Capgemini Engineering

Pubblicato il 28 Jul 2020
Pubblicato il 28 Jul 2020
Lavorare nel settore Spazio: Test Set-Up per un sensore di assetto, il cosiddetto “occhio del satellite”

Lavorare nel settore Spazio: Test Set-Up per un sensore di assetto, il cosiddetto “occhio del satellite”


Oggi vi parliamo di un Ground Support Equipment (GSE), un sistema complesso legato al mondo spaziale. Il settore Spazio offre ai laureati in discipline STEM svariate opportunità di applicare concretamente le proprie conoscenze in uno degli ambiti più affascinanti che ha ancora tanto da svelare. Il progetto che vi racconteremo è solo uno dei tanti esempi legati al mondo spaziale, dove l’innovazione tecnologica e lo stato dell’arte rappresentano gli aspetti fondamentali verso cui la progettazione e la realizzazione si rivolgono. La sfida è soprattutto quella di implementare sistemi con performance sempre più elevate che siano architetturalmente stabili e realizzabili con i produttori di alta tecnologia. Si usano tool complessi di design, ci aggiorniamo costantemente sull’innovation tecnology e vogliamo sempre essere all’avanguardia.

Ma torniamo al nostro progetto: i Ground Support Equipment (GSE) rappresentano un elemento fondamentale nel ciclo di sviluppo dei progetti in ambito Spazio. Infatti questi sistemi, sempre più complessi e performanti, consentono di verificare in laboratorio le performance attese degli strumenti di volo, tramite l'esecuzione di test automatizzati che "simulano" le condizioni di funzionamento operativo dello strumento nello spazio.

Una grossa parte di questi strumenti di volo è rappresentata dai sensori di assetto, definiti “l’occhio del satellite”, poiché sono in grado di registrare posizione e direzione nello spazio attraverso complessi sistemi di riconoscimento, trasmettendo questi dati al satellite per la corretta navigazione nello Spazio. In particolare esistono sensori di assetto che osservano la Terra nella banda infrarossa e consentono di calcolarne la posizione all’interno del proprio campo di vista grazie all’uso di 4 rivelatori che osservano il disco terrestre in 4 punti, reciprocamente a 90°.

Altran ha sviluppato un progetto, all’interno della divisione ASD-R (Aerospace, Defence and Railways) e in collaborazione con il Product & System Engineering Expertise Center, che prevedeva la progettazione, sviluppo, integrazione e validazione di un Test Set-Up per l’esecuzione di tutte le attività di test in laboratorio del sensore d’assetto. Questo complesso GSE genera lo stimolo ottico infrarosso tipico dell’interazione Terra/Spazio, permette la complessa e precisa movimentazione del simulatore all’interno del campo visivo del sensore, raccoglie e scambia i dati registrati durante i test con il sensore.

Questo Test Set Up in particolare si compone di due principali sotto-sistemi: un Test Bench (TB) e una Unit Test (UT). Il TB è composto da un complesso sistema ottico che genera la radiazione infrarossa in modo da simulare le condizioni di funzionamento operativo nello spazio per testare le performance opto-elettroniche del sensore. Inoltre il banco di test è dotato di movimentazioni meccaniche motorizzate di alta precisione e di un controllo della temperatura ad elevata sensibilità per la raccolta dei dati di test a diverse posizioni e temperature. La funzioni principali della UT sono quelle di controllare l’operatività del TB durante la simulazione delle condizioni di funzionamento operativo, di raccogliere i dati dei parametri di funzionamento del TB e di raccogliere ed analizzare i dati registrati dal sensore durante la fase di test.

Ti piacerebbe lavorare in un progetto del genere? La divisione ASD-R di Altran Italia desidera accogliere persone competenti e desiderose di guardare al futuro di queste tecnologie.

Consulta le nostre offerte di lavoro e invia la tua candidatura

Oggi vi parliamo di un Ground Support Equipment (GSE), un sistema complesso legato al mondo spaziale. Il settore Spazio offre ai laureati in discipline STEM svariate opportunità di applicare concretamente le proprie conoscenze in uno degli ambiti più affascinanti che ha ancora tanto da svelare. Il progetto che vi racconteremo è solo uno dei tanti esempi legati al mondo spaziale, dove l’innovazione tecnologica e lo stato dell’arte rappresentano gli aspetti fondamentali verso cui la progettazione e la realizzazione si rivolgono. La sfida è soprattutto quella di implementare sistemi con performance sempre più elevate che siano architetturalmente stabili e realizzabili con i produttori di alta tecnologia. Si usano tool complessi di design, ci aggiorniamo costantemente sull’innovation tecnology e vogliamo sempre essere all’avanguardia.

Ma torniamo al nostro progetto: i Ground Support Equipment (GSE) rappresentano un elemento fondamentale nel ciclo di sviluppo dei progetti in ambito Spazio. Infatti questi sistemi, sempre più complessi e performanti, consentono di verificare in laboratorio le performance attese degli strumenti di volo, tramite l'esecuzione di test automatizzati che "simulano" le condizioni di funzionamento operativo dello strumento nello spazio.

Una grossa parte di questi strumenti di volo è rappresentata dai sensori di assetto, definiti “l’occhio del satellite”, poiché sono in grado di registrare posizione e direzione nello spazio attraverso complessi sistemi di riconoscimento, trasmettendo questi dati al satellite per la corretta navigazione nello Spazio. In particolare esistono sensori di assetto che osservano la Terra nella banda infrarossa e consentono di calcolarne la posizione all’interno del proprio campo di vista grazie all’uso di 4 rivelatori che osservano il disco terrestre in 4 punti, reciprocamente a 90°.

Altran ha sviluppato un progetto, all’interno della divisione ASD-R (Aerospace, Defence and Railways) e in collaborazione con il Product & System Engineering Expertise Center, che prevedeva la progettazione, sviluppo, integrazione e validazione di un Test Set-Up per l’esecuzione di tutte le attività di test in laboratorio del sensore d’assetto. Questo complesso GSE genera lo stimolo ottico infrarosso tipico dell’interazione Terra/Spazio, permette la complessa e precisa movimentazione del simulatore all’interno del campo visivo del sensore, raccoglie e scambia i dati registrati durante i test con il sensore.

Questo Test Set Up in particolare si compone di due principali sotto-sistemi: un Test Bench (TB) e una Unit Test (UT). Il TB è composto da un complesso sistema ottico che genera la radiazione infrarossa in modo da simulare le condizioni di funzionamento operativo nello spazio per testare le performance opto-elettroniche del sensore. Inoltre il banco di test è dotato di movimentazioni meccaniche motorizzate di alta precisione e di un controllo della temperatura ad elevata sensibilità per la raccolta dei dati di test a diverse posizioni e temperature. La funzioni principali della UT sono quelle di controllare l’operatività del TB durante la simulazione delle condizioni di funzionamento operativo, di raccogliere i dati dei parametri di funzionamento del TB e di raccogliere ed analizzare i dati registrati dal sensore durante la fase di test.

Ti piacerebbe lavorare in un progetto del genere? La divisione ASD-R di Altran Italia desidera accogliere persone competenti e desiderose di guardare al futuro di queste tecnologie.

Consulta le nostre offerte di lavoro e invia la tua candidatura