Pubblicato il 23 Sep 2020
Pubblicato il 23 Sep 2020
Le esperienze internazionali di Federica, Sales Account in Danone

Le esperienze internazionali di Federica, Sales Account in Danone


Nel corso della sua carriera accademica, Federica ha avuto l'opportunità di svolgere diverse esperienze professionali che, oggi, l'hanno portata fino in Danone, dove lavora come Sales Account.


Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, gli utenti possono scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studio, esplorare le aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program. 

All’interno della piattaforma, ci piace raccontare le storie di giovani talenti che hanno fatto un percorso di studio brillante e oggi lavorano presso importanti realtà. 


In quale università hai studiato e quale percorso di studi hai scelto? 


Ho svolto il mio percorso universitario presso l’Università Bocconi di Milano, conseguendovi la laurea triennale e specialistica. 

In triennale ho scelto il CLEAM, corso di laurea in Economia aziendale e management, che mi ha permesso di sviluppare una serie di competenze ad ampio spettro finalizzate a sbocchi lavorativi in ambito business- manageriale, passando da materie di tipo analitico-finanziario, come marketing analitico, bilancio, statistica, ad altre di carattere più prettamente qualitativo, come strategia competitiva e diritto. Ho avuto inoltre la possibilità di partecipare a corsi di informatica (Excel e Power Point avanzato), di lingua straniera (business english e spagnolo) e ad attività di volontariato, diventando membro delle associazioni Pane Quotidiano e Comunità Nuova Onlus. 

In specialistica ho frequentato il Master of Science in Management con major Global Track per poter consolidare e sviluppare ulteriormente le conoscenze e competenze acquisite negli anni precedenti, svolgendo anche un periodo di studio all’estero. Durante il periodo Erasmus ho scelto materie in ambito marketing (strategic marketing, online and digital marketing, international management and marketing) coniugando l’interesse per un percorso di studi all’estero, che mi ha sempre animata, con la passione per l’area marketing/sales. Inoltre, durante questi due anni, ho svolto vari progetti in team per realtà multinazionali come l’Oréal, P&G, the Adecco Group che mi hanno dato la possibilità di confrontarmi continuamente con colleghi dai diversi background e interessi. 


Hai svolto parte del tuo percorso universitario all'estero: quale meta hai scelto e perché? Quanto è importante secondo te svolgere un periodo di studi fuori dall'Italia e dalla propria comfort zone? 


Durante la laurea magistrale ho avuto la possibilità di svolgere un semestre all’estero presso la Corvinus School of Management di Budapest, un’esperienza davvero fantastica! Ho deciso di scegliere Budapest come città sia perché spinta dal fascino dell’Est Europa e da quello che mi era stato raccontato su questa capitale europea, dove la cultura occidentale si coniuga con quella orientale, sia perché attratta dal prestigio dell’Università.

La Corvinus è infatti considerata una delle principali business school europee per corsi di Master in business administration e marketing, facente parte della rete CEMS - The Global Alliance in Management Education – un’associazione tra varie business school del mondo, organizzazioni no- profit e non governative e multinazionali. Durante il periodo Erasmus ho avuto la possibilità di frequentare persone provenienti da svariati paesi del mondo, ciascuna con le sue specificità ed i diversi interessi, adattandomi con rapidità ad un contesto differente basato su un sistema accademico molto pratico, incentrato su lavori di team, confronti e seminari che mi hanno permesso di crescere e arricchire il mio bagaglio culturale. Ho inoltre avuto la possibilità di svolgere un progetto extra curriculare per me importante e sfidante attraverso cui mi sono messa molto in gioco imparando ad essere più flessibile e a gestire tempestivamente gli imprevisti. 

