Pubblicato il 31 Jan 2020
Pubblicato il 31 Jan 2020
Colloquio telefonico: come affrontarlo con successo!

Colloquio telefonico: come affrontarlo con successo!


Colloquio telefonico: 7 consigli per superarlo con successo


Colloquio conoscitivo: la prima tipologia di colloquio conoscitivo che potreste trovarvi ad affrontare è il colloquio telefonico, sia sotto forma di chiamata sia sotto forma di video-call. 

E’ un modo semplice per fare una prima scrematura dei candidati, per questo non deve essere sottovalutato ed è importante tenere a mente alcuni accorgimenti.

Grazie alla testimonianza di alcuni dei nostri utenti e ai consigli che le aziende hanno condiviso con noi durante il tutored on tour, abbiamo raccolto una serie di tips per aiutarvi ad affrontare i primi colloqui di lavoro.


1. Assicurarsi che i canali e i tool di chiamata funzionino


Accade spesso che un’azienda chieda al candidato se preferisce usare Skype o Google Hangout anziché partecipare ad una conference call solo telefonica. Nei primi due casi bisogna assicurarsi di aver installato le funzioni voice call sul proprio dispositivo - smartphone, pc o tablet - per tempo, evitando ad esempio ritardi perché la connessione non funziona o perché non si trova il contatto del recruiter che dovrebbe contattarci.

Lo stesso vale per i dial number delle conference call: le procedure di accesso richiedono qualche minuto, quindi meglio prepararsi prima del colloquio telefonico e, nel dubbio, scrivere il giorno prima ai recruiter per avere conferma del canale e delle istruzioni di accesso.


2. Timing


Un altro errore comune è confondersi sull’orario del colloquio quando l’azienda con cui dobbiamo sostenerlo è una multinazionale con uffici o posizioni in paesi con fuso orario diverso dal vostro: anche in questo caso è sempre opportuno chiedere conferma che l’orario indicato sia “Italian timing” per evitare di perdere la job interview


3. Location, non vi vedono ma vi sentono


Evitate rumori molesti di sottofondo, si che si tratti del traffico o di persone che parlano a voce alta vicino a noi. Trovarsi a casa con  mamma che urla: "il pranzo è pronto" (tratto da una storia vera, raccontata dai recruiter durante il tutored on tour), non è un buon biglietto da visita. Cercate un luogo appartato dove poter parlare tranquillamente.


4. Tono di voce durante il colloquio conoscitivo


Anche se non è possibile vedersi dal vivo, quando il colloquio sia solo telefonico, è possibile comunicare il proprio carattere e la propria attitudine con un tono di voce sveglio e squillante. Anche se è l’alba! Nessuno assumerebbe un bradipo. 

A tal proposito, ti suggeriamo di guardare la video intervista che noi di tutored abbiamo realizzato con Federica, recruiter in BNP Paribas, nella quale suggerisce qualche tip per affrontare al meglio un colloquio telefonico. 


5. Toglietevi il pigiama

Non è necessario sorridere sempre ma, soprattutto durante una call in video, è bene guardare sempre in camera o assicurarsi - se la video call è fatta dal proprio smartphone - di avere il telefono in una posizione che non tagli il vostro volto o inquadri elementi che possano distrarre il recruiter. Utile poi vestirsi come se si stesse già lavorando, evitando di presentarsi in tuta o pigiama.

 

6.  Preparatevi alle domande

Il colloquio conoscitivo telefonico ha essenzialmente due scopi: conoscere il vostro background formativo e capire dal tono e dalle risposte se siate adatti a sostenere un colloquio dal vivo. Tra le domande standard a cui potreste dover rispondere, ve ne sono alcune a cui è possibile prepararsi per tempo evitando di fare scena muta o dilungarvi troppo. Ad esempio:


“Parlami di te”: raccontate il vostro background universitario e le vostre esperienze in modo chiaro e conciso. Per farlo al meglio, preparate un brevissimo discorso sul vostro percorso ma attenzione a non recitare o ripetere a cantilena. Basta che seguiate alcune linee guida o parole chiave, il resto lasciate sia la vostra spontaneità a farlo emergere. In ogni caso mai farsi cogliere impreparati!


Livello di conoscenza dell’inglese - Non mentite quando nella job application viene chiesto se conoscete l’inglese e quale sia il vostro livello. Aver risposto “livello proficiency” potrebbe mettervi nei guai nel colloquio telefonico in cui il recruiter potrebbe farvi domande in inglese. Ma anche in questo caso non bisogna disperare.  

