sono numerosi studenti e giovani laureati che vorrebbero intraprendere una carriera come la tua: un consiglio che daresti a chi vorrebbe seguire la tua strada?

Credo che il mondo delle risorse umane sia un contesto in forte crescita e che possa quindi offrire grandi opportunità a chi, come me, è interessato all’ambito del people management. Questo è un settore è molto ricco e diversificato e proprio per questo, soprattutto all’inizio della propria carriera, si potrebbe avere l’impressione di non essere sufficientemente „completi“ come professionisti o di non avere tutte le competenze necessarie per ricoprire un certo ruolo. Il consiglio che mi sento di dare in tal senso è quello di tenere sempre a mente il proprio obiettivo finale, ma di saper definire anche dei traguardi intermedi.

Ogni attività che decidiamo di fare, sia essa un corso di lingua, un master, un’esperienza extra lavorativa,.. è un tassellino che andiamo ad inserire nel nostro progetto del professionista che un giorno vorremo essere. E‘ importante riuscire a cogliere le opportunità che il contesto intorno a noi ci offre e renderle delle occasioni di crescita. Tutte le esperienze portano con loro degli insegnamenti e credo proprio che la capacità di mettersi in gioco, di sperimentare e di crescere un passo alla volta sia la chiave per costruire una carriera brillante!

 

Sei un recruiter? Scopri come digitalizzare le strategie di employer branding e recruiting della tua azienda grazie a tutored. Attrai e assumi giovani talenti: scopri Tutored Business.

La storia di Alice Piatti che, dopo aver studiato in Bicocca, presso l'UniCatt e un Master presso la 24ORE Business school, oggi lavora da Boston Consulting Group


Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, i membri hanno la possibilità di scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studi, conoscere grandi aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program. La nostra community è formata da giovani uniti dall'ambizione. Su Tutored, raccontiamo le loro storie ed esperienze, con l'obiettivo di ispirare i più giovani e dare un'idea concreta del mondo del lavoro.

 

In quale università hai studiato e quale percorso di studi hai scelto?

Dopo il liceo scientifico mi sono iscritta alla triennale in Scienze e Tecniche Psicologiche presso l’università degli studi di Milano Bicocca. Durante questo percorso mi sono appassionata all’ambito della psicologia applicata ai contesti lavorativi, per questo ho poi deciso di intraprendere la magistrale in Psicologia per le Organizzazioni: Risorse Umane, Marketing e Comunicazione all’università Cattolica di Milano.

Questo corso di laurea mi ha dato la possibilità di avere un’ottima formazione sia sul versante psicologico che su quello aziendale e di mettermi in gioco con lavori di gruppo ed esperienze pratiche che rappresentano un po‘ il fil rouge di molte magistrali in Cattolica. Presso la stessa università ho svolto a luglio l’esame di stato e sono quindi abilitata all’esercizio della professione di psicologa. Non escludo un giorno di completare il mio percorso con una scuola di psicoterapia, anche se ad oggi mi sto occupando di altro.

 

Quale attività extra-universitaria pensi sia stata davvero importante per la tua carriera?

Fin dal primo anno di triennale ho affiancato allo studio diverse attività lavorative che sono state per me occasione fondamentale di crescita. Grazie a queste esperienze non solo mi sono responsabilizzata e ho raggiunto una mia indipendenza, ma ho avuto anche l’occasione di cimentarmi in contesti che mi hanno permesso di vincere alcune timidezze e paure, imparando a relazionarmi con gli altri e ad organizzare al meglio le mie giornate.

Sicuramente lavorare durante gli studi richiede un extra effort, ma dalla mia esperienza personale ho capito che avere meno tempo a disposizione per sistemare gli appunti o preparare esami mi rendeva molto più produttiva e concentrata nei momenti che dedicavo all’università. Imparare a conciliare diversi impegni e a darsi le giuste priorità è una cosa che mi ha aiutata molto quando sono entrata nel mondo del lavoro ed è un insegnamento di cui faccio tesoro tutt’oggi.

 

Quanto è stato utile per la tua carriera aver svolto un master presso la 24ORE Business School?

Il master presso la 24ORE Business School mi ha sicuramente permesso di dare un taglio differente al mio profilo e di acquisire nuove competenze. Avendo studiato psicologia ed essendomi sempre occupata di aspetti soft del mondo HR sentivo la mancanza di conoscenze più tecniche inerenti l’ambito del diritto del lavoro, così ho deciso di intraprendere questo percorso formativo.

L’ho trovato un’esperienza molto arricchente: sono entrata in contatto con professionisti provenienti da diversi settori e ho potuto trattare tematiche per me totalmente nuove; inoltre la formula part time mi ha dato molta flessibilità e ho potuto frequentare le lezioni durante i weekend, così da riuscire a portare avanti in tranquillità l’attività lavorativa. 

