Pubblicato il 20 Mar 2020
Pubblicato il 20 Mar 2020
Differenze tra stage e tirocinio curriculare ed extracurricolare: durata, retribuzione, come funziona

Differenze tra stage e tirocinio curriculare ed extracurricolare: durata, retribuzione, come funziona


Quali sono le differenze tra stage e tirocinio curriculare ed extracurricolare?

 

In questo articolo andiamo alla scoperta della forma contrattuale, della retribuzione media e delle tempistiche di tirocini curriculari ed extracurriculari: qual'è la differenza?

 

Il tirocinio (o stage), all'interno del proprio curriculum ha un valore importante, poiché rappresenta un primo approccio alle dinamiche del lavoro. Molti sono gli studenti che inseriscono nel piano di studi uno stage, e molti sono i laureati che cercano uno stage subito dopo aver conseguito il titolo.

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Tirocinio curricuolare ed extracurricolare: significato e differenze

In primis, lo stage curricolare è quel periodo di formazione professionale che si svolge nel corso degli studi e che viene riconosciuto dall'istituzione scolastica o universitaria.

Lo stage extracurricolare, invece, non ha alcun collegamento con gli istituti universitari, e può quindi essere svolto sia durante che dopo gli studi.
Esistono tuttavia delle differenze ulteriori in termini di normativa, tempistiche e retribuzione.

 

Tirocinio curriculare ed extracurricolare: a chi si rivolge?

Il tirocinio curriculare (detto anche tirocinio formativo) si rivolge esclusivamente a studenti. Quello extracurricolare, invece, a tutti. Al contrario di quello che si crede, non ci sono particolari vincoli di età. Possono svolgere un tirocinio extracurricolare anche i disoccupati o i lavoratori a rischio di disoccupazione.

 

La retribuzione nel tirocinio curriculare ed extracurricolare

Il tirocinio curriculare è un percorso formativo-professionale inserito da uno studente all'interno del piano di studio.  Al termine del periodo, il tirocinio viene convalidato e convertito in CFU, Crediti Formativi Universitari, necessari per completare il percorso di studi.
Questo tipo di tirocinio non mira quindi ad un inserimento della risorsa in azienda: il suo scopo è quello di aumentare le competenze pratiche dello stagista.  
I tirocini curricolari non hanno obblighi di retribuzione. Per questo motivo, l'ente o l'azienda presso cui lo studente svolge il tirocinio non ha l'obbligo di comunicarlo al centro per l'impiego. 

Il tirocinio extracurricolare (detto anche semplicemente stage), invece, è svincolato dal piano di studi. Può essere svolto sia da studenti che da laureati. Un neolaureato può svolgere un tirocinio extracurricolare entro i dodici mesi dal conseguimento del titolo di studio; a differenza del tirocinio curriculare, in tal caso è prevista obbligatoriamente una retribuzione minima (almeno 300 euro mensili lordi, anche se varia in base alla regione). Questo tipo di tirocinio, infatti, il più delle volte  è finalizzato all'inserimento lavorativo. Contrariamente a quello curriculare, qui l'azienda o l'ente ha l'obbligo di comunicare l'inserimento al centro per l'impiego.

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Tirocinio curriculare ed extracurricolare: normativa e tempistiche

Il tirocinio curriculare è di competenza statale: le norme che lo regolano fanno riferimento a decreti ministeriali. Diversamente, quello extracurricolare è di competenza regionale. Questo significa che sono le Regioni ad occuparsi della normativa che li regola, e che questa normativa può quindi variare da una regione all'altra.

La durata del tirocinio curricolare è variabile a seconda di quanti crediti lo studente deve accumulare, a condizione che si concluda entro la data di conseguimento del titolo di studio.
Anche lo stage extracurricolare ha una durata vairabile, solitamente dura da tre a sei mesi. In tal caso è previsto però un tetto massimo: lo stage non può essere rinnovato per più di 12 mesi.
Entrambe le tipologie di tirocinio possono essere interrotte dallo stagista o dall'azienda in caso di inadempienza da una delle due parti. 

