ESCP Business School

Pubblicato il 22 Jul 2020
Pubblicato il 22 Jul 2020
Pietro Luigi Ghigo, Alumnus MIM, ha un ruolo chiave nell'espansione del F&B italiano in Asia

Pietro Luigi Ghigo, Alumnus MIM, ha un ruolo chiave nell'espansione del F&B italiano in Asia


Negli ultimi anni le aziende italiane hanno intrapreso un processo di sviluppo internazionale volto ad inserirsi nei nuovi mercati, soprattutto quello asiatico, e molte aziende del settore Food and Beverage sono in prima linea in questa espansione.

Uno degli Alumni di ESCP Business School sta giocando un ruolo chiave in questa crescita: Pietro Luigi Ghigo, Alumnus del Master in Management, Classe 2009, è ora Asia Regional Sales Manager di Lavazza.

Pietro rappresenta al meglio due asset fondamentali dell'ESCP, il suo forte legame con la Cina e la naturale inclinazione epassione per il settore Food and Beverage  del Campus di Torino. Infatti, una delle principali aree accademiche del Campus di Torino è il F&B con il Master specializzato in International Food and Beverage Management e la nuova specializzazione del Master in Management in Food and Beverage Management. 

Abbiamo parlato virtualmente con Pietro della sua carriera e di come ciò che ha imparato in ESCP lo ha aiutato a raggiungere i suoi obiettivi. Nel corso della sua vita professionale, dalla laurea alle esperienze in  L'Oréal e Google e, oggi, in Lavazza, ha acquisito una combinazione unica di competenze e capacità. Pietro ha condiviso con noi le sfide attuali che il comparto F&B sta affrontando a causa della crisi di COVID-19 e le sue intuizioni sulle tendenze future del settore.

Puoi dirci qualcosa di più sulla tua carriera, sulla tua posizione attuale e sulle prossime sfide che stai affrontando in Lavazza?

Il MIM mi ha dato l'opportunità di sperimentare il maggior numero possibile di industry. Ho deciso di arricchire il mio CV con stage in settori di eccellenza in ogni Paese: consulenza (Accenture) a Milano, M&A (Morgan Stanley) a Londra e Marketing (L'Oréal) a Parigi, con uno stage di 3 mesi negli Stati Uniti in una società di finanziamento cinematografico a Hollywood. Dopo gli stage ho lavorato per più di cinque anni per L'Oréal e un anno in Google nella sede europea di Dublino.

Lavazza mi ha poi invitato a partecipare a un nuovo progetto, che prevedeva l'individuazione e lo sviluppo delle opportunità all'estero, attraverso l'ottimizzazione di Route to Market. Nel primo anno ho gestito progetti in Benelux, Giappone, Hong Kong, Corea del Sud, Cina e Canada. Dal 2018 mi sono trasferito a Shanghai, prima come Business development in Asia, poi come Head of China, ora come Regional Sales Manager Asia, gestendo nove paesi della regione. All'inizio di quest'anno abbiamo aperto il primo flagship store Lavazza a Shanghai (il secondo al mondo, dopo quello di Milano) in partnership con YUM China. Nei prossimi anni la mia attenzione sarà sicuramente rivolta a questo progetto, cercando, parallelamente, di sviluppare altre opportunità in Asia.

Che impatto ha avuto la crisi di COVID-19 sul business?

In questa fase di emergenza, che in Cina dura da sei mesi, le modalità di acquisto e di consumo sono decisamente cambiate. Gli operatori del settore hanno dovuto adattare le loro offerte e i loro prodotti a un consumatore che ha meno potere d'acquisto ed è meno propenso a spendere. C'è stato un inevitabile spostamento dell'attenzione verso il business online con attività che compensano la mancanza di traffico e di consumi sul canale offline, e che cercano di aumentare la frequenza di acquisto. Per questo settore, uno dei maggiori impatti è chiaramente legato alle restrizioni di viaggio e non ci sono previsioni su quando la situazione si stabilizzerà. Un esempio su tutti, quest'anno oltre 500 milioni di cinesi non viaggeranno e non consumeranno, e paesi come l'Italia dovranno trovare il modo di creare una domanda interna.

Qual è il tuo punto di vista sulle tendenze future del settore F&B?