Il progetto, che ha coinvolto un team composto da me e da altre quattro persone con il compito di progettare un ristorante di cucina internazionale nella città di Budapest per studenti universitari, mi ha vista assumere le vesti di una vera e propria progettista, occupandomi a 360 gradi di tutte le dinamiche per l’apertura e la gestione del locale. Sono passata dalle prime fasi di screening fornitori, negoziazione dei contratti, recruitment dello chef e camerieri agli step successivi di concessione permessi e licenze, ristrutturazione del locale e organizzazione dell’evento di apertura: una vera e propria sfida a tutto tondo che mi ha permesso di superare paure ed ostacoli. 

Complessivamente reputo fondamentale svolgere un periodo di studi fuori dalla propria comfort zone in quanto permette di accrescere le proprie conoscenze e al contempo di sviluppare ulteriori competenze. Da un lato vi è la possibilità di imparare nuove lingue straniere, di apprendere nuove metodologie e approcci di studio lavorando sulle proprie hard skills, dall’altro vi è la possibilità di lavorare sulle proprie soft skills in termini di gestione del cambiamento, della relazione con persone provenienti da tutto il mondo, imparando anche a lavorare sulla propria empatia, sulla capacità di essere maggiormente proattivi e dinamici. 


Quale attività extra-universitaria pensi sia stata davvero importante per la tua carriera? Un consiglio che daresti a chi sta studiando in questo momento? 


Premesso che numerose attività extra-universitarie sono state per me utili ai fini del mio percorso professionale, sicuramente la prima che mi viene in mente è l’esperienza di summer internship in azienda presso il gruppo FCA - Fiat Chrysler Automobiles a Slough, citta della contea del Berkshire vicino Londra, durante il primo anno di laurea specialistica. Il tirocinio, svolto in ambito marketing, mi ha permesso di entrare in contatto con una grande multinazionale in un paese piuttosto diverso dal nostro, con differenti abitudini, la cui la diversità culturale mi ha spronata a dare il massimo, a cercare sempre un confronto con i colleghi, sviluppando maggiormente le mie skills di comunicazione e relazione e di adattamento al cambiamento. 

Ciò che suggerirei a chi studia in questo momento è di inseguire sempre i propri sogni, anche se questo comporta fare dei sacrifici oggi in vista del domani, di fare nuove e diversificate esperienze anche all’estero che permettano una crescita sia professionale che personale. Tali esperienze consentono non solo di arricchire il proprio CV ma soprattutto di acquisire una visione del mondo a 360 gradi. 


Oggi lavori in Danone: come ci sei arrivata e come si sono svolte le selezioni? 


Lavorando sul brand management presso The Coca-Cola Company mi sono resa sempre più conto, grazie alla frequente interazione con i colleghi, di quanto sia importante svolgere un’esperienza commerciale nel mondo FMCG per capire le logiche della grande distribuzione (ipermercati, supermercati, superette e discount) a livello sia dei singoli clienti che dei brand e quindi giungere ad una conoscenza approfondita del mercato in cui si opera. Consapevole di questo, ho cercato appositamente, rimanendo nello stesso settore, una posizione lavorativa in ambito Trade Marketing, cosciente del fatto che mi avrebbe poi portata quasi sicuramente a fare esperienza di sell out come Sales Account, motivo per cui ho applicato tramite Linkedin al ruolo di Trade Marketing Trainee della divisione Danone Dairy. 

Le selezioni consistono in un primo colloquio conoscitivo telefonico con le risorse umane nel quale al candidato vengono rivolte domande sul suo percorso accademico, sulla propria motivazione e sulle proprie esperienze. I candidati selezionati tramite questo primo screening vengono invitati ad una giornata intera di assessment di gruppo a cui partecipano le risorse umane e i manager della funzione sales e trade marketing. Il recruiting day inizia con una presentazione aziendale a seguito della quale i candidati vengono suddivisi in team per risolvere alcuni business game legati al mondo commerciale e alla realtà aziendale presentandone poi la soluzione finale. Verso metà giornata vengono dati dei feedback ai singoli candidati e coloro che ricevono un riscontro positivo rimangono in sede per un ultimo colloquio individuale. 

