Pubblicato il 05 Mar 2020
Pubblicato il 05 Mar 2020
Ingegneria Biomedica: sbocchi lavorativi e opportunità di carriera

Ingegneria Biomedica: sbocchi lavorativi e opportunità di carriera


Ingegneria Biomedica: sbocchi lavorativi 

 

Fra i percorsi STEM, quello in Ingegneria biomedica garantisce ottime opportunità di lavoro una volta ottenuta la laurea. La bioingegneria è infatti una materia trasversale a molte industry e comparti, in cui l’innovazione dei prodotti e dei servizi èalla base dei servizi e dei business di riferimento. In Italia il mercato del lavoro per i bioingegneri è in realtà poco dinamico, se paragonato all’offerta estera per gli stessi profili neo-laureati. 

Spesso, infatti, gli ingegneri biomedici si trovano ad applicare anche per lavori da gestionali; oppure, c'è un mondo enorme di laureati in ingegneria biomedica che finisce per lavorare nel campo della consulenza. La possibilità di lavorare all'estero c'è, ed è concreta; tuttaviam anche rimanendo in Italia ci si rende conto di come una laurea così specifica apra comunque un sacco di porte.

Ciò non vuol dire che esistano minori opportunità, ma solo che il titolo in ingegneria biomedica, anziché garantire un posto nelle divisioni tecnologiche e R&D di aziende e centri di ricerca, è più spesso un passepartout per posizioni di management e business consultancy più generiche, ma altrettanto ottime.


Perché studiare ingegneria biomedica

A differenza dei biotecnologi - che applicano la tecnologia ai processi biologici per realizzare prodotti utili e commercializzabili - i bioingegneri nascono per lavorare nel settore dell’innovazione e dello sviluppo di quelle tecnologie. Sono i profili adatti alla progettazione, pianificazione, programmazione e gestione di sistemi complessi che possono riguardare tanto il comparto medico-sanitario, quanto quello dei dispositivi digitali e in generale del settore ICT.


Gli sbocchi lavorativi per gli ingegneri biomedici: cosa offrono le aziende

Qui in tutored abbiamo un punto di vista privilegiato sui profili richiesti dal mercato del lavoro e sappiamo quanto siano ricercati in questo momento neolaureati o profili specializzati in ingegneria biomedica.  Se potessimo riassumere brevemente i settori o le industry in cui oggi un laureato o una laureata in ingegneria biomedica può trovare lavoro, dovremmo elencare:

- Biomedicina e Industria Farmaceutica, ovvero i settori che producono o forniscono  sistemi e materiali per le diagnosi, le cura e la riabilitazione;

- Aziende ospedaliere, sia pubbliche che private;

- Società di servizi di telemedicina e la gestione di apparecchiature e impianti medicali;

- Laboratori clinici specializzati;

- Neuroscience industry, cioè le aziende che producono tecnologie simbiotiche uomo-macchina e sistemi neuro-artificiali in cui è importante l’integrazione tra neurofisiologia e tecnologie dell’informazione;

- Artificial Intelligence, vale a dire la branca ICT che allena software e algoritmi complessi all’interazione umana o alla diagnosi clinica tramite machine learning;

- R&D e centri di ricerca per la robotica avanzata per la progettazione di sistemi neuromorfi o biomimetici.

- Società di consulenza come PwC, KPMG, Accenture, Avanade, Altran

 

I profili ricercati

Quanto ai lavori veri e propri, ecco che tipo di mestiere si può fare una volta usciti da Bioingegneria:


Ingegnere biomedico. E’ il profilo più comune ricercato dalle aziende, spesso per essere inserito in team per attività di sviluppo e testing di software in ambito biomedicale, farmaceutico e food (qui ad esempio alcuni annunci). Inoltre, le aziende prediligono chi oltre a ingegneria bio, abbia competenze come developer o di ingegneria informatica. (Qui un annuncio di lavoro-tipo).


Software developer. E’ uno dei profili più richiesti dal mercato del lavoro e molto ben retribuito. Si tratta di chi materialmente scrive il codice per la realizzazione di siti, piattaforme, strutture informatiche e le testa per il mercato. Anche se non è il primo e fondamentale sbocco lavorativo per chi studia ingegneria biomedica, moltissime aziende e società di consulenza cercano profili da formare per lo sviluppo di app, software e database. Basandoci sui profili ricercati dalle imprese qui ti spieghiamo cosa fa ad esempio un Java developer, qui un .Net developer e qui ancora un iOS developer. Se ti interessa la programmazione informatica, su tutored trovi numerose opportunitò di carriera per te: annunci di lavoro per developer.


