Prodos Consulting

Pubblicato il 26 Feb 2020
Pubblicato il 26 Feb 2020
Finanziamenti per PMI e start-up

Finanziamenti per PMI e start-up


Questa lezione estratta dal corso Fondi europei per PMI e Start up inovative mostra in dettaglio quali sono le possibilità che l’europrogettista può e deve sfruttare per proporre e mettere in pratica un’idea progettuale a beneficio di PMI e Start-Up innovative.

 

Normativa di riferimento


È importante tenere a mente il contesto normativo di riferimento: il Regolamento generale dei Fondi Strutturali (Reg. UE 1303/2013) indica possibilità di sinergie, modalità e procedure da rispettare per la richiesta dei fondi e fornisce un quadro comune e temporalmente sempre valido per la presentazione di progetti.

L’art. 65, ad esempio, vieta il doppio finanziamento per una singola voce di spesa, è tuttavia permessa una sinergia tra diversi programmi di finanziamento, sia a gestione diretta che indiretta, per la sovvenzione di un progetto.

 

Fondi a gestione diretta e indiretta


I fondi a gestione diretta sono stanziati tramite finanziamenti pluriennali in base a obiettivi o settori d’intervento prefissati e individuati dall’UE. Ci sono più di 18 programmi tematici, tra questi il programma Horizon 2020 è il più grande. Attraverso un budget di circa 80 miliardi di euro, finanzia PMI, Università, enti pubblici e industrie, per progetti di ricerca e innovazione in tutti i settori.

L’obiettivo è quello di costruire una società della conoscenza che punti all’innovazione e un’economia più competitiva su scala continentale.

Il Programma si divide in tre pilastri:

- Eccellenza Scientifica (Excellent Science);

- Competitività Industriale (Industrial leadership);

- Sfide della Società (Societal Challenges).

Il secondo pilastro “Competitività Industriale” intende promuovere la competitività delle aziende europee su scala globale. Nell’ambito del secondo pilastro è compreso lo schema di finanziamento “Innovazione nelle Piccole e Medie Imprese – PMI”.

In questo caso la Commissione supporterà l’innovazione delle aziende europee in tutte le sue forme: sviluppo e applicazione di tecnologie, nuovi business e modelli di organizzazione per raggiungere nuovi mercati e crescere rapidamente.

Le attività inserite nel programma di lavoro saranno complementari rispetto a quelle finanziate nel programma COSME volto a:

- fornire accesso ai finanziamenti per le imprese orientate alla crescita che non rientrano nel focus di Horizon 2020

- sviluppare condizioni migliori di crescita per le PMI, attraverso misure relative ai clusters e in settori di interesse strategico e supporto all’internazionalizzazione delle PMI.

I fondi a gestione indiretta, attuano invece la Politica di Coesione UE con l’obiettivo di ridurre le disparità economiche e sociali tra le varie regioni europee.

I due Programmi più consistenti e importanti per quanto riguarda la progettazione per le PMI sono il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e il Fondo Sociale Europeo (FSE).

Il primo (FESR) concentra il proprio intervento su priorità tematiche e mira a raggiungere i seguenti obiettivi:

Convergenza che mira a promuovere crescita e occupazione portando reale convergenza tra gli Stati Membri e le Regioni meno sviluppate;

Competitivitàregionale e occupazione;

Cooperazione territoriale ed Europea.

 

Il secondo (FSE) è invece utilizzato per il raggiungimento di due obiettivi, fissati a livello comunitario:

Convergenza per la promozione dell’occupazione e la creazione di nuovi posti di lavoro nelle regioni in ritardo di sviluppo;

Competitività regionale e occupazionale per favorire la competitività del tessuto economico.

 

Il ruolo dell’Europrogettista per le PMI


Nell’ambito di ricerca e Innovazione, la programmazione in corso fornisce eccellenti opportunità di finanziamento alle PMI che vogliono acquisire innovazione. Ci sono infatti anche fondi a livello nazionale che si possono cumulare a beneficio delle PMI per co-finanziare il piano degli investimenti per l’acquisizione di innovazioni, azione ormai necessaria per assicurare competitività su scala internazionale.  

L’Europrogettista può quindi redigere un piano strategico che consente all’Azienda di ottimizzare fino al 100% la copertura del proprio piano d’investimenti.

Nella programmazione corrente, le opportunità per le PMI di accedere a finanziamenti a tasso agevolato o fondo perduto, ma non solo, sono infinite.


Solo su Horizon2020 sono stanziati ottanta miliardi di euro e le dotazioni finanziarie di altri programmi di finanziamento diretti e indiretti cumulati raggiungono somme considerevoli: il ruolo dell’Europrogettista è di individuare tutte queste opportunità, anche tramite lo strumento dell’Open Innovation per consentire alle PMI di accedere a questi fondi e dunque innovarsi e innovare.

