Snam

Pubblicato il 31 Mar 2021
Pubblicato il 31 Mar 2021
Tutored incontra Snam: il percorso di Maurizio, Financial Planning & Analysis Specialist

Tutored incontra Snam: il percorso di Maurizio, Financial Planning & Analysis Specialist


Maurizio lavora nella divisione FP&A, che ha il compito di analizzare e prevedere i risultati economici del business. Come ci è arrivato?



Dopo la maturità, hai intrapreso il tuo percorso universitario a Roma. Quale indirizzo di studi hai scelto e perché? 


Dopo la maturità scientifica in un liceo romano, ho iniziato il mio percorso universitario presso l’Università Cattolica nella sede di Roma, conseguendo la laurea sia triennale che magistrale in Management per l’impresa con profilo finanziario, focalizzato sia sui mercati finanziari che ambito corporate. Per il percorso magistrale, però, mi sono spostato nella sede universitaria di Milano. La mancanza di Roma, infatti, si è fatta spesso sentire, ma sapevo che Milano sarebbe stata la città perfetta per iniziare una carriera in ambito finanziario.

Sin dai tempi del liceo, era evidente la mia propensione alle materie scientifiche. Infatti, ho sempre avuto interesse in materie che mi permettessero di applicare ragionamenti logico-deduttivi. Questo aspetto, unito alla curiosità verso il mondo Corporate, ha giocato un ruolo decisivo nella scelta del mio percorso universitario. 

Gli sbocchi lavorativi che un percorso di studi come il mio offre sono molteplici, grazie alla possibilità di affrontare tematiche trasversali e l’affondo sul mondo finanziario. 

Infatti, ho iniziato subito con una prima esperienza di stage in un fondo di investimento e successivamente ho proseguito lavorando per 3 anni nell’ambito del private banking, nel team di strategic planning, coprendo una posizione ibrida tra mercati e corporate finance.

Oggi, in Snam, ricopro un ruolo strettamente rivolto all’ambito corporate. Aver avuto la possibilità di vedere e studiare diverse cose in ambito finance è stata sicuramente essenziale nonché fondamentale per la mia carriera lavorativa.


Quali attività extra-curriculari hai svolto nel corso della tua carriera universitaria? In che modo credi siano state utili e/o spendibili nel mondo del lavoro?


Durante il mio percorso universitario ho avuto l’opportunità di partecipare a numerosi progetti di gruppo, propedeutici sia al conseguimento di un esame ma anche per attività collaterali. Questo mi ha permesso di entrare nelle logiche di team working e di sviluppare le soft skill necessarie per approcciarmi al mondo del lavoro.

Inoltre, ho sempre cercato di partecipare a conferenze e workshop che si svolgevano all’Università. In primis per approfondire determinate tematiche che mi interessavano e poi anche per fare networking potenzialmente utile all’avviamento della mia carriera lavorativa. Ho trovato estremamente utile ascoltare il punto di vista di professionisti già inseriti nel mondo del lavoro ed approfittare di questi momenti di confronto come importanti occasioni di crescita.


Concluso il percorso universitario, hai avviato la tua carriera nel settore Finance. Cosa ti ha spinto ad avvicinarti a questo mondo? 


Ho sempre trovato interessante ed attrattivo il mondo finance. Infatti, nel corso dei miei studi in triennale, ricordo di aver affrontato con passione ed interesse gli esami di finanza aziendale. Erano stati per me illuminanti e avevo capito come la finanza potesse essere un mezzo non solo per comprendere le dinamiche aziendali e dei mercati ma anche per avere più consapevolezza di alcuni aspetti della mia stessa vita quotidiana.

Durante il corso di laurea magistrale ho avuto la conferma di tale interesse e mi sono sempre più appassionato alla materia. Ovviamente, come ogni giovane che approccia il mondo del lavoro, ho anche io avuto bisogno di maturare una piena consapevolezza di quello che mi piacesse davvero.

Per compiere quel passo in più, mi è servito in particolare il primo stage che ho svolto poco prima di laurearmi. Ero rimasto affascinato dal livello di competenza delle persone con cui mi interfacciavo, dalle dinamiche lavorative e dall’impatto che il genere di lavoro aveva sull’intero business. Sapevo che avrei voluto anche io ricoprire un ruolo nell’ambito finance e dopo quell’esperienza non era più solo un pensiero ma una certezza.


Quali sono, a tuo avviso, le competenze soft e hard necessarie per lavorare in ambito Finance? 


Indubbiamente, per lavorare in ambito finance, le competenze hard ricoprono un ruolo fondamentale. Il background economico acquisito nel percorso universitario è necessario per portare a termine analisi particolarmente tecniche. È indispensabile avere dimestichezza con i numeri ed essere propensi all’analisi di questi ultimi. 