Come hanno sottolineato le aziende nel corso del tutored on tour, spesso capita che i candidati si facciano prendere dal panico, arrivando anche a chiudere la chiamata senza rispondere alla domanda e sparendo poi nel nulla! Niente di più sbagliato: meglio ammettere che non si è ancora fluenti ma che si vuole e si può migliorare. In ogni caso è importante essere trasparenti fin dall’inizio sulle proprie competenze linguistiche (spesso la domanda riguarda esperienze inserite nel CV, come erasmus, stage o seminari).


Nicola, neo lavoratore nel settore Finance and Banking, candidato per uno stage nel settore Finance spiega ad esempio: “Durante il colloquio telefonico hanno chiesto se potevano farmi una domanda in inglese, che è ricaduta sull’Erasmus in Olanda: già in altri colloqui mi era stata posta la stessa domanda, non è quindi stato un problema rispondere in modo sciolto! Mi hanno poi fissato un colloquio face to face”.


7. Non fate confusione

Non importa quante job application abbiate compilato o inviato, cercate sempre di ricordare le posizioni alle quali vi siete candidati ordinandole in un file dove per ciascuna avrete segnato azienda, tipo di lavoro offerto e soprattutto  dov’è la sede di lavoro. In questo modo eviterete figure figure imbarazzanti e frasi del tipo: “Non so di quale candidatura stia parlando, ne ho mandate moltissime!”. E’ il modo migliore per essere esclusi a priori da una job offer.


Paola, laureata in Giurisprudenza e aspirante HR Manager spiega: “Avevo mandato una ventina di candidature ad aziende diverse, ero convinta mi avrebbero contattata per email per fissare un eventuale colloquio, invece ho ricevuto una chiamata inaspettata che mi ha colta alla sprovvista! Non ricordavo di che posizione si trattasse, ho provato a fingere sicurezza ma hanno capito subito che non avevo la minima idea della posizione in questione, ovviamente non mi hanno convocata per un colloquio in sede. Da allora mi segno tutte le candidature in un file Excel”.



Se vuoi scoprire altri consigli su come sostenere e superare con successo un colloquio di lavoro o quali settori assumano candidati con il tuo background o sei semplicemente pronto ad entrare nel mondo del lavoro, allora entra in tutored: potrai creare e aggiornare il tuo profilo professionale, scoprire eventi e challenge organizzati da grandi aziende e candidarti a posizioni lavorative, stage e graduate program. Inizia ora!

Colloquio telefonico: 7 consigli per superarlo con successo


Colloquio conoscitivo: la prima tipologia di colloquio conoscitivo che potreste trovarvi ad affrontare è il colloquio telefonico, sia sotto forma di chiamata sia sotto forma di video-call. 

E’ un modo semplice per fare una prima scrematura dei candidati, per questo non deve essere sottovalutato ed è importante tenere a mente alcuni accorgimenti.

Grazie alla testimonianza di alcuni dei nostri utenti e ai consigli che le aziende hanno condiviso con noi durante il tutored on tour, abbiamo raccolto una serie di tips per aiutarvi ad affrontare i primi colloqui di lavoro.


1. Assicurarsi che i canali e i tool di chiamata funzionino


Accade spesso che un’azienda chieda al candidato se preferisce usare Skype o Google Hangout anziché partecipare ad una conference call solo telefonica. Nei primi due casi bisogna assicurarsi di aver installato le funzioni voice call sul proprio dispositivo - smartphone, pc o tablet - per tempo, evitando ad esempio ritardi perché la connessione non funziona o perché non si trova il contatto del recruiter che dovrebbe contattarci.

Lo stesso vale per i dial number delle conference call: le procedure di accesso richiedono qualche minuto, quindi meglio prepararsi prima del colloquio telefonico e, nel dubbio, scrivere il giorno prima ai recruiter per avere conferma del canale e delle istruzioni di accesso.


2. Timing


Un altro errore comune è confondersi sull’orario del colloquio quando l’azienda con cui dobbiamo sostenerlo è una multinazionale con uffici o posizioni in paesi con fuso orario diverso dal vostro: anche in questo caso è sempre opportuno chiedere conferma che l’orario indicato sia “Italian timing” per evitare di perdere la job interview


3. Location, non vi vedono ma vi sentono


Evitate rumori molesti di sottofondo, si che si tratti del traffico o di persone che parlano a voce alta vicino a noi. Trovarsi a casa con  mamma che urla: "il pranzo è pronto" (tratto da una storia vera, raccontata dai recruiter durante il tutored on tour), non è un buon biglietto da visita. Cercate un luogo appartato dove poter parlare tranquillamente.


