Pubblicato il 02 Oct 2020
Pubblicato il 02 Oct 2020
Tutored incontra Federico, Operations Planner in ABB

Tutored incontra Federico, Operations Planner in ABB


Durante l'università, Federico Vavassori ha portato avanti un progetto imprenditoriale ambizioso e formativo. Grazie alle esperienze e alle conoscenze acquisite, oggi lavora in ABB come Operations Planner.


Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, i membri hanno la possibilità di scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studi, conoscere grandi aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program. La nostra community è formata da giovani uniti dall'ambizione. Su Tutored, raccontiamo le loro storie ed esperienze, con l'obiettivo di ispirare i più giovani e dare un'idea concreta del mondo del lavoro.


In quale università hai studiato e quale percorso di studi hai scelto?


Dopo la conclusione del liceo scientifico, ho scelto di iscrivermi alla facoltà di ingegneria gestionale, il cui percorso è composto da laurea triennale e specialistica.

Per ciò che concerne il primo step, al fine di ottenere basi solide, ho conseguito la laurea triennale presso il Politecnico di Milano. Per quanto riguarda, invece, il biennio conclusivo, ho preferito intraprendere degli studi in lingua inglese, pertanto, ho frequentato e conseguito il rispettivo titolo in Management Engineering presso l’Università degli Studi di Bergamo. 


Quale attività extra-universitaria pensi sia stata davvero importante per la tua carriera?


Nel corso dell’anno 2015 ho potuto trascorrere un periodo di 5 mesi a Washington, occasione in cui ho frequentato un corso in lingua che mi ha dato l’occasione di raggiungere una spiccata padronanza della lingua, ma anche perché mi ha, soprattutto, arricchito a livello personale; ho avuto modo, infatti, di conoscere persone di differenti provenienze e confrontarmi con loro su tradizioni, usanze, tematiche generali viste da diversi punti di vista. 

Tutto ciò perché godo della grande fortuna di avere una zia materna che ha sposato un americano e, appunto, vive negli Stati Uniti da oltre 30 anni. 

Tale circostanza, dunque, ha inciso sulla mia formazione sin da piccolo: ho da sempre potuto conoscere a fondo quella realtà oltreoceano, situazione che, sicuramente, a livello lavorativo, mi ha dotato di una mentalità molto aperta e flessibile. 

In generale ritengo che viaggiare, tanto a livello lavorativo, quanto personale, sia uno di quei valori che va ad accrescere la vita di una persona, ragion per cui, appena posso, corro a visitare posti nuovi.


Un consiglio che daresti a chi sta studiando in questo momento?


Il consiglio che mi sento di dare a chi sta studiando in questo momento è quello di non accontentarsi mai: ritengo che l’ambizione sia il motore che permette di poter raggiungere obiettivi che a volte sembrano impossibili.

In particolar modo nel mondo di oggi, dove la competizione è all’ordine del giorno, puntare sempre più in alto è ciò che può dare la giusta spinta e fare la differenza rispetto a tutti gli altri.


Oggi lavori in ABB: come ci sei arrivato e come si sono svolte le selezioni?


Per entrate in ABB ho fatto application direttamente dal sito dell’azienda per la posizione di “material planner”, ruolo che ho ricoperto per i primi 7 mesi. 

Inizialmente sono stato contattato telefonicamente da una risorsa del HR che, dopo un primo colloquio conoscitivo, mi ha fatto partecipare a un test online per verificare il mio livello d’inglese. 

Una volta superato anche questo step, sono stato convocato presso la sede ABB di Sesto San Giovanni per un assessment di gruppo, dove ho dovuto svolgere durante la giornata 3 diverse prove: analisi e presentazione di un topic in lingua inglese, una prova tecnica e una prova logica (svolta in gruppo). 

Al termine di quanto sopra, mi sono presentato in sede a Dalmine per il colloquio finale con la manager che poi è diventata mia responsabile una volta assunto.


Di cosa ti occupi in qualità di Operations planner in ABB?


In qualità di Operations planner ho diverse mansioni all’interno del team di pianificazione, in primis lo sblocco dei nuovi ordini e la conseguente schedulazione della produzione. 

Ho, inoltre, il controllo della gestione materiali necessari alla produzione in collaborazione con i vari “material planner” e la diretta supervisione sui componenti più critici e di valore all’interno degli interruttori che produciamo a Dalmine.