Anche le soft skill sono fondamentali, è importantissimo avere la capacità di lavorare sotto pressione e saper affrontare scadenze o richieste dell’ultimo minuto. Inoltre, essendo un ruolo che si interfaccia con diverse figure interne, anche le capacità comunicative e collaborative, ricoprono una particolare importanza. Ultima cosa ma non meno importante, è la consapevolezza della necessità di continuare a studiare e informarsi anche dopo aver concluso l’Università. Ci sono tantissimi aspetti della materia in evoluzione e da conoscere, inevitabilmente ci si troverà, anche dopo anni di lavoro, ad affrontare sfide nuove e ad aver a che fare con attività mai viste prima.


Che ruolo ricopri in Snam? Puoi raccontarci una tua giornata tipo?


Ho iniziato il mio percorso in Snam un anno fa, proprio all’inizio della pandemia, adattandomi così ad una nuova modalità lavorativa e ad un nuovo ruolo. Lavoro nel team di Financial Planning & Analysis (FP&A), un ufficio nell’area CFO sotto il cappello di Amministrazione, Bilancio e Pianificazione e Controllo.

Il team di FP&A di Snam è molto giovane e ad oggi è composto da 5 persone, data la natura del team, permette di collaborare insieme a molte direzioni e business unit offrendo quindi molteplici punti di vista e altrettante opportunità di apprendimento

Il nostro compito è analizzare i risultati economici dell’azienda cercando di capirne le dinamiche e i trend in atto per poi provare ad anticipare quelli che saranno i risultati conseguiti nel breve termine. In sintesi, esaminiamo come sta andando la società e nel farlo cerchiamo allo stesso tempo di fare delle previsioni sul prossimo futuro. Ciò è possibile mettendo insieme le forze di tutta l’Area Finance che si dimostra essere molto eterogenea per competenze e funzioni data la particolarità di Snam con il suo core business regolato, le partecipazioni estere e i nuovi business.  I/le colleghi/e dopo aver analizzato ed elaborato le evidenze in loro possesso, condividono il tutto con noi permettendoci di avere una vista di insieme a 360°sulla società

La giornata tipo nel team di FP&A è estremamente varia e mutevole, nonostante ci siano scadenze prefissate e cicliche come i risultati trimestrali, annuali e altri momenti formali prestabiliti di analisi e confronto.

Come suggerito dal nome del team “Financial Planning & Analysis” ci occupiamo anche di numerose analisi su richiesta che possono riguardare qualsiasi aspetto della società come quelle svolte insieme al team di Investor Relations rivolti ad analisti e investitori. Infine, può capitare anche di sviluppare analisi di grande dettaglio su dinamiche che apparentemente potrebbero sembrare non avere influenze sul nostro Business. Il nostro lavoro consiste proprio in scovare e misurare i possibili impatti. Quindi ci sono tantissime cose da vedere, molto da studiare per essere sempre preparati ma anche tante possibilità di confronto e apertura con l’intera società.


Quale consiglio daresti ad un giovane che desidera iniziare la sua carriera in ambito Finance in Snam?


Snam è una realtà innovativa e molto inclusiva, che offre innumerevoli opportunità di crescita e interessanti sbocchi lavorativi. Mi sento fortemente di consigliare l’azienda in cui lavoro ad un/a giovane che si appresta a iniziare il proprio percorso professionale. 

L’ambito Finance è un ottimo settore per iniziare in contesti strutturati e per interfacciarsi con diversi stakeholder, acquisendo subito una visione d’insieme del Business. Un neolaureato può imparare a conoscere le basi del proprio lavoro, non solo dal punto di vista meramente tecnico ma anche relazionale. 

La curiosità, la voglia di fare e la flessibilità sono sicuramente delle caratteristiche che rappresentano un punto di forza nel momento di inizio della carriera.

Snam a mio avviso, rientra tra le migliori Società in cui iniziare la propria esperienza lavorativa, proprio per le sue caratteristiche uniche, difficili da reperire altrove. 

È una società storica e iconica italiana quotata sul FTSE MIB, leader nel proprio settore e con caratteristiche ah hoc tipiche del business regolato ma che, al contempo, grazie al suo ingresso nel mondo della transizione energetica, offre anche la possibilità di vivere business non regolati. Inoltre, è attiva sul mercato dei capitali, in un’ottica sempre più di sutainable finance e sta aumentando il proprio perimetro grazie ad acquisizioni di società sia italiane che estere. 

