Pubblicato il 28 Jan 2020
Pubblicato il 28 Jan 2020
Il mestiere dell'HR: lavorare nelle risorse umane

Il mestiere dell'HR: lavorare nelle risorse umane


Cosa vuol dire lavorare nelle risorse umane?

Spesso scartiamo una job application perché non capiamo quale figura sia richiesta o pensiamo che il tipo di lavoro descritto sia mal pagato, noioso o non in linea con il nostro percorso. E invece scegliere ciò che tutti scartano è il modo migliore per entrare nell’azienda o nel settore dei nostri sogni. Oggi vediamo più da vicino uno di questi profili: l’addetto alle risorse umane (o Hr specialist)

Chi è 

All’interno dell’Industry HR, è la persona che lavora nel dipartimento di un gruppo o società dedicato all’organizzazione del “capitale umano”, quindi delle persone, dei talenti, ma anche della formazione e del modo in cui, tramite la scelta dei giusti profili, sia possibile realizzare un certo progetto, raggiungere un determinato obiettivo. 

Cosa fa

I compiti di un HR sono tanti e molto diversi. Al punto che non si parla di una sola figura, ma di tante figure quante sono le mansioni a cui si dedica. Ad esempio:

- L’HR Specialist per la comunicazione e l’employer branding, una figura a cui è richiesto non solo un contributo in termini di marketing  o sviluppo prodotto/servizio, ma anche di capacità di individuare quali risorse occorrano e siano più adatte per realizzare obiettivi che richiedono creatività (comprese le organizzazioni di eventi aziendali);

- L’HR Specialist per l’attività di payroll, vale a dire la gestione dei sistemi di pagamento degli stipendi;

- L’HR specialist per le attività amministrative e in generale tutte quelle procedure e mansioni essenziali per la vita di un’azienda (ad esempio, interfacciarsi con agenzie governative e statali come l’Inps o l’Inail quando si assume una nuova persona che ha bisogno di aprire una nuova posizione pensionistica o di assicurazione anti-infortunio).

Ma con l’avanzata del digitale e le nuove esigenze aziendali, la figura dell’HR è davvero il jolly che può inserirsi in settori all’avanguardia: dai team per l’attuazione di Industria 4.0, alla formazione digitale dei dipendenti fino allo studio dei programmi per lo smart working e il benessere dei lavoratori (sì, esiste anche sottoforma di “manager della felicità”, come segnalato qui).

Quindi: quando vedete una job application con scritto “HR”, leggete bene: non è assolutamente un mestiere che si esaurisce nella selezione del personale e anche quando il lavoro offerto sia destinato a questo scopo, esistono molti buoni motivi per inviare il proprio cv.

I buoni motivi per rispondere a un annuncio

- Intuito e interazione. A un bravo hr manager è richiesta una certa sensibilità nell’analizzare i profili di candidati, colleghi, talenti e in genere nei dipartimenti risorse umane sono benvenuti i laureati in psicologia del lavoro, sociologia, scienze umanistiche;

- Trasversalità. Lavorare in questo settore vuol dire essere trasversali e toccare, potenzialmente, tutti i comparti o le divisioni di un’azienda perché le risorse umane non si limitano alla valutazione dei cv.

- Training. E’ il classico tipo di lavoro che permette di aprire più finestre su altrettanti mondi e ambiti professionali, poiché da tempo di acquisire esperienza e di valutare quello per cui si è più portati, accedendo a una formazione continua, specie nel settore delle Hr Tech (cioè l’ambito di applicazione delle nuove tecnologie all’organizzazione delle risorse umane);

- Scouting. Infine, ma non meno importante, può offrire la possibilità di individuare - se non di diventare in prima persona - talenti e persone particolarmente innovative da inserire nella squadra aziendale.

Lo stipendio di un HR Specialist

Anche se non esiste un contratto collettivo nazionale specifico per le figure hr, in media un hr junior potrebbe attestarsi tra i 26 mila e i 28 mila euro di stipendio annuo, ma se guadagna esperienza e diventa professional (hr manager o director) può superare i 50 mila euro (fonte: Il Sole 24 Ore).


Le cose da tenere a mente

Non esiste una formula magica né una scienza esatta delle risorse umane, per questo è un settore in cui si è adatti a lavorare se si ha forte attitudine al confronto, all’interazione sociale e soprattutto alto spirito innovativo capace di offrire visioni e approcci dirompenti.

Ogni azienda possiede un dipartimento dedicato alle Risorse Umane. Di conseguenza, chiunque voglia intraprendere una carriera in questo settore, lo può fare in qualsiasi tipo di azienda, dalle società di consulenza come PwC, KPMG, Altran e Accenture, alle assicurazioni (come AXA Italia), alle banche (come Unicredit e Crédit Agricole). Scopri tutte le aziende su tutored

Cosa vuol dire lavorare nelle risorse umane?

