Pubblicato il 04 May 2021
Pubblicato il 04 May 2021
Tutored incontra Federica, Junior HR Talent & Development in iGenius

Tutored incontra Federica, Junior HR Talent & Development in iGenius


Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, i membri hanno la possibilità di scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studi, conoscere grandi aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program. La nostra community è formata da giovani uniti dall'ambizione. Su Tutored, raccontiamo le loro storie ed esperienze, con l'obiettivo di ispirare i più giovani e dare un'idea concreta del mondo del lavoro.

 

In quale università hai studiato e quale percorso di studi hai scelto?
 

Dopo il Liceo Classico non ero molto consapevole di cosa mi sarebbe piaciuto fare “da grande” così ho scelto una via per me più facile, ossia continuare gli studi umanistici anche a livello universitario. Così ho scelto la triennale in Lingue e Letteratura Straniere all’Università degli Studi di Milano, dove mi sono laureata nel 2013. 

 

Quale attività extra-universitaria pensi sia stata davvero importante per la tua carriera? Un consiglio che daresti a chi sta studiando in questo momento?

La mia esperienza in AIESEC, sia in Serbia che in Italia e le differenti attività lavorative svolte durante gli anni universitari, mi hanno aiutata moltissimo a capire i miei punti di forza e di debolezza; ho avuto la possibilità di lavorare in contesti internazionali, migliorando quindi la mia conoscenza di Inglese e Spagnolo ma anche soft skill come il problem solving o la gestione di pressione e stress.

A chi studia consiglio di andare al di là dello studio e di fare esperienze pratiche, soprattutto all’estero se possibile, utili per capire chi sei e dove vuoi andare. Durante gli anni universitari mi resi conto che per me non era sufficiente studiare, per me è e sarà sempre necessario tradurre nella pratica ciò che ho studiato. 

 

Hai collaborato per 12 mesi in AIESEC: puoi raccontarci di queste realtà e di cosa ti sei occupata?


Il mio periodo in AIESEC è stato tra i più ricchi e sfidanti di tutta la mia vita finora. AIESEC è un’associazione di volontariato universitario presente a livello internazionale, è un’associazione dove le persone partono per stage o volontariato all’estero, organizzati dagli stessi AIESECer presenti in associazione.

Sono entrata in AIESEC nel 2013, dopo aver svolto un’esperienza di volontariato a Belgrado di 6 settimane. Al mio ritorno ho trascorso 3 anni in questa associazione, dove ho supportato nella gestione di progetti per volontari stranieri a Milano, ho cercato associazioni di volontariato interessate, ho organizzato attività per i volontari, ho organizzato eventi (anche a livello nazionale) e sono stata Vice President Talent Management per un anno. AIESEC funziona come un’azienda, ci sono differenti dipartimenti e si autofinanzia, quindi c’è anche un’area finance responsabile dei movimenti di denaro. 

 

Oggi lavori in iGenius: come ci sei arrivata e come si sono svolte le selezioni?


Sono arrivata in iGenius nel 2020, poco prima del lockdown. Venivo da due differenti esperienze lato HR svolte in Manzoni Advertising e in Spinjob Srl, una startup che era presente su Milano e che ha chiuso i battenti nel 2019. A gennaio 2020 ero quindi alla fervente ricerca di un’occupazione in ambito Risorse Umane e nel frattempo lavoravo a teatro come maschera (per me appassionata di cultura e musica era un sogno poter ascoltare fantastica musica, soprattutto classica, quasi tutti i giorni).

Oltre alle risposte agli annunci, lo scorso anno ho provato anche la tecnica del contatto diretto su Linkedin e così ho fatto con il SVP HR in iGenius; l’ho contattata con una breve presentazione su di me che mi ha dato la possibilità di un colloquio con lei e la Senior HR Generalist. Il 12 Febbraio avevo già iniziato la mia nuova avventura lavorativa. 

 

Di cosa ti occupi in qualità di Junior HR Talent & Development in iGenius?


In iGenius sono ufficialmente Junior HR Specialist e mi occupo in primis di recruiting, iGenius è una scale-up che si occupa di AI quindi gran parte dei nostri dipendenti appartengono all’area Tech (Developer, DevOps, Tester, Machine Learning Engineer, Data Scientist..) e Product (Designer, Product Managers..), quindi ricerchiamo molti profili in questi ambiti; in ambito recruiting mi occupo con le mie colleghe anche della fase di onboarding, di employer branding e di gestione del probation period.

