Pubblicato il 01 Jul 2020
Pubblicato il 01 Jul 2020
Psicologia, volontariato e risorse umane: la storia di Diana, HR Associate Partner in Amazon

Psicologia, volontariato e risorse umane: la storia di Diana, HR Associate Partner in Amazon


Durante gli studi in Psicologia, Diana ha effettuato diverse esperienze di volontariato e professionali. Dopo una prima opportunità in Birra Peroni, oggi Diana sta per iniziare il suo percorso come HR Associate Partner in Amazon.


Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, gli utenti possono scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studio, esplorare le aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program. 

All’interno della piattaforma, ci piace raccontare le storie di giovani talenti che hanno fatto un percorso di studio brillante e oggi lavorano presso importanti realtà. 


In quale università hai studiato e quale percorso di studi hai scelto?

Ho studiato all’Università Pontificia Salesiana di Roma, scegliendo il percorso di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione. La Salesiana di Roma ha un’impronta molto europea e fin dal primo anno si lavora su progetti concreti.

Ho scelto di studiare Psicologia data la mia passione per i personaggi della tragedia greca e da li ho capito quanto mi interessasse la complessità della mente umane. 

Nel 2019 ho svolto un master presso la Scuola Romana di Psicologia del Lavoro e dell’Organizzazione.


Quale attività extra-universitaria pensi sia stata davvero importante per la tua carriera? Un consiglio che daresti a chi sta studiando in questo momento?

Durante i primi tre anni di università ho svolto attività di volontariato presso uno sportello di orientamento per rifugiati.

Dal 2016 al 2019, tra una sessione di esami e l’altra, partivo per l’Africa per seguire progetti di volontariato con la Onlus di cui oggi sono vicepresidente. Non saprei dire se ci sia o meno un nesso di causalità tra queste attività extra-universitarie e la mia carriera, penso però che imparare ad adattarsi alle circostanze ragionando sempre in termini di bisogni reali e sostenibilità sia la chiave di volta di qualsiasi percorso di sviluppo personale. 

Il consiglio che sento di dare a chiunque studi è di avere sempre un occhio sul libro e uno puntato sulla realtà, mantenendo uno spirito critico nei confronti di entrambi.


Hai svolto uno stage presso Birra Peroni: di cosa ti occupavi? 

Durante il mio stage ho lavorato presso il Plant di Roma supportando l'HRBP nella gestione del personale di stabilimento, dal recruiting al development, passando per attività prevalentemente amministrative.

È un lavoro molto dinamico in cui il contatto costante con le aree di produzione si è rivelato fondamentale specie per l’implementazione e la conduzione di un progetto di Performance Management inserito in un più ampio processo di Lean Manufacturing.


Oggi stai per iniziare a lavorare in Amazon, una delle aziende più ambite al mondo: come ci sei arrivata e come si sono svolte le selezioni? Quale sarà il nuovo ruolo?

Ambivo anch’io da tempo ad Amazon e mai avrei pensato che sarebbero stati loro ad arrivare a me. Il primo contatto è avvenuto su linkedin attraverso una headhunter che mi ha chiesto se ero interessata alla posizione di HR Associate Partner. Dopo la mia risposta, facilmente intuibile, si sono susseguiti alcuni colloqui telefonici che hanno poi condotto alla panel interview finale. Tutto è avvenuto ovviamente a distanza. 

“Chi sei”, “cosa sai fare” e quanto “condividi i leadership principles” sono evidenze che emergono dalle situazioni che ti chiedono di descrivere, nel racconto delle quali la specificità e la capacità di contestualizzazione e riflessione sono determinanti.

Non vedo l’ora di iniziare!


Prima di intraprendere la tua carriera nelle risorse umane, hai lavorato nell’ambito della psicologia dello sviluppo: come mai hai deciso di cambiare e iniziare a lavorare in ambito aziendale?

Già durante i corsi per la laurea triennale scelsi come esame opzionale psicologia del lavoro. Mi appassionai tantissimo a quell’ambito ma alla fine della triennale per rimanere fedele al percorso scelto decisi di proseguire con psicologia dello sviluppo.

Dopo la magistrale ho iniziato a lavorare in ambito educativo ma nonostante avessi studiato per quello, non ero pienamente soddisfatta. Inizialmente l’ho presa come un fallimento, poi ho compreso che sarebbe stato un fallimento non concedersi un’opportunità. Così avendo ancora un semestre di tirocinio da sfruttare, decisi di sperimentarmi in ambito aziendale facendo richiesta in Enel, nell’unità di Training Holding. Dal primo giorno ho sentito di essere finalmente sulla strada giusta.

Posso dire, quindi, che sebbene abbia cambiato il mio percorso gli occhiali con cui leggo la realtà sono sempre quelli che la psicologia mi ha fornito.


Nella nostra community ci sono molti studenti e laureati che hanno svolto il tuo stesso percorso di studi e ora ambiscono a lavorare in ambito HR: un consiglio che ti senti di dare a loro?

Avere chiaro il proprio quadro di riferimento senza tuttavia dogmatizzarlo. Il mondo HR è molto vasto e penso sia fondamentale avere delle solide basi teoriche (io ad esempio ho ritenuto indispensabile iniziare un Master in Esperto di Sviluppo delle Risorse Umane – HR Specialist) per leggere l’organizzazione e i suoi processi ed individuare il proprio specifico raggio d’azione. 