Sono coinvolto, poi, in diversi progetti (con team interfunzionali) in qualità di responsabile pianificazione per lo sviluppo di nuovi prodotti e per l’evoluzione di processi trasversali fra le diverse ABB nel mondo, in particolare collaboro con Germania, Bulgaria e Cina.

Infine, da febbraio ad oggi, sono uno dei membri del comitato Operations di Dalmine, in sostituzione alla mia responsabile che fino a fine anno sarà assente per maternità, dove ogni membro del management presenta l’aggiornamento mensile sull’andamento del proprio dipartimento, io ovviamente mi occupo lato planning di riportare i risultati dei KPI per noi rilevanti.


Prima di arrivare in ABB, hai fondato una startup: puoi raccontarci di questa esperienza?


Tutto è nato casualmente, durante un corso del primo anno di Laurea Magistrale, dove ci era stato richiesto di pensare e sviluppare il business plan di un’idea innovativa. 

Io e il ragazzo che poi è diventato l’altro socio nella startup abbiamo iniziato a pensare ad una piattaforma di e-commerce per dati, l’abbiamo esposta al nostro professore, il quale ha organizzato un incontro con un incubatore di Milano a cui è piaciuta molto l’idea e ha deciso di finanziarne lo sviluppo.

Nel giro di qualche settimana abbiamo costituito la società e iniziato a frequentare la sede di Milano 3 giorni a settimana, il tutto sempre di pari passo con le lezioni universitarie.

È stata un’esperienza determinante nella mia crescita: non ho solo sviluppato nuove competenze, ma ho anche acquisito più consapevolezza; non nego, poi, che è stato anche motivo d’orgoglio nel vederne i risultati. 

A malincuore sono stato costretto ad abbandonare l’attività, che comunque abbiamo portato avanti per circa 2 anni. Tuttavia, dopo i primi mesi in ABB, intervallo temporale in cui avevo mantenuto entrambi i lavori, il tempo a disposizione era sempre meno e, per la mia carriera, ho dovuto fare una scelta; ciononostante la reputo una delle più belle esperienze a cui, sino ad oggi, ho preso parte attivamente.

Durante l'università, Federico Vavassori ha portato avanti un progetto imprenditoriale ambizioso e formativo. Grazie alle esperienze e alle conoscenze acquisite, oggi lavora in ABB come Operations Planner.


Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, i membri hanno la possibilità di scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studi, conoscere grandi aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program. La nostra community è formata da giovani uniti dall'ambizione. Su Tutored, raccontiamo le loro storie ed esperienze, con l'obiettivo di ispirare i più giovani e dare un'idea concreta del mondo del lavoro.


In quale università hai studiato e quale percorso di studi hai scelto?


Dopo la conclusione del liceo scientifico, ho scelto di iscrivermi alla facoltà di ingegneria gestionale, il cui percorso è composto da laurea triennale e specialistica.

Per ciò che concerne il primo step, al fine di ottenere basi solide, ho conseguito la laurea triennale presso il Politecnico di Milano. Per quanto riguarda, invece, il biennio conclusivo, ho preferito intraprendere degli studi in lingua inglese, pertanto, ho frequentato e conseguito il rispettivo titolo in Management Engineering presso l’Università degli Studi di Bergamo. 


Quale attività extra-universitaria pensi sia stata davvero importante per la tua carriera?


Nel corso dell’anno 2015 ho potuto trascorrere un periodo di 5 mesi a Washington, occasione in cui ho frequentato un corso in lingua che mi ha dato l’occasione di raggiungere una spiccata padronanza della lingua, ma anche perché mi ha, soprattutto, arricchito a livello personale; ho avuto modo, infatti, di conoscere persone di differenti provenienze e confrontarmi con loro su tradizioni, usanze, tematiche generali viste da diversi punti di vista. 

Tutto ciò perché godo della grande fortuna di avere una zia materna che ha sposato un americano e, appunto, vive negli Stati Uniti da oltre 30 anni. 

Tale circostanza, dunque, ha inciso sulla mia formazione sin da piccolo: ho da sempre potuto conoscere a fondo quella realtà oltreoceano, situazione che, sicuramente, a livello lavorativo, mi ha dotato di una mentalità molto aperta e flessibile. 

