Osservatori Digital Innovation

Pubblicato il 09 Aug 2019
Pubblicato il 09 Aug 2019
Il ruolo strategico della Direzione HR nella trasformazione digitale

Il ruolo strategico della Direzione HR nella trasformazione digitale


HR e Digital Transformation, una sfida che non ammette ulteriori distrazioni. In un contesto economico e lavorativo in profonda trasformazione come quello attuale, sono le Direzioni HR a tenere in mano il destino delle organizzazioni.

Evolvono le competenze, cambiano i ruoli professionali, si ridefiniscono gli spazi lavorativi e i modelli organizzativi. Come possono gli specialisti delle risorse umane cogliere le opportunità derivanti da tutti questi cambiamenti?

Le nuove sfide della Digital Transformation

Per far fronte ad una competizione sempre più globale e alle trasformazioni tecnologiche, economiche e sociali in atto, le aziende devono affrontare un’evoluzione radicale.

Emergono nuove tecnologie digitali (es. Intelligenza Artificiale e Big Data Analytics), modelli di consumo alternativi (es. Sharing Economy e Piattaforme Digitali Collaborative) e modalità di interazione (es. Social Media) che trasformano la nostra quotidianità e mettono in discussione concetti di lavoro, professionalità e ruoli sociali.

Alla luce di queste innovazioni, le imprese stanno affrontando un cambiamento profondo che coinvolge in gran parte responsabili e specialisti HR: sono loro gli artefici del cambiamento all'interno delle organizzazioni. Ed è da loro che si aspetta un approccio orientato alle persone: è necessario affiancare le persone, soprattutto quelle più a rischio, in un percorso di adattamento di competenze e professionalità, in modo che possano affrontare l’impatto futuro (ma sempre più attuale) della tecnologia sul lavoro.

Direzione HR al digitale: la sfida delle competenze

Perché è necessario un adattamento di competenze da parte dei lavoratori? Se è vero che l’attuale trasformazione digitale apporta numerosi benefici in ambito industriale e commerciale, è anche vero che le figure professionali devono acquisire e implementare competenze adeguate per la gestione delle nuove tecnologie.

Non a caso, da una recente ricerca dell’Osservatorio HR Innovation Practice emergono i seguenti risultati:

Il 54% delle aziende intervistate indica lo sviluppo di cultura e competenze digitali come sfida principale per la Direzione Risorse Umane;
Il 41% indica i cambiamenti nei modelli di organizzazione del lavoro;
Il 36% indica la necessità di aumentare la motivazione e la soddisfazione delle persone.
Queste sfide, già prioritarie da diversi anni a questa parte, chiamano l'HR ad un ruolo sempre più proattivo. L’obiettivo è quello di ottimizzare i processi e i risultati attraverso una migliore gestione delle risorse umane. 

Verso un processo di “HR Transformation"

Nonostante l’evidente necessità di una trasformazione radicale, sono ancora molte le persone e le istituzioni che rifiutano il cambiamento, o per un forte senso di inadeguatezza o per difendere posizioni e privilegi che oggi non esistono più. Benché la trasformazione comporti una serie di rischi, occorre che la Direzione HR incentivi il cambiamento, aiutando le persone a comprendere meglio le opportunità e a superare i timori sul futuro.

Proprio la domanda “Quale sarà il futuro del lavoro?” sta portando alla nascita di posizioni contraddittorie fra gli esperti di HR, che si pongono sempre più dubbi sull’impatto delle nuove tecnologie e dell’automazione sul mondo del lavoro. Nel grande dibattito che vede di fronte HR e Digital Transformation emergono due temi che meritano un maggiore approfondimento.

Employability di medio-lungo periodo dei lavoratori

Non si tratta di difendere i posti di lavoro attuali, ma di rendere ciascuno in grado di acquisire nuove competenze e abilità necessarie a incrementare la propria “occupabilità”, ossia il proprio valore sul mercato del lavoro nel medio-lungo termine.

Gestione del cambiamento

Occorre supportare le persone non solo a comprendere l’impatto della trasformazione digitale, ma anche ad accoglierla con proattività, in modo da stimolarle a rimettere in gioco la propria identità professionale. Al momento la maggior parte dei lavoratori reagisce al cambiamento in maniera passiva e senza un reale coinvolgimento, ed è proprio questa mancanza di engagement la causa principale del fallimento di numerose iniziative di gestione del cambiamento all’interno delle organizzazioni.

Questi due temi sono il punto di partenza di un vero e proprio processo di HR Transformation. Gli ingredienti per mettere in atto questo processo? Innanzitutto, una Direzione HR in grado di accogliere la trasformazione digitale e guidare l’organizzazione verso il cambiamento. Quindi il giusto set di strumenti e competenze utili per fronteggiare o, meglio, cavalcare l’innovazione. Dulcis in fundo una strategia. Una strategia incentrata sulle potenzialità delle persone.