 

Oggi lavori in BCG: come ci sei arrivata e come si sono svolte le selezioni? 

Il contatto con BCG è arrivato in un momento del tutto inaspettato, in pieno periodo di pandemia, quando il mercato del lavoro si muoveva a rilento. Inizialmente avevo avviato l’iter di selezione per un’altra posizione, poi le cose in azienda sono cambiate e si è aperta questa opportunità nel team di Career Development, che era anche l’ambito di mio maggior interesse,.. diciamo che l’ho preso un po‘ come un segno del destino! Il processo di selezione, che ho effettuato interamente online, è stato piuttosto sfidante: ho svolto quattro colloqui con diversi referenti HR, alcuni test psicoattitudinali e infine ho incontrato due partner.

L’aspetto che ho maggiormente apprezzato in questa fase è stato quello di potermi confrontare con interlocutori con responsabilità e aree di competenza fra loro diverse: ogni step mi ha permesso di esprimere sfaccettature differenti della mia professionalità e del mio carattere, ed ogni persona mi ha restituito una sua personale view del contesto in cui mi sarei poi inserita. Questo è stato per me fondamentale per prendere una scelta pesata e consapevole.

 

Di cosa ti occupi in qualità di Career Development Specialist in BCG? 

Insieme al mio team mi occupo di gestire tutti i processi di sviluppo per i consulenti presenti in azienda. Questo nella quotidianità si declina in moltissime attività: monitoraggio delle prime settimane di lavoro per i neo assunti, raccolta di feedback inerenti le performance sui diversi progetti, analisi di punti di forza e aree di miglioramento per ciascuna risorsa, valutazione del potenziale e conseguenti decisioni sulle promozioni.

Tutto ciò va di pari passo con un contatto constante con i ragazzi e con i loro responsabili, per individuare tempestivamente issues o situazioni che necessitano di particolare attenzione. Inoltre gestiamo i processi di mobilità all’estero, le sponsorship per gli MBA e ci coordiniamo con il team di Learning & Development per l’assegnazione di corsi di formazione, fondamentali per un miglioramento continuo delle core skills. La cosa bella che ho scoperto in BCG è che oltre alla propria attività ci si dedica anche ad inziative e progetti di più ampio respiro, volti a generare un impatto positivo e a migliorare la vita in azienda. In questo modo ad ognuno viene data la possibilità di contribuire nel suo piccolo ad importanti cambiamenti all’interno dell‘organizzazione.

 

Prima di arrivare in BCG, hai lavorato prima in Tigros e successivamente in Deloitte: puoi raccontarci brevemente di queste esperienze?

Tigros è stato il mio primo vero contatto con una realtà aziendale: qui ho svolto uno stage finalizzato alla stesura della tesi magistrale e ho avuto la fortuna di poter seguire l’end to end di un processo di valutazione e sviluppo del potenziale dei talenti presenti in azienda. Quest’esperienza mi ha permesso di entrare in contatto con una società a gestione familiare, in cui la cultura organizzativa è fondata sul senso di appartenenza e l’attenzione al dipendete. Posso dire che il mio interesse per l’ambito del talent management sia nato proprio in questo contesto.

Il passaggio in Deloitte mi ha invece accompagnata nella scoperta di un contesto internazionale e molto strutturato. Per circa due anni e mezzo mi sono occupata di talent acquisition con focus su profili provenienti dall’ambito tech. Sicuramente è stata una bella sfida perchè era un ambito per me nuovo ed ho sperimentato appieno la complessità e la dinamicità che caratterizzano il mondo della consulenza.

 

Nella nostra community composta da 500.000 utenti, ci sono numerosi studenti e giovani laureati che vorrebbero intraprendere una carriera come la tua: un consiglio che daresti a chi vorrebbe seguire la tua strada?

Credo che il mondo delle risorse umane sia un contesto in forte crescita e che possa quindi offrire grandi opportunità a chi, come me, è interessato all’ambito del people management. Questo è un settore è molto ricco e diversificato e proprio per questo, soprattutto all’inizio della propria carriera, si potrebbe avere l’impressione di non essere sufficientemente „completi“ come professionisti o di non avere tutte le competenze necessarie per ricoprire un certo ruolo. Il consiglio che mi sento di dare in tal senso è quello di tenere sempre a mente il proprio obiettivo finale, ma di saper definire anche dei traguardi intermedi.

Ogni attività che decidiamo di fare, sia essa un corso di lingua, un master, un’esperienza extra lavorativa,.. è un tassellino che andiamo ad inserire nel nostro progetto del professionista che un giorno vorremo essere. E‘ importante riuscire a cogliere le opportunità che il contesto intorno a noi ci offre e renderle delle occasioni di crescita. Tutte le esperienze portano con loro degli insegnamenti e credo proprio che la capacità di mettersi in gioco, di sperimentare e di crescere un passo alla volta sia la chiave per costruire una carriera brillante!

 

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