Insomma, Snam offre veramente la possibilità di vedere e vivere tutti gli aspetti che caratterizzano il mondo finance stando in una sola azienda, una rarità rispetto all’attuale scenario competitivo.

Maurizio lavora nella divisione FP&A, che ha il compito di analizzare e prevedere i risultati economici del business. Come ci è arrivato?



Dopo la maturità, hai intrapreso il tuo percorso universitario a Roma. Quale indirizzo di studi hai scelto e perché? 


Dopo la maturità scientifica in un liceo romano, ho iniziato il mio percorso universitario presso l’Università Cattolica nella sede di Roma, conseguendo la laurea sia triennale che magistrale in Management per l’impresa con profilo finanziario, focalizzato sia sui mercati finanziari che ambito corporate. Per il percorso magistrale, però, mi sono spostato nella sede universitaria di Milano. La mancanza di Roma, infatti, si è fatta spesso sentire, ma sapevo che Milano sarebbe stata la città perfetta per iniziare una carriera in ambito finanziario.

Sin dai tempi del liceo, era evidente la mia propensione alle materie scientifiche. Infatti, ho sempre avuto interesse in materie che mi permettessero di applicare ragionamenti logico-deduttivi. Questo aspetto, unito alla curiosità verso il mondo Corporate, ha giocato un ruolo decisivo nella scelta del mio percorso universitario. 

Gli sbocchi lavorativi che un percorso di studi come il mio offre sono molteplici, grazie alla possibilità di affrontare tematiche trasversali e l’affondo sul mondo finanziario. 

Infatti, ho iniziato subito con una prima esperienza di stage in un fondo di investimento e successivamente ho proseguito lavorando per 3 anni nell’ambito del private banking, nel team di strategic planning, coprendo una posizione ibrida tra mercati e corporate finance.

Oggi, in Snam, ricopro un ruolo strettamente rivolto all’ambito corporate. Aver avuto la possibilità di vedere e studiare diverse cose in ambito finance è stata sicuramente essenziale nonché fondamentale per la mia carriera lavorativa.


Quali attività extra-curriculari hai svolto nel corso della tua carriera universitaria? In che modo credi siano state utili e/o spendibili nel mondo del lavoro?


Durante il mio percorso universitario ho avuto l’opportunità di partecipare a numerosi progetti di gruppo, propedeutici sia al conseguimento di un esame ma anche per attività collaterali. Questo mi ha permesso di entrare nelle logiche di team working e di sviluppare le soft skill necessarie per approcciarmi al mondo del lavoro.

Inoltre, ho sempre cercato di partecipare a conferenze e workshop che si svolgevano all’Università. In primis per approfondire determinate tematiche che mi interessavano e poi anche per fare networking potenzialmente utile all’avviamento della mia carriera lavorativa. Ho trovato estremamente utile ascoltare il punto di vista di professionisti già inseriti nel mondo del lavoro ed approfittare di questi momenti di confronto come importanti occasioni di crescita.


Concluso il percorso universitario, hai avviato la tua carriera nel settore Finance. Cosa ti ha spinto ad avvicinarti a questo mondo? 


Ho sempre trovato interessante ed attrattivo il mondo finance. Infatti, nel corso dei miei studi in triennale, ricordo di aver affrontato con passione ed interesse gli esami di finanza aziendale. Erano stati per me illuminanti e avevo capito come la finanza potesse essere un mezzo non solo per comprendere le dinamiche aziendali e dei mercati ma anche per avere più consapevolezza di alcuni aspetti della mia stessa vita quotidiana.

Durante il corso di laurea magistrale ho avuto la conferma di tale interesse e mi sono sempre più appassionato alla materia. Ovviamente, come ogni giovane che approccia il mondo del lavoro, ho anche io avuto bisogno di maturare una piena consapevolezza di quello che mi piacesse davvero.

Per compiere quel passo in più, mi è servito in particolare il primo stage che ho svolto poco prima di laurearmi. Ero rimasto affascinato dal livello di competenza delle persone con cui mi interfacciavo, dalle dinamiche lavorative e dall’impatto che il genere di lavoro aveva sull’intero business. Sapevo che avrei voluto anche io ricoprire un ruolo nell’ambito finance e dopo quell’esperienza non era più solo un pensiero ma una certezza.


Quali sono, a tuo avviso, le competenze soft e hard necessarie per lavorare in ambito Finance? 


Indubbiamente, per lavorare in ambito finance, le competenze hard ricoprono un ruolo fondamentale. Il background economico acquisito nel percorso universitario è necessario per portare a termine analisi particolarmente tecniche. È indispensabile avere dimestichezza con i numeri ed essere propensi all’analisi di questi ultimi. 

