Prodos Consulting

Pubblicato il 26 Feb 2020
Pubblicato il 26 Feb 2020
La Cooperazione Territoriale Europea

La Cooperazione Territoriale Europea


Tutti i finanziamenti europei mirano alla Strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e si dividono in 2 grandi macro-tipologie:

1. Fondi erogati e gestiti direttamente dalla CE (fondi europei a gestione diretta o settoriali)

2. Fondi trasferiti dalla CE agli Stati Membri (fondi europei a gestione indiretta o strutturali)


In particolare, nell’ambito dei fondi europei a gestione indiretta, troviamo il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) con l’obiettivo di:

- Sostenere investimenti a favore di crescita e occupazione, obiettivo a cui contribuiscono tutti i Fondi SIE (Fondi Strutturali e di Investimento Europei) che finanziano i vari Programmi Operativi Nazionali e Regionali (PON e POR)
 
- Sostegno alla Cooperazione Territoriale Europea (CTE), questo Programma è conosciuto da molti anche come Interreg e ha lo scopo di rafforzare la coesione economica e sociale all'interno dei territori dell’UE e ridurre il divario tra i livelli di sviluppo delle varie regioni.

Infatti, grazie ai progetti di Cooperazione Territoriale Europea i paesi più disparati condividono esperienze di lavoro e soluzioni pratiche per risolvere problemi comuni, cooperando insieme attraverso la realizzazione di progetti congiunti e lo scambio di buone prassi, la costituzione di reti e l'elaborazione di linee guida per risolvere problematiche nei vari settori.
 


Normativa di riferimento


La Cooperazione Territoriale Europea (che comprende un gran numero di programmazioni diverse) è disciplinata sia da regolamenti che normano il FESR sia da uno specifico Regolamento, il Reg. UE n° 1299/2013.

Questo è fondamentale giacché stabilisce disposizioni specifiche in merito a:

- ambito di applicazione
- copertura geografica
- allocazione risorse finanziarie
- concentrazioni tematiche
- priorità d'investimento
- autorità di sorveglianza, valutazione e audit preposte
- assistenza tecnica
- ammissibilità di spese
- gestione
- partecipazione dei paesi e relative modalità


Nonostante questo, ogni programma ha un suo specifico regolamento contenuto nelle linee guida. Di conseguenza lavorare con successo nella Cooperazione Territoriale Europea significa adeguarsi a specifiche linee guida reperibili assieme al bando.

I beneficiari del finanziamento possono essere enti pubblici e privati. Il fondo FESR cofinanzia l'85% delle spese del progetto, ma per l'Italia interviene una delibera CIPE 10/2015 che va a cofinanziare il rimanente 15% delle spese ammissibili per la pubblica amministrazione, quindi una PA che partecipa a questi programmi avrà un finanziamento del 100% delle spese ammissibili.

 

Tutti i finanziamenti europei mirano alla Strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e si dividono in 2 grandi macro-tipologie:

1. Fondi erogati e gestiti direttamente dalla CE (fondi europei a gestione diretta o settoriali)

2. Fondi trasferiti dalla CE agli Stati Membri (fondi europei a gestione indiretta o strutturali)


In particolare, nell’ambito dei fondi europei a gestione indiretta, troviamo il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) con l’obiettivo di:

- Sostenere investimenti a favore di crescita e occupazione, obiettivo a cui contribuiscono tutti i Fondi SIE (Fondi Strutturali e di Investimento Europei) che finanziano i vari Programmi Operativi Nazionali e Regionali (PON e POR)
 
- Sostegno alla Cooperazione Territoriale Europea (CTE), questo Programma è conosciuto da molti anche come Interreg e ha lo scopo di rafforzare la coesione economica e sociale all'interno dei territori dell’UE e ridurre il divario tra i livelli di sviluppo delle varie regioni.

Infatti, grazie ai progetti di Cooperazione Territoriale Europea i paesi più disparati condividono esperienze di lavoro e soluzioni pratiche per risolvere problemi comuni, cooperando insieme attraverso la realizzazione di progetti congiunti e lo scambio di buone prassi, la costituzione di reti e l'elaborazione di linee guida per risolvere problematiche nei vari settori.
 


Normativa di riferimento


La Cooperazione Territoriale Europea (che comprende un gran numero di programmazioni diverse) è disciplinata sia da regolamenti che normano il FESR sia da uno specifico Regolamento, il Reg. UE n° 1299/2013.

Questo è fondamentale giacché stabilisce disposizioni specifiche in merito a:

- ambito di applicazione
- copertura geografica
- allocazione risorse finanziarie
- concentrazioni tematiche
- priorità d'investimento
- autorità di sorveglianza, valutazione e audit preposte
- assistenza tecnica
- ammissibilità di spese
- gestione
- partecipazione dei paesi e relative modalità


Nonostante questo, ogni programma ha un suo specifico regolamento contenuto nelle linee guida. Di conseguenza lavorare con successo nella Cooperazione Territoriale Europea significa adeguarsi a specifiche linee guida reperibili assieme al bando.

I beneficiari del finanziamento possono essere enti pubblici e privati. Il fondo FESR cofinanzia l'85% delle spese del progetto, ma per l'Italia interviene una delibera CIPE 10/2015 che va a cofinanziare il rimanente 15% delle spese ammissibili per la pubblica amministrazione, quindi una PA che partecipa a questi programmi avrà un finanziamento del 100% delle spese ammissibili.