Oltre a questo, altre attività che seguo riguardano lo sviluppo dei dipendenti (performance evaluation e management, mappature, career path) e la gestione dei training. Last but not least, abbiamo lanciato lo scorso anno una serie di progetti: il primo riguardante i Brand Ambassadors, persone elette due volte l’anno in base all’appartenenza ai valori aziendali (questo anche per incentivare l’attenzione dei dipendenti su questa tematica), alle quali dedichiamo una serie di training iniziali, fornendo degli strumenti per organizzare workshop interni, sempre valoriali; il secondo invece riguardava la promozione su Linkedin di ciò che abbiamo implementato durante il lockdown, attraverso foto e # significativo. 

 

Prima di arrivare in iGenius, hai svolto numerose esperienze lavorative, anche molto diverse tra loro: puoi raccontarci il tuo percorso e cosa hai imparato dalle varie realtà in cui hai collaborato?


Durante gli anni universitari ho sentito la necessità, per motivi personali, di buttarmi nel mondo lavorativo e avere i primi guadagni per essere “indipendente”; ho quindi iniziato lavorando come promoter, successivamente come hostess durante eventi e fiere (mi sono occupata di welcome, ticket, gestione sale, presenza in stand..) e a volte ho anche posato per qualche scatto professionale.

Intorno al 2013 sono diventata maschera al Piccolo Teatro di Milano e successivamente anche al Dal Verme, per me che sono molto sensibile a tutto ciò che è arte, è stato il coronamento di un piccolo sogno che in Italia per tanti è difficile far avverare. Ho avuto la fortuna di lavorare, mentre ero in AIESEC, in un customer service fieristico, atmosfera sempre internazionale, molto pressante ma estremamente interessante e, attraverso la stessa cooperativa per cui già ero sotto contratto, ho avuto la fortuna di essere scelta per la reception della Formula 1 durante il Gran Premio di Monza, attività che ho seguito per diverse edizioni. Per alcune estati ho anche lavorato a contatto con i bambini in una colonia marina in Toscana.

Per quasi 10 anni ho quindi lavorato, sempre viaggiando tra la mia città natale e Milano, in ambienti sempre diversi, sfruttando al massimo il mio essere multitasking, aperta ad apprendere qualsiasi cosa mi potesse essere utile, in tanti ambienti differenti e devo ammettere di aver visto davvero molte dinamiche che ancora mi ricordo. Ad oggi credo che tutte queste esperienze mi abbiano arricchita, sicuramente di tante soft skills (l’importanza di lavorare in un team coeso, gestire piccoli problemi con tranquillità e tempismo, prioritizzare perché non tutte le attività hanno la stessa importanza..), ho sicuramente migliorato il mio livello linguistico e poi ho capito il valore del lavoro, dei piccoli guadagni, quanto sia importante avere un’etica professionale da rispettare, essere educati con il prossimo anche quando si è nervosi, stanchi dopo mille lavori svolti in poche giornate.

Ad un certo punto mi sono “stancata” di essere sempre in balìa di lavori differenti e, dopo la mia esperienza in AIESEC, ho deciso di intraprendere la strada delle Risorse Umane; durante il mio anno da VP Talent Management avevo fatto tanti colloqui, avevo imparato che mi piaceva parlare con le persone, fargli le domande giuste, aiutarle a trovare un percorso (mi piacerebbe un giorno specializzarmi anche come coach), capire dove inserirle a seconda del fitting con gli altri membri e delle loro passioni; così ho accettato uno stage in Manzoni Advertising.

E’ un’azienda top nel settore editoria e pubblicità. Qui mi sono trovata all’interno di un rodato team HR con cui sono ancora in contatto, dove ho trovato colleghi da cui ho imparato molto in termini tecnici (amministrazione, contenziosi, presenze e assenze, attivazione stage..), in termini di autonomia gestendo attività di recruiting e formazione da sola e chiedendo solo approvazione finale ma anche in termini umani, da allora ho fatto miei i concetti di estrema schiettezza ed onestà, sul lavoro, sempre e comunque quando si tratta di portare qualità. Dopo lo stage, ho accettato una sfida in una startup di nome Spinjob, oggi non esiste più ma nel 2019 proponeva una piattaforma di video recruiting quando questo trend era appena cominciato; parlo di sfida perché in Spinjob mi occupavo, oltre che di recruiting attraverso caccia attiva online, colloqui e ricerca di clienti in ambito selezione, anche della piattaforma digitale, svolgendo test periodici, interfacciandomi con il tecnico informatico, occupandomi di employer branding e attività promozionali sempre su questa aggiungendo contenuti relativi ai trend digital HR; infine ho avuto la possibilità di confrontarmi con la consulenza di carriera e la gestione di outplacement, topic assolutamente nuovi per me ma molto interessanti.