Sei un recruiter? Scopri come digitalizzare le strategie di employer branding e recruiting della tua azienda grazia a tutored. Attrai e assumi giovani talenti: scopri Tutored Business.

Durante gli studi in Psicologia, Diana ha effettuato diverse esperienze di volontariato e professionali. Dopo una prima opportunità in Birra Peroni, oggi Diana sta per iniziare il suo percorso come HR Associate Partner in Amazon.


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All’interno della piattaforma, ci piace raccontare le storie di giovani talenti che hanno fatto un percorso di studio brillante e oggi lavorano presso importanti realtà. 


In quale università hai studiato e quale percorso di studi hai scelto?

Ho studiato all’Università Pontificia Salesiana di Roma, scegliendo il percorso di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione. La Salesiana di Roma ha un’impronta molto europea e fin dal primo anno si lavora su progetti concreti.

Ho scelto di studiare Psicologia data la mia passione per i personaggi della tragedia greca e da li ho capito quanto mi interessasse la complessità della mente umane. 

Nel 2019 ho svolto un master presso la Scuola Romana di Psicologia del Lavoro e dell’Organizzazione.


Quale attività extra-universitaria pensi sia stata davvero importante per la tua carriera? Un consiglio che daresti a chi sta studiando in questo momento?

Durante i primi tre anni di università ho svolto attività di volontariato presso uno sportello di orientamento per rifugiati.

Dal 2016 al 2019, tra una sessione di esami e l’altra, partivo per l’Africa per seguire progetti di volontariato con la Onlus di cui oggi sono vicepresidente. Non saprei dire se ci sia o meno un nesso di causalità tra queste attività extra-universitarie e la mia carriera, penso però che imparare ad adattarsi alle circostanze ragionando sempre in termini di bisogni reali e sostenibilità sia la chiave di volta di qualsiasi percorso di sviluppo personale. 

Il consiglio che sento di dare a chiunque studi è di avere sempre un occhio sul libro e uno puntato sulla realtà, mantenendo uno spirito critico nei confronti di entrambi.


Hai svolto uno stage presso Birra Peroni: di cosa ti occupavi? 

Durante il mio stage ho lavorato presso il Plant di Roma supportando l'HRBP nella gestione del personale di stabilimento, dal recruiting al development, passando per attività prevalentemente amministrative.

È un lavoro molto dinamico in cui il contatto costante con le aree di produzione si è rivelato fondamentale specie per l’implementazione e la conduzione di un progetto di Performance Management inserito in un più ampio processo di Lean Manufacturing.


Oggi stai per iniziare a lavorare in Amazon, una delle aziende più ambite al mondo: come ci sei arrivata e come si sono svolte le selezioni? Quale sarà il nuovo ruolo?

Ambivo anch’io da tempo ad Amazon e mai avrei pensato che sarebbero stati loro ad arrivare a me. Il primo contatto è avvenuto su linkedin attraverso una headhunter che mi ha chiesto se ero interessata alla posizione di HR Associate Partner. Dopo la mia risposta, facilmente intuibile, si sono susseguiti alcuni colloqui telefonici che hanno poi condotto alla panel interview finale. Tutto è avvenuto ovviamente a distanza. 

“Chi sei”, “cosa sai fare” e quanto “condividi i leadership principles” sono evidenze che emergono dalle situazioni che ti chiedono di descrivere, nel racconto delle quali la specificità e la capacità di contestualizzazione e riflessione sono determinanti.

Non vedo l’ora di iniziare!


Prima di intraprendere la tua carriera nelle risorse umane, hai lavorato nell’ambito della psicologia dello sviluppo: come mai hai deciso di cambiare e iniziare a lavorare in ambito aziendale?

Già durante i corsi per la laurea triennale scelsi come esame opzionale psicologia del lavoro. Mi appassionai tantissimo a quell’ambito ma alla fine della triennale per rimanere fedele al percorso scelto decisi di proseguire con psicologia dello sviluppo.

Dopo la magistrale ho iniziato a lavorare in ambito educativo ma nonostante avessi studiato per quello, non ero pienamente soddisfatta. Inizialmente l’ho presa come un fallimento, poi ho compreso che sarebbe stato un fallimento non concedersi un’opportunità. Così avendo ancora un semestre di tirocinio da sfruttare, decisi di sperimentarmi in ambito aziendale facendo richiesta in Enel, nell’unità di Training Holding. Dal primo giorno ho sentito di essere finalmente sulla strada giusta.

Posso dire, quindi, che sebbene abbia cambiato il mio percorso gli occhiali con cui leggo la realtà sono sempre quelli che la psicologia mi ha fornito.


Nella nostra community ci sono molti studenti e laureati che hanno svolto il tuo stesso percorso di studi e ora ambiscono a lavorare in ambito HR: un consiglio che ti senti di dare a loro?

Avere chiaro il proprio quadro di riferimento senza tuttavia dogmatizzarlo. Il mondo HR è molto vasto e penso sia fondamentale avere delle solide basi teoriche (io ad esempio ho ritenuto indispensabile iniziare un Master in Esperto di Sviluppo delle Risorse Umane – HR Specialist) per leggere l’organizzazione e i suoi processi ed individuare il proprio specifico raggio d’azione. 

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