Pubblicato il 21 May 2020
Pubblicato il 21 May 2020
Tutored incontra Massimo Chiriatti, CTO Blockchain & Digital Currencies in IBM

Tutored incontra Massimo Chiriatti, CTO Blockchain & Digital Currencies in IBM


Intervista a Massimo Chiriatti, CTO Blockchain & Digital Currencies in IBM


Massimo Chiriatti è uno dei maggiori esperti italiani di Blockchain. Tecnologo, collabora con le Università per incontri sull’economia digitale. Lavora in IBM da molti anni e, oggi, ricopre il ruolo di CTO Blockchain e Digital Currencies.

Recentemente, è stato selezionato dal Ministero dello Sviluppo Economico per sviluppare la strategia nazionale relativa alle DLT e alla tecnologia blockchain. 

Grazie al contributo di Massimo Chiriatti, abbiamo realizzato un breve e-book dedicato alla Blockchain e alle cryptovalute. Al suo interno, troverai numerose curiosità sulla tecnologia blockchain, l'intervista al prof. Chiriatti e diversi suggerimenti di tipo formativo, che ti permetteranno di acquisire e/o approfondire le tue competenze in questo ambito. 


1. Quando ha iniziato ad interessarsi alla blockchain? Da quanto tempo se ne occupa a livello professionale?

Nel 2011 circa, con scetticismo iniziale, quando sono iniziate a crearsi le community dove ognuno portava le sue competenze e i suoi ideali. Poi nel Dicembre 2015 l’azienda per la quale lavoro, IBM Italia, ha annunciato il supporto all’iniziativa della Linux Foundation, chiamato Hyperledger, e da lì in poi me ne sono occupato professionalmente diventando il CTO Blockchain & Digital Currencies

Ho avuto modo di divulgare sui media nazionali molti articoli (es: IlSole24Ore) e sono stato selezionato dal Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) per la stesura della strategia nazionale in tema blockchain.

In sintesi, lavorando in IBM sia con le grandi imprese e al contempo essere presente nelle communities mi ha aiutato molto, ed è un’esperienza che consiglio a tutti.


2. In quali settori oggi la tecnologia Blockchain può dare valore?

Occorre una piccola premessa per descrivere la blockchain a chi al momento non conosce la definizione. La blockchain è una registrazione permanente del consenso che abbiamo raggiunto sullo stato di un asset. 

Sono in corso dei progetti su assicurazioni (claim automatici), riconoscimento clienti e fornitori (KYC). E dei sistemi già in produzione per la finanza (We.Trade), logistica (tracciatura end to end merce trasportata con Tradelens) e tracciatura filiere industriali e anticontraffazione (cibo, vedi IBM Food Trust).

Il 2020 vedrà probabilmente le agenzie governative assumere un ruolo più importante. La chiarezza della regolamentazione in questo settore, nonché la certezza contrattuale e l'identità, non solo aiuteranno a definire i mercati emergenti, ma forniranno anche un certo grado di stabilità e sicurezza.


3. Quali sono le competenze essenziali per poter approcciare questo mondo (es. un linguaggio di programmazione particolare, un tool specifico, etc.)?

Consiglio di comprendere bene prima il funzionamento delle cryptovalute più importanti, poi approfondire la blockchain, non solo in ambito delle tecnologie che impiega, per esempio networking, crittografia, e incentivi economici, ma soprattutto nelle sue implicazioni di governance peer to peer. Qui c’è la più grande innovazione introdotta da Satoshi Nakamoto. Nel suo paper, la criptomoneta è coeva alla blockchain: viaggiano insieme. 

In seguito, per casi di uso aziendale richiedenti: un livello di privacy o l’impossibilità dell’anonimato, una prestazione migliore in termini di scalabilità, un costo di transazione troppo sottoposto alla volatilità del token, etc. questi mondi si sono allontanati. Quando ci sono molte parti e vogliono scambiare allo stesso tempo, dovremo preoccuparci della scalabilità.


4. Cosa consiglierebbe ad un giovane studente interessato al mondo della blockchain?

Consiglierei di studiare come le parti interessate potrebbero influenzare la governance, ovvero la gestione delle modifiche al software e all'infrastruttura operativa della blockchain.

Poi c’è tutto il tema della gestione del token in base alla sua natura. Ad esempio, se si tratta di un token di sicurezza, coloro che "mettono token" sulla blockchain dovrebbero avere "i poteri pertinenti" per gestirli.

È importante, poi, prestare attenzione ai rischi e ai limiti tipici delle tecnologie blockchain, in particolare per la protezione dei dati dei clienti da possibili incidenti derivanti da un problema di sicurezza della piattaforma.