Durante l’anno in Spinjob mi sono appassionata molto alla tematica del digitale, informandomi costantemente sui trend nell’HR e sull’evoluzione dei contesti lavorativi e dei lavori stessi e questo mi aveva portato ad iscrivermi al Master in HR & Digital Innovation, scelta molto azzeccata. 

 

Nella nostra community di oltre 500.000 utenti ci sono molto studenti e giovani laureati che hanno un percorso di studi simile al tuo: un consiglio che daresti a chi vorrebbe seguire la tua strada?

Rispetto ad altri ruoli, chi lavora nelle Risorse Umane non deve avere background accademici specifici, quindi sicuramente sconsiglio percorsi di laurea troppo specifici (ricordiamoci che oggi in Italia è raro avere le idee chiare sul proprio futuro già alle superiori, quindi si rischierebbe di rimanere incanalati in un percorso senza sapere se ci piacerà), consiglio invece di variare le proprie esperienze, lavorative e personali, cercando sempre di arricchirsi: non dimenticate che si viene selezionati anche per le proprie competenze trasversali e queste sono fondamentali! Siate open minded, andate all’estero, provate diversi contesti perché vi saranno sempre utili e non dimenticate di curare il vostro network, mostrando chi siete e i vostri punti di forza (potreste essere il referral di qualcuno che vi ha conosciuto lavorativamente!).

Infine, i lavori mutano velocemente, molti di quelli che noi conosciamo potrebbero non esistere tra qualche anno o essere estremamente differenti, lo stesso avverrà per le Risorse Umane perché l’innovazione digitale è ovunque; consiglio quindi di non fossilizzarsi su delle attività ma di continuare ad apprendere cose nuove, never stop learning!

 

Sei un recruiter? Scopri come digitalizzare le strategie di employer branding e recruiting della tua azienda grazie a tutored. Attrai e assumi giovani talenti: scopri Tutored Business.

Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, i membri hanno la possibilità di scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studi, conoscere grandi aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program. La nostra community è formata da giovani uniti dall'ambizione. Su Tutored, raccontiamo le loro storie ed esperienze, con l'obiettivo di ispirare i più giovani e dare un'idea concreta del mondo del lavoro.

 

In quale università hai studiato e quale percorso di studi hai scelto?
 

Dopo il Liceo Classico non ero molto consapevole di cosa mi sarebbe piaciuto fare “da grande” così ho scelto una via per me più facile, ossia continuare gli studi umanistici anche a livello universitario. Così ho scelto la triennale in Lingue e Letteratura Straniere all’Università degli Studi di Milano, dove mi sono laureata nel 2013. 

 

Quale attività extra-universitaria pensi sia stata davvero importante per la tua carriera? Un consiglio che daresti a chi sta studiando in questo momento?

La mia esperienza in AIESEC, sia in Serbia che in Italia e le differenti attività lavorative svolte durante gli anni universitari, mi hanno aiutata moltissimo a capire i miei punti di forza e di debolezza; ho avuto la possibilità di lavorare in contesti internazionali, migliorando quindi la mia conoscenza di Inglese e Spagnolo ma anche soft skill come il problem solving o la gestione di pressione e stress.

A chi studia consiglio di andare al di là dello studio e di fare esperienze pratiche, soprattutto all’estero se possibile, utili per capire chi sei e dove vuoi andare. Durante gli anni universitari mi resi conto che per me non era sufficiente studiare, per me è e sarà sempre necessario tradurre nella pratica ciò che ho studiato. 

 

Hai collaborato per 12 mesi in AIESEC: puoi raccontarci di queste realtà e di cosa ti sei occupata?


Il mio periodo in AIESEC è stato tra i più ricchi e sfidanti di tutta la mia vita finora. AIESEC è un’associazione di volontariato universitario presente a livello internazionale, è un’associazione dove le persone partono per stage o volontariato all’estero, organizzati dagli stessi AIESECer presenti in associazione.