In generale ritengo che viaggiare, tanto a livello lavorativo, quanto personale, sia uno di quei valori che va ad accrescere la vita di una persona, ragion per cui, appena posso, corro a visitare posti nuovi.


Un consiglio che daresti a chi sta studiando in questo momento?


Il consiglio che mi sento di dare a chi sta studiando in questo momento è quello di non accontentarsi mai: ritengo che l’ambizione sia il motore che permette di poter raggiungere obiettivi che a volte sembrano impossibili.

In particolar modo nel mondo di oggi, dove la competizione è all’ordine del giorno, puntare sempre più in alto è ciò che può dare la giusta spinta e fare la differenza rispetto a tutti gli altri.


Oggi lavori in ABB: come ci sei arrivato e come si sono svolte le selezioni?


Per entrate in ABB ho fatto application direttamente dal sito dell’azienda per la posizione di “material planner”, ruolo che ho ricoperto per i primi 7 mesi. 

Inizialmente sono stato contattato telefonicamente da una risorsa del HR che, dopo un primo colloquio conoscitivo, mi ha fatto partecipare a un test online per verificare il mio livello d’inglese. 

Una volta superato anche questo step, sono stato convocato presso la sede ABB di Sesto San Giovanni per un assessment di gruppo, dove ho dovuto svolgere durante la giornata 3 diverse prove: analisi e presentazione di un topic in lingua inglese, una prova tecnica e una prova logica (svolta in gruppo). 

Al termine di quanto sopra, mi sono presentato in sede a Dalmine per il colloquio finale con la manager che poi è diventata mia responsabile una volta assunto.


Di cosa ti occupi in qualità di Operations planner in ABB?


In qualità di Operations planner ho diverse mansioni all’interno del team di pianificazione, in primis lo sblocco dei nuovi ordini e la conseguente schedulazione della produzione. 

Ho, inoltre, il controllo della gestione materiali necessari alla produzione in collaborazione con i vari “material planner” e la diretta supervisione sui componenti più critici e di valore all’interno degli interruttori che produciamo a Dalmine.

Sono coinvolto, poi, in diversi progetti (con team interfunzionali) in qualità di responsabile pianificazione per lo sviluppo di nuovi prodotti e per l’evoluzione di processi trasversali fra le diverse ABB nel mondo, in particolare collaboro con Germania, Bulgaria e Cina.

Infine, da febbraio ad oggi, sono uno dei membri del comitato Operations di Dalmine, in sostituzione alla mia responsabile che fino a fine anno sarà assente per maternità, dove ogni membro del management presenta l’aggiornamento mensile sull’andamento del proprio dipartimento, io ovviamente mi occupo lato planning di riportare i risultati dei KPI per noi rilevanti.


Prima di arrivare in ABB, hai fondato una startup: puoi raccontarci di questa esperienza?


Tutto è nato casualmente, durante un corso del primo anno di Laurea Magistrale, dove ci era stato richiesto di pensare e sviluppare il business plan di un’idea innovativa. 

Io e il ragazzo che poi è diventato l’altro socio nella startup abbiamo iniziato a pensare ad una piattaforma di e-commerce per dati, l’abbiamo esposta al nostro professore, il quale ha organizzato un incontro con un incubatore di Milano a cui è piaciuta molto l’idea e ha deciso di finanziarne lo sviluppo.

Nel giro di qualche settimana abbiamo costituito la società e iniziato a frequentare la sede di Milano 3 giorni a settimana, il tutto sempre di pari passo con le lezioni universitarie.

È stata un’esperienza determinante nella mia crescita: non ho solo sviluppato nuove competenze, ma ho anche acquisito più consapevolezza; non nego, poi, che è stato anche motivo d’orgoglio nel vederne i risultati. 

A malincuore sono stato costretto ad abbandonare l’attività, che comunque abbiamo portato avanti per circa 2 anni. Tuttavia, dopo i primi mesi in ABB, intervallo temporale in cui avevo mantenuto entrambi i lavori, il tempo a disposizione era sempre meno e, per la mia carriera, ho dovuto fare una scelta; ciononostante la reputo una delle più belle esperienze a cui, sino ad oggi, ho preso parte attivamente.