Consiglierei poi di riflettere sull'immutabilità, perché è un requisito, ma può causare problemi se la blockchain contiene contenuti illegali o se un tribunale ordina che il contenuto venga rimosso dalla blockchain.

Le blockchain hanno un modello di costo diverso rispetto alle tecnologie convenzionali. Ad esempio nelle blockchain pubbliche e senza autorizzazione preventiva, il trasferimento di valuta digitale potrebbe essere più economico del tradizionale trasferimento di valuta fiat. Inoltre, hanno una commissione una tantum per l'archiviazione permanente delle transazioni. Tuttavia, dette blockchain hanno costi differenti per l'esecuzione di programmi (contratti intelligenti) rispetto alle infrastrutture convenzionali (cloud o on-premise).

Da un punto di vista tecnico, le blockchain spesso interagiscono con altri come interfacce utente, gestione delle chiavi crittografiche, integrazione IoT e comunicazioni con altri sistemi portano a temi di interoperabilità: molti database sono archiviati off-chain, per consentire una maggiore velocità rispetto a la blockchain, la scalabilità (big data) e le ragioni di riservatezza (dati privati).

In sintesi, è una materia multidisciplinare molto interessante che apre nuove possibilità di business per le imprese che possono in tal modo ottenere un migliore coordinamento economico.

L’importante è che tutti i soggetti partecipanti abbiano lo stesso problema di business; si accordino o su regole definite e fatte rispettare in un quadro regolamentatorio stabile oppure su nessuna regola (è sempre un tema di governance); e riescono a trovare le competenze aggiornate allo stato dell’arte.


5. Come in ogni settore tecnologico, è necessario formarsi in continuazione. Quali sono le fonti che consulta per rimanere informato su quello che succede in questa industry dinamica?

Qui di seguito alcuni riferimenti: 
- IBM Learning: Blockchain
- Hyperledger.org

Ci sono poi tanti libri, come per esempio quelli di Andreas M. Antonopoulos e Primavera De Filippi.

Consiglio anche i corsi forniti dalle Università, come Coursera, Edx, MIT (Massachussets Institute of Technology), etc. Per chi desidera approfondire, possiamo collegarci via Linkedin


Tutored è il punto di incontro tra studenti, neolaureati e aziende. Entra nella community di tutored per esplorare tutte le opportunità di stage, lavoro e graduate program in linea con i tuoi studi, leggere i consigli dei recruiter delle aziende attive su tutored per prepararti al meglio al tuo prossimo colloquio. 

Intervista a Massimo Chiriatti, CTO Blockchain & Digital Currencies in IBM


Massimo Chiriatti è uno dei maggiori esperti italiani di Blockchain. Tecnologo, collabora con le Università per incontri sull’economia digitale. Lavora in IBM da molti anni e, oggi, ricopre il ruolo di CTO Blockchain e Digital Currencies.

Recentemente, è stato selezionato dal Ministero dello Sviluppo Economico per sviluppare la strategia nazionale relativa alle DLT e alla tecnologia blockchain. 

Grazie al contributo di Massimo Chiriatti, abbiamo realizzato un breve e-book dedicato alla Blockchain e alle cryptovalute. Al suo interno, troverai numerose curiosità sulla tecnologia blockchain, l'intervista al prof. Chiriatti e diversi suggerimenti di tipo formativo, che ti permetteranno di acquisire e/o approfondire le tue competenze in questo ambito. 


1. Quando ha iniziato ad interessarsi alla blockchain? Da quanto tempo se ne occupa a livello professionale?

Nel 2011 circa, con scetticismo iniziale, quando sono iniziate a crearsi le community dove ognuno portava le sue competenze e i suoi ideali. Poi nel Dicembre 2015 l’azienda per la quale lavoro, IBM Italia, ha annunciato il supporto all’iniziativa della Linux Foundation, chiamato Hyperledger, e da lì in poi me ne sono occupato professionalmente diventando il CTO Blockchain & Digital Currencies

Ho avuto modo di divulgare sui media nazionali molti articoli (es: IlSole24Ore) e sono stato selezionato dal Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) per la stesura della strategia nazionale in tema blockchain.

In sintesi, lavorando in IBM sia con le grandi imprese e al contempo essere presente nelle communities mi ha aiutato molto, ed è un’esperienza che consiglio a tutti.


2. In quali settori oggi la tecnologia Blockchain può dare valore?

Occorre una piccola premessa per descrivere la blockchain a chi al momento non conosce la definizione. La blockchain è una registrazione permanente del consenso che abbiamo raggiunto sullo stato di un asset. 