Quando a febbraio di quest’anno sono stata assunta dopo lo stage come Sales Account la fase di selezione interna è consistita in due colloqui individuali, il primo con le risorse umane e l’head of field, il secondo con le risorse umane e il futuro capo (regional team manager). 


Di cosa ti occupi in qualità di Sales Account in Danone? 


Come Sales Account in Danone ho la responsabilità di sviluppare il fatturato aziendale della mia area di competenza attraverso il presidio di ipermercati e supermercati. Le principali attività che svolgo riguardano la negoziazione e implementazione delle attività promozionali e delle politiche commerciali per i brand di Danone SpA e di Mellin SpA, lo sviluppo di leve di crescita, come la quota spazio a scaffale dei prodotti, e la verifica dell’assortimento presente nei punti vendita. Oltre a queste mansioni mi occupo del coordinamento e dello sviluppo di attività implementate da terze parti come visual merchandiser e hostess. 

La figura del Sales Account in Danone e in generale nel mondo FMCG è sempre più importante al fine di acquisire una conoscenza approfondita di ciò che accade realmente nei punti vendita della grande distribuzione. 

Questo è il motivo per cui consiglierei a tutti i neolaureati che muovono i primi passi verso il mondo del lavoro e che ambiscono ad entrare nel settore di fare esperienza sul sell out, suggerimento valido anche per chi magari volesse fare marketing senza necessariamente proseguire con una carriera puramente commerciale. 


Prima di arrivare in Danone, hai svolto diversi stage in FCA, LG Electronics e The Coca-Cola Company: poi raccontarci brevemente di queste esperienze? 


La mia prima esperienza di stage l’ho svolta presso il gruppo FCA – Fiat Chrysler Automobiles a Londra nella divisione dei veicoli commerciali Fiat Professional. Mi sono occupata di marketing dedicandomi sia alla parte quantitativa, focalizzata sull’analisi di settore, della concorrenza e dei prezzi, sia alla parte relativa ai piani di lancio e comunicazione dei nuovi veicoli, seguendo anche lo sviluppo della parte digital e dei social media. 

È stato il mio primo passo lavorativo verso il mondo marketing/commerciale di una multinazionale che mi ha permesso di iniziare a capire una serie di dinamiche operative aziendali utili per le successive opportunità che mi si sono presentate. 

La mia seconda esperienza di internship, iniziata come la prima durante la laurea magistrale, l’ho svolta presso LG Electronics, azienda leader nell’elettronica di consumo, occupandomi di product marketing per le Home Appliances. Come product marketing assistant mi sono interessata di analisi di settore, di sell in e sell out, di ricerche di mercato e tecniche di benchmarking dei prodotti LG rispetto alla concorrenza. Lavorare per LG Electronics mi ha permesso di interfacciarmi costantemente con diverse business unit di tutto il mondo, di lavorare in sede con colleghi sia italiani che coreani e di rafforzare le mie capacità di analisi e di comunicazione. 

La mia ultima esperienza di stage prima di entrare in Danone l’ho svolta presso The Coca Cola Company come brand manager assistant per tutta la linea MyCoke. Durante il tirocinio mi è stato affidato principalmente il compito di supportare i piani marketing per il lancio di nuove linee di bevande gassate Coca-Cola e di lavorare sullo sviluppo sia della parte ATL – above the Line (TV, social network) che della BTL – below the line (direct marketing, pay-per-click, in-store marketing). 

Ho inoltre gestito un progetto totalmente in autonomia riguardante l’attivazione del Pride 2019 su diversi fronti, coprendo la parte PR, social media, influencer marketing, in-store activation e contribuendo all’organizzazione finale dell’evento. Poco prima della realizzazione del progetto ho avuto la possibilità di presentare davanti a tutto il team marketing il lavoro svolto, un’occasione unica e motivo di orgoglio. 