La domanda da porsi è quanto sedimenteranno le nuove modalità di consumo, nate grazie al Covid-19, quando e se tutto tornerà come prima. Ora non esistono modelli predittivi in questo senso e quindi rimangono sconosciuti. Una delle più recenti tendenze visibili in Cina è stata quindi la crescita dei grandi gruppi, a scapito delle piccole imprese. Negli ultimi mesi, le piccole imprese hanno sofferto maggiormente, dovendo chiudere in molti casi. Imprenditorialità, nuove idee e nuovi servizi permetteranno alle piccole imprese di crescere quando ci sarà più stabilità e sicurezza, soddisfacendo il grande desiderio di riscatto e di "rinascita" di tutti.

Quali sono, secondo la tua esperienza, le qualità necessarie per avere successo in una carriera nel settore F&B e nel mercato asiatico?

Credo che per avere successo in una carriera, non importa in quale settore, la passione è un requisito obbligatorio. La passione non può essere creata o studiata. La passione nasce dall'incontro perfetto tra i propri interessi e il proprio lavoro. In particolare, per il settore F&B, oltre alla passione, credo che la creatività e la capacità di riconoscere e anticipare le tendenze siano qualità necessarie per avere successo. In Asia, secondo la mia esperienza, le sfide più stimolanti sono legate alla velocità del cambiamento e all'adattamento alla diversità culturale di ogni paese.

In che modo ciò che hai appreso durante il percorso in ESCP ti ha aiutato a raggiungere i tuoi obiettivi?

ESCP mi ha permesso di entrare in una dimensione internazionale e multiculturale, offrendomi prospettive diverse e più ampie. Quello che si ottiene da ESCP non è solo un'istruzione di alto livello, ma qualcosa di più che è altrettanto importante per raggiungere i propri obiettivi. Il gruppo dei compagni di classe ha rappresentato una nuova famiglia e una solida rete, una risorsa fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi professionali. La scuola, invece, mi ha aiutato e sostenuto non solo durante il mio master, nella ricerca di stage, ma anche successivamente nella ricerca di nuovi stimoli professionali.

Cosa ti aspetta nel futuro?

Negli ultimi dieci anni ho lavorato per tre grandi aziende, ricoprendo nove diverse posizioni, in otto paesi. Ad oggi, però, la mia vita è a Shanghai, e la mia attenzione è rivolta alla partnership con YUM China per lo sviluppo della caffetteria Lavazza in Cina. Inoltre, sto lavorando per ampliare la nostra presenza in altri Paesi della mia Regione.


Scopri di più sul Master in Management e sul Master Specializzato in International Food&Beverage Management di ESCP Business School.

Negli ultimi anni le aziende italiane hanno intrapreso un processo di sviluppo internazionale volto ad inserirsi nei nuovi mercati, soprattutto quello asiatico, e molte aziende del settore Food and Beverage sono in prima linea in questa espansione.

Uno degli Alumni di ESCP Business School sta giocando un ruolo chiave in questa crescita: Pietro Luigi Ghigo, Alumnus del Master in Management, Classe 2009, è ora Asia Regional Sales Manager di Lavazza.

Pietro rappresenta al meglio due asset fondamentali dell'ESCP, il suo forte legame con la Cina e la naturale inclinazione epassione per il settore Food and Beverage  del Campus di Torino. Infatti, una delle principali aree accademiche del Campus di Torino è il F&B con il Master specializzato in International Food and Beverage Management e la nuova specializzazione del Master in Management in Food and Beverage Management. 

Abbiamo parlato virtualmente con Pietro della sua carriera e di come ciò che ha imparato in ESCP lo ha aiutato a raggiungere i suoi obiettivi. Nel corso della sua vita professionale, dalla laurea alle esperienze in  L'Oréal e Google e, oggi, in Lavazza, ha acquisito una combinazione unica di competenze e capacità. Pietro ha condiviso con noi le sfide attuali che il comparto F&B sta affrontando a causa della crisi di COVID-19 e le sue intuizioni sulle tendenze future del settore.

Puoi dirci qualcosa di più sulla tua carriera, sulla tua posizione attuale e sulle prossime sfide che stai affrontando in Lavazza?

Il MIM mi ha dato l'opportunità di sperimentare il maggior numero possibile di industry. Ho deciso di arricchire il mio CV con stage in settori di eccellenza in ogni Paese: consulenza (Accenture) a Milano, M&A (Morgan Stanley) a Londra e Marketing (L'Oréal) a Parigi, con uno stage di 3 mesi negli Stati Uniti in una società di finanziamento cinematografico a Hollywood. Dopo gli stage ho lavorato per più di cinque anni per L'Oréal e un anno in Google nella sede europea di Dublino.