Sono entrata in AIESEC nel 2013, dopo aver svolto un’esperienza di volontariato a Belgrado di 6 settimane. Al mio ritorno ho trascorso 3 anni in questa associazione, dove ho supportato nella gestione di progetti per volontari stranieri a Milano, ho cercato associazioni di volontariato interessate, ho organizzato attività per i volontari, ho organizzato eventi (anche a livello nazionale) e sono stata Vice President Talent Management per un anno. AIESEC funziona come un’azienda, ci sono differenti dipartimenti e si autofinanzia, quindi c’è anche un’area finance responsabile dei movimenti di denaro. 

 

Oggi lavori in iGenius: come ci sei arrivata e come si sono svolte le selezioni?


Sono arrivata in iGenius nel 2020, poco prima del lockdown. Venivo da due differenti esperienze lato HR svolte in Manzoni Advertising e in Spinjob Srl, una startup che era presente su Milano e che ha chiuso i battenti nel 2019. A gennaio 2020 ero quindi alla fervente ricerca di un’occupazione in ambito Risorse Umane e nel frattempo lavoravo a teatro come maschera (per me appassionata di cultura e musica era un sogno poter ascoltare fantastica musica, soprattutto classica, quasi tutti i giorni).

Oltre alle risposte agli annunci, lo scorso anno ho provato anche la tecnica del contatto diretto su Linkedin e così ho fatto con il SVP HR in iGenius; l’ho contattata con una breve presentazione su di me che mi ha dato la possibilità di un colloquio con lei e la Senior HR Generalist. Il 12 Febbraio avevo già iniziato la mia nuova avventura lavorativa. 

 

Di cosa ti occupi in qualità di Junior HR Talent & Development in iGenius?


In iGenius sono ufficialmente Junior HR Specialist e mi occupo in primis di recruiting, iGenius è una scale-up che si occupa di AI quindi gran parte dei nostri dipendenti appartengono all’area Tech (Developer, DevOps, Tester, Machine Learning Engineer, Data Scientist..) e Product (Designer, Product Managers..), quindi ricerchiamo molti profili in questi ambiti; in ambito recruiting mi occupo con le mie colleghe anche della fase di onboarding, di employer branding e di gestione del probation period.

Oltre a questo, altre attività che seguo riguardano lo sviluppo dei dipendenti (performance evaluation e management, mappature, career path) e la gestione dei training. Last but not least, abbiamo lanciato lo scorso anno una serie di progetti: il primo riguardante i Brand Ambassadors, persone elette due volte l’anno in base all’appartenenza ai valori aziendali (questo anche per incentivare l’attenzione dei dipendenti su questa tematica), alle quali dedichiamo una serie di training iniziali, fornendo degli strumenti per organizzare workshop interni, sempre valoriali; il secondo invece riguardava la promozione su Linkedin di ciò che abbiamo implementato durante il lockdown, attraverso foto e # significativo. 

 

Prima di arrivare in iGenius, hai svolto numerose esperienze lavorative, anche molto diverse tra loro: puoi raccontarci il tuo percorso e cosa hai imparato dalle varie realtà in cui hai collaborato?


Durante gli anni universitari ho sentito la necessità, per motivi personali, di buttarmi nel mondo lavorativo e avere i primi guadagni per essere “indipendente”; ho quindi iniziato lavorando come promoter, successivamente come hostess durante eventi e fiere (mi sono occupata di welcome, ticket, gestione sale, presenza in stand..) e a volte ho anche posato per qualche scatto professionale.

Intorno al 2013 sono diventata maschera al Piccolo Teatro di Milano e successivamente anche al Dal Verme, per me che sono molto sensibile a tutto ciò che è arte, è stato il coronamento di un piccolo sogno che in Italia per tanti è difficile far avverare. Ho avuto la fortuna di lavorare, mentre ero in AIESEC, in un customer service fieristico, atmosfera sempre internazionale, molto pressante ma estremamente interessante e, attraverso la stessa cooperativa per cui già ero sotto contratto, ho avuto la fortuna di essere scelta per la reception della Formula 1 durante il Gran Premio di Monza, attività che ho seguito per diverse edizioni. Per alcune estati ho anche lavorato a contatto con i bambini in una colonia marina in Toscana.