Sei un recruiter? Scopri come digitalizzare le strategie di employer branding e recruiting della tua azienda grazia a tutored. Attrai e assumi giovani talenti: scopri Tutored Business.

Nel corso della sua carriera accademica, Federica ha avuto l'opportunità di svolgere diverse esperienze professionali che, oggi, l'hanno portata fino in Danone, dove lavora come Sales Account.


Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, gli utenti possono scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studio, esplorare le aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program. 

All’interno della piattaforma, ci piace raccontare le storie di giovani talenti che hanno fatto un percorso di studio brillante e oggi lavorano presso importanti realtà. 


In quale università hai studiato e quale percorso di studi hai scelto? 


Ho svolto il mio percorso universitario presso l’Università Bocconi di Milano, conseguendovi la laurea triennale e specialistica. 

In triennale ho scelto il CLEAM, corso di laurea in Economia aziendale e management, che mi ha permesso di sviluppare una serie di competenze ad ampio spettro finalizzate a sbocchi lavorativi in ambito business- manageriale, passando da materie di tipo analitico-finanziario, come marketing analitico, bilancio, statistica, ad altre di carattere più prettamente qualitativo, come strategia competitiva e diritto. Ho avuto inoltre la possibilità di partecipare a corsi di informatica (Excel e Power Point avanzato), di lingua straniera (business english e spagnolo) e ad attività di volontariato, diventando membro delle associazioni Pane Quotidiano e Comunità Nuova Onlus. 

In specialistica ho frequentato il Master of Science in Management con major Global Track per poter consolidare e sviluppare ulteriormente le conoscenze e competenze acquisite negli anni precedenti, svolgendo anche un periodo di studio all’estero. Durante il periodo Erasmus ho scelto materie in ambito marketing (strategic marketing, online and digital marketing, international management and marketing) coniugando l’interesse per un percorso di studi all’estero, che mi ha sempre animata, con la passione per l’area marketing/sales. Inoltre, durante questi due anni, ho svolto vari progetti in team per realtà multinazionali come l’Oréal, P&G, the Adecco Group che mi hanno dato la possibilità di confrontarmi continuamente con colleghi dai diversi background e interessi. 


Hai svolto parte del tuo percorso universitario all'estero: quale meta hai scelto e perché? Quanto è importante secondo te svolgere un periodo di studi fuori dall'Italia e dalla propria comfort zone? 


Durante la laurea magistrale ho avuto la possibilità di svolgere un semestre all’estero presso la Corvinus School of Management di Budapest, un’esperienza davvero fantastica! Ho deciso di scegliere Budapest come città sia perché spinta dal fascino dell’Est Europa e da quello che mi era stato raccontato su questa capitale europea, dove la cultura occidentale si coniuga con quella orientale, sia perché attratta dal prestigio dell’Università.

La Corvinus è infatti considerata una delle principali business school europee per corsi di Master in business administration e marketing, facente parte della rete CEMS - The Global Alliance in Management Education – un’associazione tra varie business school del mondo, organizzazioni no- profit e non governative e multinazionali. Durante il periodo Erasmus ho avuto la possibilità di frequentare persone provenienti da svariati paesi del mondo, ciascuna con le sue specificità ed i diversi interessi, adattandomi con rapidità ad un contesto differente basato su un sistema accademico molto pratico, incentrato su lavori di team, confronti e seminari che mi hanno permesso di crescere e arricchire il mio bagaglio culturale. Ho inoltre avuto la possibilità di svolgere un progetto extra curriculare per me importante e sfidante attraverso cui mi sono messa molto in gioco imparando ad essere più flessibile e a gestire tempestivamente gli imprevisti. 