Consulente IT. Un IT Consultant ha un compito: aiutare le imprese a scegliere la soluzione di information technology più adatta tra le migliaia esistenti, per soddisfare un bisogno specifico o  realizzare un obiettivo. Nel caso specifico, chi ha un background ingegneristico è chiamato ad applicare questa materiale per la risoluzione di problemi di calcolo, dai più semplici a più complessi, fino agli algoritmi e ai sistemi di sicurezza e blockchain (Scopri di più sul Junior IT Consultant).


Specialista di prodotto . E’ uno sbocco professionale più legato al settore commerciale e vendita ma per aziende e comparti del campo biomedicale che preferiscono un laureato nella disciplina corrispondente da formare internamente per la parte di marketing e strategia sales. Ad esempio, allo specialista di prodotto le aziende affidano la diffusione in determinate aree geografiche di apparecchiature biomedicali - come i misuratori della pressione - ma anche la formazione del personale della rete vendita sull’utilizzo e la manutenzione di quelle apparecchiature biomediche. 


Collaboratore tecnico in ambito biomedico. In questa posizione vengono assunti i laureati in ingegneria biomedica che dovranno affiancare ingegneri e specialisti più esperti, ad esempio nel settore della risonanza magnetica o dell'elaborazione di immagini per la diagnostica (come le immagini cardiache multimodali). 


Biomed ICT engineer. Si tratta di un profilo biomedico prestato al mondo dell’Information and Communication Technology e ricercato da colossi hi-tech che, come Alphabet-Google, stanno investendo in ricerca e sviluppo in ambito sanitario.


Con quanti altri profili devo competere per un posto di lavoro?

Secondo il report curato da Unioncamere-Excelsior per il periodo 2019-2023 gli ingegneri avranno accesso a circa 115 mila - 127 mila nuovi posti di lavoro a fronte di un numero di laureati inferiore, circa 92 mila. A questi posti vanno aggiunti circa 22 mila posizioni per il comparto chimico-farmaceutico e ben 26 mila per quello scientifico ed ecco dimostrata l’ampia distribuzione occupazionale per chi, come un ingegnere biomedico, sappia condensare specializzazioni così diverse in un unico profilo.

 

Tutored è il punto d'incontro tra studenti, giovani laureati e aziende, una piattaforma digitale studiata apposta far incontrare le competenze dei giovani con le realtà che offrono opportunità di lavoro. L’azienda è stata fondata nel 2014 a Roma e ha vinto numerosi premi di investimento. Grazie al suo network composto da 500 mila utenti e 250 tra aziende e multinazionali offre un punto di vista privilegiato per chi ha bisogno di orientarsi con chiarezza nella giungla del lavoro.

Ingegneria Biomedica: sbocchi lavorativi 

 

Fra i percorsi STEM, quello in Ingegneria biomedica garantisce ottime opportunità di lavoro una volta ottenuta la laurea. La bioingegneria è infatti una materia trasversale a molte industry e comparti, in cui l’innovazione dei prodotti e dei servizi èalla base dei servizi e dei business di riferimento. In Italia il mercato del lavoro per i bioingegneri è in realtà poco dinamico, se paragonato all’offerta estera per gli stessi profili neo-laureati. 

Spesso, infatti, gli ingegneri biomedici si trovano ad applicare anche per lavori da gestionali; oppure, c'è un mondo enorme di laureati in ingegneria biomedica che finisce per lavorare nel campo della consulenza. La possibilità di lavorare all'estero c'è, ed è concreta; tuttaviam anche rimanendo in Italia ci si rende conto di come una laurea così specifica apra comunque un sacco di porte.

Ciò non vuol dire che esistano minori opportunità, ma solo che il titolo in ingegneria biomedica, anziché garantire un posto nelle divisioni tecnologiche e R&D di aziende e centri di ricerca, è più spesso un passepartout per posizioni di management e business consultancy più generiche, ma altrettanto ottime.


Perché studiare ingegneria biomedica

A differenza dei biotecnologi - che applicano la tecnologia ai processi biologici per realizzare prodotti utili e commercializzabili - i bioingegneri nascono per lavorare nel settore dell’innovazione e dello sviluppo di quelle tecnologie. Sono i profili adatti alla progettazione, pianificazione, programmazione e gestione di sistemi complessi che possono riguardare tanto il comparto medico-sanitario, quanto quello dei dispositivi digitali e in generale del settore ICT.