4. Tono di voce durante il colloquio conoscitivo


Anche se non è possibile vedersi dal vivo, quando il colloquio sia solo telefonico, è possibile comunicare il proprio carattere e la propria attitudine con un tono di voce sveglio e squillante. Anche se è l’alba! Nessuno assumerebbe un bradipo. 

A tal proposito, ti suggeriamo di guardare la video intervista che noi di tutored abbiamo realizzato con Federica, recruiter in BNP Paribas, nella quale suggerisce qualche tip per affrontare al meglio un colloquio telefonico. 


5. Toglietevi il pigiama

Non è necessario sorridere sempre ma, soprattutto durante una call in video, è bene guardare sempre in camera o assicurarsi - se la video call è fatta dal proprio smartphone - di avere il telefono in una posizione che non tagli il vostro volto o inquadri elementi che possano distrarre il recruiter. Utile poi vestirsi come se si stesse già lavorando, evitando di presentarsi in tuta o pigiama.

 

6.  Preparatevi alle domande

Il colloquio conoscitivo telefonico ha essenzialmente due scopi: conoscere il vostro background formativo e capire dal tono e dalle risposte se siate adatti a sostenere un colloquio dal vivo. Tra le domande standard a cui potreste dover rispondere, ve ne sono alcune a cui è possibile prepararsi per tempo evitando di fare scena muta o dilungarvi troppo. Ad esempio:


“Parlami di te”: raccontate il vostro background universitario e le vostre esperienze in modo chiaro e conciso. Per farlo al meglio, preparate un brevissimo discorso sul vostro percorso ma attenzione a non recitare o ripetere a cantilena. Basta che seguiate alcune linee guida o parole chiave, il resto lasciate sia la vostra spontaneità a farlo emergere. In ogni caso mai farsi cogliere impreparati!


Livello di conoscenza dell’inglese - Non mentite quando nella job application viene chiesto se conoscete l’inglese e quale sia il vostro livello. Aver risposto “livello proficiency” potrebbe mettervi nei guai nel colloquio telefonico in cui il recruiter potrebbe farvi domande in inglese. Ma anche in questo caso non bisogna disperare.  

Come hanno sottolineato le aziende nel corso del tutored on tour, spesso capita che i candidati si facciano prendere dal panico, arrivando anche a chiudere la chiamata senza rispondere alla domanda e sparendo poi nel nulla! Niente di più sbagliato: meglio ammettere che non si è ancora fluenti ma che si vuole e si può migliorare. In ogni caso è importante essere trasparenti fin dall’inizio sulle proprie competenze linguistiche (spesso la domanda riguarda esperienze inserite nel CV, come erasmus, stage o seminari).


Nicola, neo lavoratore nel settore Finance and Banking, candidato per uno stage nel settore Finance spiega ad esempio: “Durante il colloquio telefonico hanno chiesto se potevano farmi una domanda in inglese, che è ricaduta sull’Erasmus in Olanda: già in altri colloqui mi era stata posta la stessa domanda, non è quindi stato un problema rispondere in modo sciolto! Mi hanno poi fissato un colloquio face to face”.


7. Non fate confusione

Non importa quante job application abbiate compilato o inviato, cercate sempre di ricordare le posizioni alle quali vi siete candidati ordinandole in un file dove per ciascuna avrete segnato azienda, tipo di lavoro offerto e soprattutto  dov’è la sede di lavoro. In questo modo eviterete figure figure imbarazzanti e frasi del tipo: “Non so di quale candidatura stia parlando, ne ho mandate moltissime!”. E’ il modo migliore per essere esclusi a priori da una job offer.


Paola, laureata in Giurisprudenza e aspirante HR Manager spiega: “Avevo mandato una ventina di candidature ad aziende diverse, ero convinta mi avrebbero contattata per email per fissare un eventuale colloquio, invece ho ricevuto una chiamata inaspettata che mi ha colta alla sprovvista! Non ricordavo di che posizione si trattasse, ho provato a fingere sicurezza ma hanno capito subito che non avevo la minima idea della posizione in questione, ovviamente non mi hanno convocata per un colloquio in sede. Da allora mi segno tutte le candidature in un file Excel”.



Se vuoi scoprire altri consigli su come sostenere e superare con successo un colloquio di lavoro o quali settori assumano candidati con il tuo background o sei semplicemente pronto ad entrare nel mondo del lavoro, allora entra in tutored: potrai creare e aggiornare il tuo profilo professionale, scoprire eventi e challenge organizzati da grandi aziende e candidarti a posizioni lavorative, stage e graduate program. Inizia ora!