Anche le soft skill sono fondamentali, è importantissimo avere la capacità di lavorare sotto pressione e saper affrontare scadenze o richieste dell’ultimo minuto. Inoltre, essendo un ruolo che si interfaccia con diverse figure interne, anche le capacità comunicative e collaborative, ricoprono una particolare importanza. Ultima cosa ma non meno importante, è la consapevolezza della necessità di continuare a studiare e informarsi anche dopo aver concluso l’Università. Ci sono tantissimi aspetti della materia in evoluzione e da conoscere, inevitabilmente ci si troverà, anche dopo anni di lavoro, ad affrontare sfide nuove e ad aver a che fare con attività mai viste prima.


Che ruolo ricopri in Snam? Puoi raccontarci una tua giornata tipo?


Ho iniziato il mio percorso in Snam un anno fa, proprio all’inizio della pandemia, adattandomi così ad una nuova modalità lavorativa e ad un nuovo ruolo. Lavoro nel team di Financial Planning & Analysis (FP&A), un ufficio nell’area CFO sotto il cappello di Amministrazione, Bilancio e Pianificazione e Controllo.

Il team di FP&A di Snam è molto giovane e ad oggi è composto da 5 persone, data la natura del team, permette di collaborare insieme a molte direzioni e business unit offrendo quindi molteplici punti di vista e altrettante opportunità di apprendimento

Il nostro compito è analizzare i risultati economici dell’azienda cercando di capirne le dinamiche e i trend in atto per poi provare ad anticipare quelli che saranno i risultati conseguiti nel breve termine. In sintesi, esaminiamo come sta andando la società e nel farlo cerchiamo allo stesso tempo di fare delle previsioni sul prossimo futuro. Ciò è possibile mettendo insieme le forze di tutta l’Area Finance che si dimostra essere molto eterogenea per competenze e funzioni data la particolarità di Snam con il suo core business regolato, le partecipazioni estere e i nuovi business.  I/le colleghi/e dopo aver analizzato ed elaborato le evidenze in loro possesso, condividono il tutto con noi permettendoci di avere una vista di insieme a 360°sulla società

La giornata tipo nel team di FP&A è estremamente varia e mutevole, nonostante ci siano scadenze prefissate e cicliche come i risultati trimestrali, annuali e altri momenti formali prestabiliti di analisi e confronto.

Come suggerito dal nome del team “Financial Planning & Analysis” ci occupiamo anche di numerose analisi su richiesta che possono riguardare qualsiasi aspetto della società come quelle svolte insieme al team di Investor Relations rivolti ad analisti e investitori. Infine, può capitare anche di sviluppare analisi di grande dettaglio su dinamiche che apparentemente potrebbero sembrare non avere influenze sul nostro Business. Il nostro lavoro consiste proprio in scovare e misurare i possibili impatti. Quindi ci sono tantissime cose da vedere, molto da studiare per essere sempre preparati ma anche tante possibilità di confronto e apertura con l’intera società.


Quale consiglio daresti ad un giovane che desidera iniziare la sua carriera in ambito Finance in Snam?


Snam è una realtà innovativa e molto inclusiva, che offre innumerevoli opportunità di crescita e interessanti sbocchi lavorativi. Mi sento fortemente di consigliare l’azienda in cui lavoro ad un/a giovane che si appresta a iniziare il proprio percorso professionale. 

L’ambito Finance è un ottimo settore per iniziare in contesti strutturati e per interfacciarsi con diversi stakeholder, acquisendo subito una visione d’insieme del Business. Un neolaureato può imparare a conoscere le basi del proprio lavoro, non solo dal punto di vista meramente tecnico ma anche relazionale. 

La curiosità, la voglia di fare e la flessibilità sono sicuramente delle caratteristiche che rappresentano un punto di forza nel momento di inizio della carriera.

Snam a mio avviso, rientra tra le migliori Società in cui iniziare la propria esperienza lavorativa, proprio per le sue caratteristiche uniche, difficili da reperire altrove. 

È una società storica e iconica italiana quotata sul FTSE MIB, leader nel proprio settore e con caratteristiche ah hoc tipiche del business regolato ma che, al contempo, grazie al suo ingresso nel mondo della transizione energetica, offre anche la possibilità di vivere business non regolati. Inoltre, è attiva sul mercato dei capitali, in un’ottica sempre più di sutainable finance e sta aumentando il proprio perimetro grazie ad acquisizioni di società sia italiane che estere. 

Insomma, Snam offre veramente la possibilità di vedere e vivere tutti gli aspetti che caratterizzano il mondo finance stando in una sola azienda, una rarità rispetto all’attuale scenario competitivo.