 

Martina Mauri

Ricercatrice Osservatorio HR Innovation Practice, School of Management del Politecnico di Milano

HR e Digital Transformation, una sfida che non ammette ulteriori distrazioni. In un contesto economico e lavorativo in profonda trasformazione come quello attuale, sono le Direzioni HR a tenere in mano il destino delle organizzazioni.

Evolvono le competenze, cambiano i ruoli professionali, si ridefiniscono gli spazi lavorativi e i modelli organizzativi. Come possono gli specialisti delle risorse umane cogliere le opportunità derivanti da tutti questi cambiamenti?

Le nuove sfide della Digital Transformation

Per far fronte ad una competizione sempre più globale e alle trasformazioni tecnologiche, economiche e sociali in atto, le aziende devono affrontare un’evoluzione radicale.

Emergono nuove tecnologie digitali (es. Intelligenza Artificiale e Big Data Analytics), modelli di consumo alternativi (es. Sharing Economy e Piattaforme Digitali Collaborative) e modalità di interazione (es. Social Media) che trasformano la nostra quotidianità e mettono in discussione concetti di lavoro, professionalità e ruoli sociali.

Alla luce di queste innovazioni, le imprese stanno affrontando un cambiamento profondo che coinvolge in gran parte responsabili e specialisti HR: sono loro gli artefici del cambiamento all'interno delle organizzazioni. Ed è da loro che si aspetta un approccio orientato alle persone: è necessario affiancare le persone, soprattutto quelle più a rischio, in un percorso di adattamento di competenze e professionalità, in modo che possano affrontare l’impatto futuro (ma sempre più attuale) della tecnologia sul lavoro.

Direzione HR al digitale: la sfida delle competenze

Perché è necessario un adattamento di competenze da parte dei lavoratori? Se è vero che l’attuale trasformazione digitale apporta numerosi benefici in ambito industriale e commerciale, è anche vero che le figure professionali devono acquisire e implementare competenze adeguate per la gestione delle nuove tecnologie.

Non a caso, da una recente ricerca dell’Osservatorio HR Innovation Practice emergono i seguenti risultati:

Il 54% delle aziende intervistate indica lo sviluppo di cultura e competenze digitali come sfida principale per la Direzione Risorse Umane;
Il 41% indica i cambiamenti nei modelli di organizzazione del lavoro;
Il 36% indica la necessità di aumentare la motivazione e la soddisfazione delle persone.
Queste sfide, già prioritarie da diversi anni a questa parte, chiamano l'HR ad un ruolo sempre più proattivo. L’obiettivo è quello di ottimizzare i processi e i risultati attraverso una migliore gestione delle risorse umane. 

Verso un processo di “HR Transformation"

Nonostante l’evidente necessità di una trasformazione radicale, sono ancora molte le persone e le istituzioni che rifiutano il cambiamento, o per un forte senso di inadeguatezza o per difendere posizioni e privilegi che oggi non esistono più. Benché la trasformazione comporti una serie di rischi, occorre che la Direzione HR incentivi il cambiamento, aiutando le persone a comprendere meglio le opportunità e a superare i timori sul futuro.

Proprio la domanda “Quale sarà il futuro del lavoro?” sta portando alla nascita di posizioni contraddittorie fra gli esperti di HR, che si pongono sempre più dubbi sull’impatto delle nuove tecnologie e dell’automazione sul mondo del lavoro. Nel grande dibattito che vede di fronte HR e Digital Transformation emergono due temi che meritano un maggiore approfondimento.

Employability di medio-lungo periodo dei lavoratori

Non si tratta di difendere i posti di lavoro attuali, ma di rendere ciascuno in grado di acquisire nuove competenze e abilità necessarie a incrementare la propria “occupabilità”, ossia il proprio valore sul mercato del lavoro nel medio-lungo termine.

Gestione del cambiamento

Occorre supportare le persone non solo a comprendere l’impatto della trasformazione digitale, ma anche ad accoglierla con proattività, in modo da stimolarle a rimettere in gioco la propria identità professionale. Al momento la maggior parte dei lavoratori reagisce al cambiamento in maniera passiva e senza un reale coinvolgimento, ed è proprio questa mancanza di engagement la causa principale del fallimento di numerose iniziative di gestione del cambiamento all’interno delle organizzazioni.

Questi due temi sono il punto di partenza di un vero e proprio processo di HR Transformation. Gli ingredienti per mettere in atto questo processo? Innanzitutto, una Direzione HR in grado di accogliere la trasformazione digitale e guidare l’organizzazione verso il cambiamento. Quindi il giusto set di strumenti e competenze utili per fronteggiare o, meglio, cavalcare l’innovazione. Dulcis in fundo una strategia. Una strategia incentrata sulle potenzialità delle persone.

 

Martina Mauri

Ricercatrice Osservatorio HR Innovation Practice, School of Management del Politecnico di Milano