Spesso scartiamo una job application perché non capiamo quale figura sia richiesta o pensiamo che il tipo di lavoro descritto sia mal pagato, noioso o non in linea con il nostro percorso. E invece scegliere ciò che tutti scartano è il modo migliore per entrare nell’azienda o nel settore dei nostri sogni. Oggi vediamo più da vicino uno di questi profili: l’addetto alle risorse umane (o Hr specialist)

Chi è 

All’interno dell’Industry HR, è la persona che lavora nel dipartimento di un gruppo o società dedicato all’organizzazione del “capitale umano”, quindi delle persone, dei talenti, ma anche della formazione e del modo in cui, tramite la scelta dei giusti profili, sia possibile realizzare un certo progetto, raggiungere un determinato obiettivo. 

Cosa fa

I compiti di un HR sono tanti e molto diversi. Al punto che non si parla di una sola figura, ma di tante figure quante sono le mansioni a cui si dedica. Ad esempio:

- L’HR Specialist per la comunicazione e l’employer branding, una figura a cui è richiesto non solo un contributo in termini di marketing  o sviluppo prodotto/servizio, ma anche di capacità di individuare quali risorse occorrano e siano più adatte per realizzare obiettivi che richiedono creatività (comprese le organizzazioni di eventi aziendali);

- L’HR Specialist per l’attività di payroll, vale a dire la gestione dei sistemi di pagamento degli stipendi;

- L’HR specialist per le attività amministrative e in generale tutte quelle procedure e mansioni essenziali per la vita di un’azienda (ad esempio, interfacciarsi con agenzie governative e statali come l’Inps o l’Inail quando si assume una nuova persona che ha bisogno di aprire una nuova posizione pensionistica o di assicurazione anti-infortunio).

Ma con l’avanzata del digitale e le nuove esigenze aziendali, la figura dell’HR è davvero il jolly che può inserirsi in settori all’avanguardia: dai team per l’attuazione di Industria 4.0, alla formazione digitale dei dipendenti fino allo studio dei programmi per lo smart working e il benessere dei lavoratori (sì, esiste anche sottoforma di “manager della felicità”, come segnalato qui).

Quindi: quando vedete una job application con scritto “HR”, leggete bene: non è assolutamente un mestiere che si esaurisce nella selezione del personale e anche quando il lavoro offerto sia destinato a questo scopo, esistono molti buoni motivi per inviare il proprio cv.

I buoni motivi per rispondere a un annuncio

- Intuito e interazione. A un bravo hr manager è richiesta una certa sensibilità nell’analizzare i profili di candidati, colleghi, talenti e in genere nei dipartimenti risorse umane sono benvenuti i laureati in psicologia del lavoro, sociologia, scienze umanistiche;

- Trasversalità. Lavorare in questo settore vuol dire essere trasversali e toccare, potenzialmente, tutti i comparti o le divisioni di un’azienda perché le risorse umane non si limitano alla valutazione dei cv.

- Training. E’ il classico tipo di lavoro che permette di aprire più finestre su altrettanti mondi e ambiti professionali, poiché da tempo di acquisire esperienza e di valutare quello per cui si è più portati, accedendo a una formazione continua, specie nel settore delle Hr Tech (cioè l’ambito di applicazione delle nuove tecnologie all’organizzazione delle risorse umane);

- Scouting. Infine, ma non meno importante, può offrire la possibilità di individuare - se non di diventare in prima persona - talenti e persone particolarmente innovative da inserire nella squadra aziendale.

Lo stipendio di un HR Specialist

Anche se non esiste un contratto collettivo nazionale specifico per le figure hr, in media un hr junior potrebbe attestarsi tra i 26 mila e i 28 mila euro di stipendio annuo, ma se guadagna esperienza e diventa professional (hr manager o director) può superare i 50 mila euro (fonte: Il Sole 24 Ore).


Le cose da tenere a mente

Non esiste una formula magica né una scienza esatta delle risorse umane, per questo è un settore in cui si è adatti a lavorare se si ha forte attitudine al confronto, all’interazione sociale e soprattutto alto spirito innovativo capace di offrire visioni e approcci dirompenti.

Ogni azienda possiede un dipartimento dedicato alle Risorse Umane. Di conseguenza, chiunque voglia intraprendere una carriera in questo settore, lo può fare in qualsiasi tipo di azienda, dalle società di consulenza come PwC, KPMG, Altran e Accenture, alle assicurazioni (come AXA Italia), alle banche (come Unicredit e Crédit Agricole). Scopri tutte le aziende su tutored