Gli sbocchi lavorativi per gli ingegneri biomedici: cosa offrono le aziende

Qui in tutored abbiamo un punto di vista privilegiato sui profili richiesti dal mercato del lavoro e sappiamo quanto siano ricercati in questo momento neolaureati o profili specializzati in ingegneria biomedica.  Se potessimo riassumere brevemente i settori o le industry in cui oggi un laureato o una laureata in ingegneria biomedica può trovare lavoro, dovremmo elencare:

- Biomedicina e Industria Farmaceutica, ovvero i settori che producono o forniscono  sistemi e materiali per le diagnosi, le cura e la riabilitazione;

- Aziende ospedaliere, sia pubbliche che private;

- Società di servizi di telemedicina e la gestione di apparecchiature e impianti medicali;

- Laboratori clinici specializzati;

- Neuroscience industry, cioè le aziende che producono tecnologie simbiotiche uomo-macchina e sistemi neuro-artificiali in cui è importante l’integrazione tra neurofisiologia e tecnologie dell’informazione;

- Artificial Intelligence, vale a dire la branca ICT che allena software e algoritmi complessi all’interazione umana o alla diagnosi clinica tramite machine learning;

- R&D e centri di ricerca per la robotica avanzata per la progettazione di sistemi neuromorfi o biomimetici.

- Società di consulenza come PwC, KPMG, Accenture, Avanade, Altran

 

I profili ricercati

Quanto ai lavori veri e propri, ecco che tipo di mestiere si può fare una volta usciti da Bioingegneria:


Ingegnere biomedico. E’ il profilo più comune ricercato dalle aziende, spesso per essere inserito in team per attività di sviluppo e testing di software in ambito biomedicale, farmaceutico e food (qui ad esempio alcuni annunci). Inoltre, le aziende prediligono chi oltre a ingegneria bio, abbia competenze come developer o di ingegneria informatica. (Qui un annuncio di lavoro-tipo).


Software developer. E’ uno dei profili più richiesti dal mercato del lavoro e molto ben retribuito. Si tratta di chi materialmente scrive il codice per la realizzazione di siti, piattaforme, strutture informatiche e le testa per il mercato. Anche se non è il primo e fondamentale sbocco lavorativo per chi studia ingegneria biomedica, moltissime aziende e società di consulenza cercano profili da formare per lo sviluppo di app, software e database. Basandoci sui profili ricercati dalle imprese qui ti spieghiamo cosa fa ad esempio un Java developer, qui un .Net developer e qui ancora un iOS developer. Se ti interessa la programmazione informatica, su tutored trovi numerose opportunitò di carriera per te: annunci di lavoro per developer.


Consulente IT. Un IT Consultant ha un compito: aiutare le imprese a scegliere la soluzione di information technology più adatta tra le migliaia esistenti, per soddisfare un bisogno specifico o  realizzare un obiettivo. Nel caso specifico, chi ha un background ingegneristico è chiamato ad applicare questa materiale per la risoluzione di problemi di calcolo, dai più semplici a più complessi, fino agli algoritmi e ai sistemi di sicurezza e blockchain (Scopri di più sul Junior IT Consultant).


Specialista di prodotto . E’ uno sbocco professionale più legato al settore commerciale e vendita ma per aziende e comparti del campo biomedicale che preferiscono un laureato nella disciplina corrispondente da formare internamente per la parte di marketing e strategia sales. Ad esempio, allo specialista di prodotto le aziende affidano la diffusione in determinate aree geografiche di apparecchiature biomedicali - come i misuratori della pressione - ma anche la formazione del personale della rete vendita sull’utilizzo e la manutenzione di quelle apparecchiature biomediche. 


Collaboratore tecnico in ambito biomedico. In questa posizione vengono assunti i laureati in ingegneria biomedica che dovranno affiancare ingegneri e specialisti più esperti, ad esempio nel settore della risonanza magnetica o dell'elaborazione di immagini per la diagnostica (come le immagini cardiache multimodali). 


Biomed ICT engineer. Si tratta di un profilo biomedico prestato al mondo dell’Information and Communication Technology e ricercato da colossi hi-tech che, come Alphabet-Google, stanno investendo in ricerca e sviluppo in ambito sanitario.


Con quanti altri profili devo competere per un posto di lavoro?

Secondo il report curato da Unioncamere-Excelsior per il periodo 2019-2023 gli ingegneri avranno accesso a circa 115 mila - 127 mila nuovi posti di lavoro a fronte di un numero di laureati inferiore, circa 92 mila. A questi posti vanno aggiunti circa 22 mila posizioni per il comparto chimico-farmaceutico e ben 26 mila per quello scientifico ed ecco dimostrata l’ampia distribuzione occupazionale per chi, come un ingegnere biomedico, sappia condensare specializzazioni così diverse in un unico profilo.

 

Tutored è il punto d'incontro tra studenti, giovani laureati e aziende, una piattaforma digitale studiata apposta far incontrare le competenze dei giovani con le realtà che offrono opportunità di lavoro. L’azienda è stata fondata nel 2014 a Roma e ha vinto numerosi premi di investimento. Grazie al suo network composto da 500 mila utenti e 250 tra aziende e multinazionali offre un punto di vista privilegiato per chi ha bisogno di orientarsi con chiarezza nella giungla del lavoro.