Sono in corso dei progetti su assicurazioni (claim automatici), riconoscimento clienti e fornitori (KYC). E dei sistemi già in produzione per la finanza (We.Trade), logistica (tracciatura end to end merce trasportata con Tradelens) e tracciatura filiere industriali e anticontraffazione (cibo, vedi IBM Food Trust).

Il 2020 vedrà probabilmente le agenzie governative assumere un ruolo più importante. La chiarezza della regolamentazione in questo settore, nonché la certezza contrattuale e l'identità, non solo aiuteranno a definire i mercati emergenti, ma forniranno anche un certo grado di stabilità e sicurezza.


3. Quali sono le competenze essenziali per poter approcciare questo mondo (es. un linguaggio di programmazione particolare, un tool specifico, etc.)?

Consiglio di comprendere bene prima il funzionamento delle cryptovalute più importanti, poi approfondire la blockchain, non solo in ambito delle tecnologie che impiega, per esempio networking, crittografia, e incentivi economici, ma soprattutto nelle sue implicazioni di governance peer to peer. Qui c’è la più grande innovazione introdotta da Satoshi Nakamoto. Nel suo paper, la criptomoneta è coeva alla blockchain: viaggiano insieme. 

In seguito, per casi di uso aziendale richiedenti: un livello di privacy o l’impossibilità dell’anonimato, una prestazione migliore in termini di scalabilità, un costo di transazione troppo sottoposto alla volatilità del token, etc. questi mondi si sono allontanati. Quando ci sono molte parti e vogliono scambiare allo stesso tempo, dovremo preoccuparci della scalabilità.


4. Cosa consiglierebbe ad un giovane studente interessato al mondo della blockchain?

Consiglierei di studiare come le parti interessate potrebbero influenzare la governance, ovvero la gestione delle modifiche al software e all'infrastruttura operativa della blockchain.

Poi c’è tutto il tema della gestione del token in base alla sua natura. Ad esempio, se si tratta di un token di sicurezza, coloro che "mettono token" sulla blockchain dovrebbero avere "i poteri pertinenti" per gestirli.

È importante, poi, prestare attenzione ai rischi e ai limiti tipici delle tecnologie blockchain, in particolare per la protezione dei dati dei clienti da possibili incidenti derivanti da un problema di sicurezza della piattaforma.

Consiglierei poi di riflettere sull'immutabilità, perché è un requisito, ma può causare problemi se la blockchain contiene contenuti illegali o se un tribunale ordina che il contenuto venga rimosso dalla blockchain.

Le blockchain hanno un modello di costo diverso rispetto alle tecnologie convenzionali. Ad esempio nelle blockchain pubbliche e senza autorizzazione preventiva, il trasferimento di valuta digitale potrebbe essere più economico del tradizionale trasferimento di valuta fiat. Inoltre, hanno una commissione una tantum per l'archiviazione permanente delle transazioni. Tuttavia, dette blockchain hanno costi differenti per l'esecuzione di programmi (contratti intelligenti) rispetto alle infrastrutture convenzionali (cloud o on-premise).

Da un punto di vista tecnico, le blockchain spesso interagiscono con altri come interfacce utente, gestione delle chiavi crittografiche, integrazione IoT e comunicazioni con altri sistemi portano a temi di interoperabilità: molti database sono archiviati off-chain, per consentire una maggiore velocità rispetto a la blockchain, la scalabilità (big data) e le ragioni di riservatezza (dati privati).

In sintesi, è una materia multidisciplinare molto interessante che apre nuove possibilità di business per le imprese che possono in tal modo ottenere un migliore coordinamento economico.

L’importante è che tutti i soggetti partecipanti abbiano lo stesso problema di business; si accordino o su regole definite e fatte rispettare in un quadro regolamentatorio stabile oppure su nessuna regola (è sempre un tema di governance); e riescono a trovare le competenze aggiornate allo stato dell’arte.


5. Come in ogni settore tecnologico, è necessario formarsi in continuazione. Quali sono le fonti che consulta per rimanere informato su quello che succede in questa industry dinamica?

Qui di seguito alcuni riferimenti: 
- IBM Learning: Blockchain
- Hyperledger.org

Ci sono poi tanti libri, come per esempio quelli di Andreas M. Antonopoulos e Primavera De Filippi.

Consiglio anche i corsi forniti dalle Università, come Coursera, Edx, MIT (Massachussets Institute of Technology), etc. Per chi desidera approfondire, possiamo collegarci via Linkedin


Tutored è il punto di incontro tra studenti, neolaureati e aziende. Entra nella community di tutored per esplorare tutte le opportunità di stage, lavoro e graduate program in linea con i tuoi studi, leggere i consigli dei recruiter delle aziende attive su tutored per prepararti al meglio al tuo prossimo colloquio.