Questa lezione estratta dal corso Fondi europei per PMI e Start up inovative mostra in dettaglio quali sono le possibilità che l’europrogettista può e deve sfruttare per proporre e mettere in pratica un’idea progettuale a beneficio di PMI e Start-Up innovative.

 

Normativa di riferimento


È importante tenere a mente il contesto normativo di riferimento: il Regolamento generale dei Fondi Strutturali (Reg. UE 1303/2013) indica possibilità di sinergie, modalità e procedure da rispettare per la richiesta dei fondi e fornisce un quadro comune e temporalmente sempre valido per la presentazione di progetti.

L’art. 65, ad esempio, vieta il doppio finanziamento per una singola voce di spesa, è tuttavia permessa una sinergia tra diversi programmi di finanziamento, sia a gestione diretta che indiretta, per la sovvenzione di un progetto.

 

Fondi a gestione diretta e indiretta


I fondi a gestione diretta sono stanziati tramite finanziamenti pluriennali in base a obiettivi o settori d’intervento prefissati e individuati dall’UE. Ci sono più di 18 programmi tematici, tra questi il programma Horizon 2020 è il più grande. Attraverso un budget di circa 80 miliardi di euro, finanzia PMI, Università, enti pubblici e industrie, per progetti di ricerca e innovazione in tutti i settori.

L’obiettivo è quello di costruire una società della conoscenza che punti all’innovazione e un’economia più competitiva su scala continentale.

Il Programma si divide in tre pilastri:

- Eccellenza Scientifica (Excellent Science);

- Competitività Industriale (Industrial leadership);

- Sfide della Società (Societal Challenges).

Il secondo pilastro “Competitività Industriale” intende promuovere la competitività delle aziende europee su scala globale. Nell’ambito del secondo pilastro è compreso lo schema di finanziamento “Innovazione nelle Piccole e Medie Imprese – PMI”.

In questo caso la Commissione supporterà l’innovazione delle aziende europee in tutte le sue forme: sviluppo e applicazione di tecnologie, nuovi business e modelli di organizzazione per raggiungere nuovi mercati e crescere rapidamente.

Le attività inserite nel programma di lavoro saranno complementari rispetto a quelle finanziate nel programma COSME volto a:

- fornire accesso ai finanziamenti per le imprese orientate alla crescita che non rientrano nel focus di Horizon 2020

- sviluppare condizioni migliori di crescita per le PMI, attraverso misure relative ai clusters e in settori di interesse strategico e supporto all’internazionalizzazione delle PMI.

I fondi a gestione indiretta, attuano invece la Politica di Coesione UE con l’obiettivo di ridurre le disparità economiche e sociali tra le varie regioni europee.

I due Programmi più consistenti e importanti per quanto riguarda la progettazione per le PMI sono il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e il Fondo Sociale Europeo (FSE).

Il primo (FESR) concentra il proprio intervento su priorità tematiche e mira a raggiungere i seguenti obiettivi:

Convergenza che mira a promuovere crescita e occupazione portando reale convergenza tra gli Stati Membri e le Regioni meno sviluppate;

Competitivitàregionale e occupazione;

Cooperazione territoriale ed Europea.

 

Il secondo (FSE) è invece utilizzato per il raggiungimento di due obiettivi, fissati a livello comunitario:

Convergenza per la promozione dell’occupazione e la creazione di nuovi posti di lavoro nelle regioni in ritardo di sviluppo;

Competitività regionale e occupazionale per favorire la competitività del tessuto economico.

 

Il ruolo dell’Europrogettista per le PMI


Nell’ambito di ricerca e Innovazione, la programmazione in corso fornisce eccellenti opportunità di finanziamento alle PMI che vogliono acquisire innovazione. Ci sono infatti anche fondi a livello nazionale che si possono cumulare a beneficio delle PMI per co-finanziare il piano degli investimenti per l’acquisizione di innovazioni, azione ormai necessaria per assicurare competitività su scala internazionale.  

L’Europrogettista può quindi redigere un piano strategico che consente all’Azienda di ottimizzare fino al 100% la copertura del proprio piano d’investimenti.

Nella programmazione corrente, le opportunità per le PMI di accedere a finanziamenti a tasso agevolato o fondo perduto, ma non solo, sono infinite.


Solo su Horizon2020 sono stanziati ottanta miliardi di euro e le dotazioni finanziarie di altri programmi di finanziamento diretti e indiretti cumulati raggiungono somme considerevoli: il ruolo dell’Europrogettista è di individuare tutte queste opportunità, anche tramite lo strumento dell’Open Innovation per consentire alle PMI di accedere a questi fondi e dunque innovarsi e innovare.