Per quasi 10 anni ho quindi lavorato, sempre viaggiando tra la mia città natale e Milano, in ambienti sempre diversi, sfruttando al massimo il mio essere multitasking, aperta ad apprendere qualsiasi cosa mi potesse essere utile, in tanti ambienti differenti e devo ammettere di aver visto davvero molte dinamiche che ancora mi ricordo. Ad oggi credo che tutte queste esperienze mi abbiano arricchita, sicuramente di tante soft skills (l’importanza di lavorare in un team coeso, gestire piccoli problemi con tranquillità e tempismo, prioritizzare perché non tutte le attività hanno la stessa importanza..), ho sicuramente migliorato il mio livello linguistico e poi ho capito il valore del lavoro, dei piccoli guadagni, quanto sia importante avere un’etica professionale da rispettare, essere educati con il prossimo anche quando si è nervosi, stanchi dopo mille lavori svolti in poche giornate.

Ad un certo punto mi sono “stancata” di essere sempre in balìa di lavori differenti e, dopo la mia esperienza in AIESEC, ho deciso di intraprendere la strada delle Risorse Umane; durante il mio anno da VP Talent Management avevo fatto tanti colloqui, avevo imparato che mi piaceva parlare con le persone, fargli le domande giuste, aiutarle a trovare un percorso (mi piacerebbe un giorno specializzarmi anche come coach), capire dove inserirle a seconda del fitting con gli altri membri e delle loro passioni; così ho accettato uno stage in Manzoni Advertising.

E’ un’azienda top nel settore editoria e pubblicità. Qui mi sono trovata all’interno di un rodato team HR con cui sono ancora in contatto, dove ho trovato colleghi da cui ho imparato molto in termini tecnici (amministrazione, contenziosi, presenze e assenze, attivazione stage..), in termini di autonomia gestendo attività di recruiting e formazione da sola e chiedendo solo approvazione finale ma anche in termini umani, da allora ho fatto miei i concetti di estrema schiettezza ed onestà, sul lavoro, sempre e comunque quando si tratta di portare qualità. Dopo lo stage, ho accettato una sfida in una startup di nome Spinjob, oggi non esiste più ma nel 2019 proponeva una piattaforma di video recruiting quando questo trend era appena cominciato; parlo di sfida perché in Spinjob mi occupavo, oltre che di recruiting attraverso caccia attiva online, colloqui e ricerca di clienti in ambito selezione, anche della piattaforma digitale, svolgendo test periodici, interfacciandomi con il tecnico informatico, occupandomi di employer branding e attività promozionali sempre su questa aggiungendo contenuti relativi ai trend digital HR; infine ho avuto la possibilità di confrontarmi con la consulenza di carriera e la gestione di outplacement, topic assolutamente nuovi per me ma molto interessanti.

Durante l’anno in Spinjob mi sono appassionata molto alla tematica del digitale, informandomi costantemente sui trend nell’HR e sull’evoluzione dei contesti lavorativi e dei lavori stessi e questo mi aveva portato ad iscrivermi al Master in HR & Digital Innovation, scelta molto azzeccata. 

 

Nella nostra community di oltre 500.000 utenti ci sono molto studenti e giovani laureati che hanno un percorso di studi simile al tuo: un consiglio che daresti a chi vorrebbe seguire la tua strada?

Rispetto ad altri ruoli, chi lavora nelle Risorse Umane non deve avere background accademici specifici, quindi sicuramente sconsiglio percorsi di laurea troppo specifici (ricordiamoci che oggi in Italia è raro avere le idee chiare sul proprio futuro già alle superiori, quindi si rischierebbe di rimanere incanalati in un percorso senza sapere se ci piacerà), consiglio invece di variare le proprie esperienze, lavorative e personali, cercando sempre di arricchirsi: non dimenticate che si viene selezionati anche per le proprie competenze trasversali e queste sono fondamentali! Siate open minded, andate all’estero, provate diversi contesti perché vi saranno sempre utili e non dimenticate di curare il vostro network, mostrando chi siete e i vostri punti di forza (potreste essere il referral di qualcuno che vi ha conosciuto lavorativamente!).

Infine, i lavori mutano velocemente, molti di quelli che noi conosciamo potrebbero non esistere tra qualche anno o essere estremamente differenti, lo stesso avverrà per le Risorse Umane perché l’innovazione digitale è ovunque; consiglio quindi di non fossilizzarsi su delle attività ma di continuare ad apprendere cose nuove, never stop learning!

 

Sei un recruiter? Scopri come digitalizzare le strategie di employer branding e recruiting della tua azienda grazie a tutored. Attrai e assumi giovani talenti: scopri Tutored Business.