Lavazza mi ha poi invitato a partecipare a un nuovo progetto, che prevedeva l'individuazione e lo sviluppo delle opportunità all'estero, attraverso l'ottimizzazione di Route to Market. Nel primo anno ho gestito progetti in Benelux, Giappone, Hong Kong, Corea del Sud, Cina e Canada. Dal 2018 mi sono trasferito a Shanghai, prima come Business development in Asia, poi come Head of China, ora come Regional Sales Manager Asia, gestendo nove paesi della regione. All'inizio di quest'anno abbiamo aperto il primo flagship store Lavazza a Shanghai (il secondo al mondo, dopo quello di Milano) in partnership con YUM China. Nei prossimi anni la mia attenzione sarà sicuramente rivolta a questo progetto, cercando, parallelamente, di sviluppare altre opportunità in Asia.

Che impatto ha avuto la crisi di COVID-19 sul business?

In questa fase di emergenza, che in Cina dura da sei mesi, le modalità di acquisto e di consumo sono decisamente cambiate. Gli operatori del settore hanno dovuto adattare le loro offerte e i loro prodotti a un consumatore che ha meno potere d'acquisto ed è meno propenso a spendere. C'è stato un inevitabile spostamento dell'attenzione verso il business online con attività che compensano la mancanza di traffico e di consumi sul canale offline, e che cercano di aumentare la frequenza di acquisto. Per questo settore, uno dei maggiori impatti è chiaramente legato alle restrizioni di viaggio e non ci sono previsioni su quando la situazione si stabilizzerà. Un esempio su tutti, quest'anno oltre 500 milioni di cinesi non viaggeranno e non consumeranno, e paesi come l'Italia dovranno trovare il modo di creare una domanda interna.

Qual è il tuo punto di vista sulle tendenze future del settore F&B?

La domanda da porsi è quanto sedimenteranno le nuove modalità di consumo, nate grazie al Covid-19, quando e se tutto tornerà come prima. Ora non esistono modelli predittivi in questo senso e quindi rimangono sconosciuti. Una delle più recenti tendenze visibili in Cina è stata quindi la crescita dei grandi gruppi, a scapito delle piccole imprese. Negli ultimi mesi, le piccole imprese hanno sofferto maggiormente, dovendo chiudere in molti casi. Imprenditorialità, nuove idee e nuovi servizi permetteranno alle piccole imprese di crescere quando ci sarà più stabilità e sicurezza, soddisfacendo il grande desiderio di riscatto e di "rinascita" di tutti.

Quali sono, secondo la tua esperienza, le qualità necessarie per avere successo in una carriera nel settore F&B e nel mercato asiatico?

Credo che per avere successo in una carriera, non importa in quale settore, la passione è un requisito obbligatorio. La passione non può essere creata o studiata. La passione nasce dall'incontro perfetto tra i propri interessi e il proprio lavoro. In particolare, per il settore F&B, oltre alla passione, credo che la creatività e la capacità di riconoscere e anticipare le tendenze siano qualità necessarie per avere successo. In Asia, secondo la mia esperienza, le sfide più stimolanti sono legate alla velocità del cambiamento e all'adattamento alla diversità culturale di ogni paese.

In che modo ciò che hai appreso durante il percorso in ESCP ti ha aiutato a raggiungere i tuoi obiettivi?

ESCP mi ha permesso di entrare in una dimensione internazionale e multiculturale, offrendomi prospettive diverse e più ampie. Quello che si ottiene da ESCP non è solo un'istruzione di alto livello, ma qualcosa di più che è altrettanto importante per raggiungere i propri obiettivi. Il gruppo dei compagni di classe ha rappresentato una nuova famiglia e una solida rete, una risorsa fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi professionali. La scuola, invece, mi ha aiutato e sostenuto non solo durante il mio master, nella ricerca di stage, ma anche successivamente nella ricerca di nuovi stimoli professionali.

Cosa ti aspetta nel futuro?

Negli ultimi dieci anni ho lavorato per tre grandi aziende, ricoprendo nove diverse posizioni, in otto paesi. Ad oggi, però, la mia vita è a Shanghai, e la mia attenzione è rivolta alla partnership con YUM China per lo sviluppo della caffetteria Lavazza in Cina. Inoltre, sto lavorando per ampliare la nostra presenza in altri Paesi della mia Regione.


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