Quali sono le differenze tra stage e tirocinio curriculare ed extracurricolare?

 

In questo articolo andiamo alla scoperta della forma contrattuale, della retribuzione media e delle tempistiche di tirocini curriculari ed extracurriculari: qual'è la differenza?

 

Il tirocinio (o stage), all'interno del proprio curriculum ha un valore importante, poiché rappresenta un primo approccio alle dinamiche del lavoro. Molti sono gli studenti che inseriscono nel piano di studi uno stage, e molti sono i laureati che cercano uno stage subito dopo aver conseguito il titolo.

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Tirocinio curricuolare ed extracurricolare: significato e differenze

In primis, lo stage curricolare è quel periodo di formazione professionale che si svolge nel corso degli studi e che viene riconosciuto dall'istituzione scolastica o universitaria.

Lo stage extracurricolare, invece, non ha alcun collegamento con gli istituti universitari, e può quindi essere svolto sia durante che dopo gli studi.
Esistono tuttavia delle differenze ulteriori in termini di normativa, tempistiche e retribuzione.

 

Tirocinio curriculare ed extracurricolare: a chi si rivolge?

Il tirocinio curriculare (detto anche tirocinio formativo) si rivolge esclusivamente a studenti. Quello extracurricolare, invece, a tutti. Al contrario di quello che si crede, non ci sono particolari vincoli di età. Possono svolgere un tirocinio extracurricolare anche i disoccupati o i lavoratori a rischio di disoccupazione.

 

La retribuzione nel tirocinio curriculare ed extracurricolare

Il tirocinio curriculare è un percorso formativo-professionale inserito da uno studente all'interno del piano di studio.  Al termine del periodo, il tirocinio viene convalidato e convertito in CFU, Crediti Formativi Universitari, necessari per completare il percorso di studi.
Questo tipo di tirocinio non mira quindi ad un inserimento della risorsa in azienda: il suo scopo è quello di aumentare le competenze pratiche dello stagista.  
I tirocini curricolari non hanno obblighi di retribuzione. Per questo motivo, l'ente o l'azienda presso cui lo studente svolge il tirocinio non ha l'obbligo di comunicarlo al centro per l'impiego. 

Il tirocinio extracurricolare (detto anche semplicemente stage), invece, è svincolato dal piano di studi. Può essere svolto sia da studenti che da laureati. Un neolaureato può svolgere un tirocinio extracurricolare entro i dodici mesi dal conseguimento del titolo di studio; a differenza del tirocinio curriculare, in tal caso è prevista obbligatoriamente una retribuzione minima (almeno 300 euro mensili lordi, anche se varia in base alla regione). Questo tipo di tirocinio, infatti, il più delle volte  è finalizzato all'inserimento lavorativo. Contrariamente a quello curriculare, qui l'azienda o l'ente ha l'obbligo di comunicare l'inserimento al centro per l'impiego.

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Tirocinio curriculare ed extracurricolare: normativa e tempistiche

Il tirocinio curriculare è di competenza statale: le norme che lo regolano fanno riferimento a decreti ministeriali. Diversamente, quello extracurricolare è di competenza regionale. Questo significa che sono le Regioni ad occuparsi della normativa che li regola, e che questa normativa può quindi variare da una regione all'altra.

La durata del tirocinio curricolare è variabile a seconda di quanti crediti lo studente deve accumulare, a condizione che si concluda entro la data di conseguimento del titolo di studio.
Anche lo stage extracurricolare ha una durata vairabile, solitamente dura da tre a sei mesi. In tal caso è previsto però un tetto massimo: lo stage non può essere rinnovato per più di 12 mesi.
Entrambe le tipologie di tirocinio possono essere interrotte dallo stagista o dall'azienda in caso di inadempienza da una delle due parti.