Il progetto, che ha coinvolto un team composto da me e da altre quattro persone con il compito di progettare un ristorante di cucina internazionale nella città di Budapest per studenti universitari, mi ha vista assumere le vesti di una vera e propria progettista, occupandomi a 360 gradi di tutte le dinamiche per l’apertura e la gestione del locale. Sono passata dalle prime fasi di screening fornitori, negoziazione dei contratti, recruitment dello chef e camerieri agli step successivi di concessione permessi e licenze, ristrutturazione del locale e organizzazione dell’evento di apertura: una vera e propria sfida a tutto tondo che mi ha permesso di superare paure ed ostacoli. 

Complessivamente reputo fondamentale svolgere un periodo di studi fuori dalla propria comfort zone in quanto permette di accrescere le proprie conoscenze e al contempo di sviluppare ulteriori competenze. Da un lato vi è la possibilità di imparare nuove lingue straniere, di apprendere nuove metodologie e approcci di studio lavorando sulle proprie hard skills, dall’altro vi è la possibilità di lavorare sulle proprie soft skills in termini di gestione del cambiamento, della relazione con persone provenienti da tutto il mondo, imparando anche a lavorare sulla propria empatia, sulla capacità di essere maggiormente proattivi e dinamici. 


Quale attività extra-universitaria pensi sia stata davvero importante per la tua carriera? Un consiglio che daresti a chi sta studiando in questo momento? 


Premesso che numerose attività extra-universitarie sono state per me utili ai fini del mio percorso professionale, sicuramente la prima che mi viene in mente è l’esperienza di summer internship in azienda presso il gruppo FCA - Fiat Chrysler Automobiles a Slough, citta della contea del Berkshire vicino Londra, durante il primo anno di laurea specialistica. Il tirocinio, svolto in ambito marketing, mi ha permesso di entrare in contatto con una grande multinazionale in un paese piuttosto diverso dal nostro, con differenti abitudini, la cui la diversità culturale mi ha spronata a dare il massimo, a cercare sempre un confronto con i colleghi, sviluppando maggiormente le mie skills di comunicazione e relazione e di adattamento al cambiamento. 

Ciò che suggerirei a chi studia in questo momento è di inseguire sempre i propri sogni, anche se questo comporta fare dei sacrifici oggi in vista del domani, di fare nuove e diversificate esperienze anche all’estero che permettano una crescita sia professionale che personale. Tali esperienze consentono non solo di arricchire il proprio CV ma soprattutto di acquisire una visione del mondo a 360 gradi. 


Oggi lavori in Danone: come ci sei arrivata e come si sono svolte le selezioni? 


Lavorando sul brand management presso The Coca-Cola Company mi sono resa sempre più conto, grazie alla frequente interazione con i colleghi, di quanto sia importante svolgere un’esperienza commerciale nel mondo FMCG per capire le logiche della grande distribuzione (ipermercati, supermercati, superette e discount) a livello sia dei singoli clienti che dei brand e quindi giungere ad una conoscenza approfondita del mercato in cui si opera. Consapevole di questo, ho cercato appositamente, rimanendo nello stesso settore, una posizione lavorativa in ambito Trade Marketing, cosciente del fatto che mi avrebbe poi portata quasi sicuramente a fare esperienza di sell out come Sales Account, motivo per cui ho applicato tramite Linkedin al ruolo di Trade Marketing Trainee della divisione Danone Dairy. 

Le selezioni consistono in un primo colloquio conoscitivo telefonico con le risorse umane nel quale al candidato vengono rivolte domande sul suo percorso accademico, sulla propria motivazione e sulle proprie esperienze. I candidati selezionati tramite questo primo screening vengono invitati ad una giornata intera di assessment di gruppo a cui partecipano le risorse umane e i manager della funzione sales e trade marketing. Il recruiting day inizia con una presentazione aziendale a seguito della quale i candidati vengono suddivisi in team per risolvere alcuni business game legati al mondo commerciale e alla realtà aziendale presentandone poi la soluzione finale. Verso metà giornata vengono dati dei feedback ai singoli candidati e coloro che ricevono un riscontro positivo rimangono in sede per un ultimo colloquio individuale. 

Quando a febbraio di quest’anno sono stata assunta dopo lo stage come Sales Account la fase di selezione interna è consistita in due colloqui individuali, il primo con le risorse umane e l’head of field, il secondo con le risorse umane e il futuro capo (regional team manager). 


Di cosa ti occupi in qualità di Sales Account in Danone? 


Come Sales Account in Danone ho la responsabilità di sviluppare il fatturato aziendale della mia area di competenza attraverso il presidio di ipermercati e supermercati. Le principali attività che svolgo riguardano la negoziazione e implementazione delle attività promozionali e delle politiche commerciali per i brand di Danone SpA e di Mellin SpA, lo sviluppo di leve di crescita, come la quota spazio a scaffale dei prodotti, e la verifica dell’assortimento presente nei punti vendita. Oltre a queste mansioni mi occupo del coordinamento e dello sviluppo di attività implementate da terze parti come visual merchandiser e hostess. 

La figura del Sales Account in Danone e in generale nel mondo FMCG è sempre più importante al fine di acquisire una conoscenza approfondita di ciò che accade realmente nei punti vendita della grande distribuzione. 

Questo è il motivo per cui consiglierei a tutti i neolaureati che muovono i primi passi verso il mondo del lavoro e che ambiscono ad entrare nel settore di fare esperienza sul sell out, suggerimento valido anche per chi magari volesse fare marketing senza necessariamente proseguire con una carriera puramente commerciale. 


Prima di arrivare in Danone, hai svolto diversi stage in FCA, LG Electronics e The Coca-Cola Company: poi raccontarci brevemente di queste esperienze? 


La mia prima esperienza di stage l’ho svolta presso il gruppo FCA – Fiat Chrysler Automobiles a Londra nella divisione dei veicoli commerciali Fiat Professional. Mi sono occupata di marketing dedicandomi sia alla parte quantitativa, focalizzata sull’analisi di settore, della concorrenza e dei prezzi, sia alla parte relativa ai piani di lancio e comunicazione dei nuovi veicoli, seguendo anche lo sviluppo della parte digital e dei social media. 

È stato il mio primo passo lavorativo verso il mondo marketing/commerciale di una multinazionale che mi ha permesso di iniziare a capire una serie di dinamiche operative aziendali utili per le successive opportunità che mi si sono presentate. 

La mia seconda esperienza di internship, iniziata come la prima durante la laurea magistrale, l’ho svolta presso LG Electronics, azienda leader nell’elettronica di consumo, occupandomi di product marketing per le Home Appliances. Come product marketing assistant mi sono interessata di analisi di settore, di sell in e sell out, di ricerche di mercato e tecniche di benchmarking dei prodotti LG rispetto alla concorrenza. Lavorare per LG Electronics mi ha permesso di interfacciarmi costantemente con diverse business unit di tutto il mondo, di lavorare in sede con colleghi sia italiani che coreani e di rafforzare le mie capacità di analisi e di comunicazione. 

La mia ultima esperienza di stage prima di entrare in Danone l’ho svolta presso The Coca Cola Company come brand manager assistant per tutta la linea MyCoke. Durante il tirocinio mi è stato affidato principalmente il compito di supportare i piani marketing per il lancio di nuove linee di bevande gassate Coca-Cola e di lavorare sullo sviluppo sia della parte ATL – above the Line (TV, social network) che della BTL – below the line (direct marketing, pay-per-click, in-store marketing). 

Ho inoltre gestito un progetto totalmente in autonomia riguardante l’attivazione del Pride 2019 su diversi fronti, coprendo la parte PR, social media, influencer marketing, in-store activation e contribuendo all’organizzazione finale dell’evento. Poco prima della realizzazione del progetto ho avuto la possibilità di presentare davanti a tutto il team marketing il lavoro svolto, un’occasione unica e motivo di orgoglio. 


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