Pubblicato il 27 Jul 2020
Pubblicato il 27 Jul 2020
ISEE e tasse universitarie: come calcolarlo

ISEE e tasse universitarie: come calcolarlo


ISEE e tasse universitarie: come calcolarlo


ISEE – Indicatore della Situazione Economica Equivalente –  è un problema che grava sulla vita di tutti gli studenti universitari. La differenza tra una matricola a un dottorando è molto poca. Tutti sono costretti a far fronte a questo problema. Ma come si può evitare di pagare interamente le cifre spropositate imposte dalle, così dette, Università Statali?

Scoprilo nel nostro articolo, bisogna essere informati per non ritrovarsi a pagare più del dovuto!

Tra calcolo ISEE, borse di studio, agevolazioni, perdersi è molto semplice, e basta ritardare di pochissimo la scadenza per pagare qualcosa più del dovuto. L’importante è informarsi per tempo debito e avviare tutte le pratiche che l’università richiede.

Andiamo per gradi.


ISEE: Calcolo delle tasse universitarie


Prima di tutto assicurarsi di calcolare il contributo di tassazione che siete tenuti a pagare. Calcolarlo non è troppo difficile. Ormai quasi tutte le università sono dotate di appositi programmi capaci di fare una stima quanto più veritiera del contributo da versare effettivamente oppure di raccogliere in un prospetto l’importo da pagare in base al  dato corso scelto e ipotetica ISEE applicata.

Per prima cosa bisogna conoscere il reddito della propria famiglia (stipendio/pensione, terreni, immobili, auto, etc.) e successivamente sottrarre l’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) netta; una tassa che si paga proprio in base al reddito. Secondo passaggio è calcolare il valore delle proprie proprietà e immobili (esclusa la prima casa), poi calcolare il 50% della cifra totale e addizionarlo al valore del reddito meno l’IRPEF. A questo punto avrete la vostra cifra precisa.

 
Importantissimo a questo proposito è l’ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente),  strumento di valutazione della situazione economica calcolato con riferimento al nucleo familiare del richiedente e sulla base delle informazioni raccolte con il modello Dsu (dichiarazione sostitutiva unica).

Quest’anno entra in vigore il Nuovo Modello ISEE per tutte le Università e permette riduzioni e altre agevolazioni per il diritto allo studio, quindi pagare solo ciò che è dovuto in base a quello. Se prima c’era a disposizione di tutti un unico modello standard, quest’anno ve ne sono in vigore ben quattro per gli eventuali casi specifici, in modo da adattarsi al meglio a qualsiasi  situazione.

Per il futuro anno di iscrizione farà fede l’ISEE calcolato l’anno prima, in quanto ha valenza di un anno più due settimane dell’anno nuovo, l’importante è presentarlo entro quella precisa data. Se vi procurate per tempo (ogni ateneo fissa una scadenza differente) questo dato, state pur sicuri che già parte delle spese verranno ammortizzare.

Per il calcolo di tutte queste cifre è sempre meglio far riferimento al proprio commercialista o a una persona esperta nel campo o al CAF (Centro Assistenza Fiscale) nel caso dell’ISEE.

Ricordate bene che ogni ateneo ha il proprio modello di tasse con i diversi importi in base al corso (triennale, ciclo unico, specialistica, dottorato, master, etc.). Sul sito di Facoltà o Dipartimento è possibile trovare questa tabella, con il raggruppamento dei corsi in base al proprio ordinamento, con tutte le cifre piene più la tassa regionale, alle quali verranno successivamente sottratte ISEE, agevolazioni, esenzioni, etc.

 
Gabriella Giliberti 


Tutored è il punto di incontro tra studenti, neolaureati e aziende. Entra nella community di tutored per esplorare tutte le opportunità di stage, lavoro e graduate program in linea con i tuoi studi, leggere i consigli dei recruiter delle aziende attive su tutored per prepararti al meglio al tuo prossimo colloquio. 

ISEE e tasse universitarie: come calcolarlo


ISEE – Indicatore della Situazione Economica Equivalente –  è un problema che grava sulla vita di tutti gli studenti universitari. La differenza tra una matricola a un dottorando è molto poca. Tutti sono costretti a far fronte a questo problema. Ma come si può evitare di pagare interamente le cifre spropositate imposte dalle, così dette, Università Statali?

Scoprilo nel nostro articolo, bisogna essere informati per non ritrovarsi a pagare più del dovuto!

Tra calcolo ISEE, borse di studio, agevolazioni, perdersi è molto semplice, e basta ritardare di pochissimo la scadenza per pagare qualcosa più del dovuto. L’importante è informarsi per tempo debito e avviare tutte le pratiche che l’università richiede.

Andiamo per gradi.


ISEE: Calcolo delle tasse universitarie


Prima di tutto assicurarsi di calcolare il contributo di tassazione che siete tenuti a pagare. Calcolarlo non è troppo difficile. Ormai quasi tutte le università sono dotate di appositi programmi capaci di fare una stima quanto più veritiera del contributo da versare effettivamente oppure di raccogliere in un prospetto l’importo da pagare in base al  dato corso scelto e ipotetica ISEE applicata.

Per prima cosa bisogna conoscere il reddito della propria famiglia (stipendio/pensione, terreni, immobili, auto, etc.) e successivamente sottrarre l’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) netta; una tassa che si paga proprio in base al reddito. Secondo passaggio è calcolare il valore delle proprie proprietà e immobili (esclusa la prima casa), poi calcolare il 50% della cifra totale e addizionarlo al valore del reddito meno l’IRPEF. A questo punto avrete la vostra cifra precisa.

 
Importantissimo a questo proposito è l’ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente),  strumento di valutazione della situazione economica calcolato con riferimento al nucleo familiare del richiedente e sulla base delle informazioni raccolte con il modello Dsu (dichiarazione sostitutiva unica).

Quest’anno entra in vigore il Nuovo Modello ISEE per tutte le Università e permette riduzioni e altre agevolazioni per il diritto allo studio, quindi pagare solo ciò che è dovuto in base a quello. Se prima c’era a disposizione di tutti un unico modello standard, quest’anno ve ne sono in vigore ben quattro per gli eventuali casi specifici, in modo da adattarsi al meglio a qualsiasi  situazione.

Per il futuro anno di iscrizione farà fede l’ISEE calcolato l’anno prima, in quanto ha valenza di un anno più due settimane dell’anno nuovo, l’importante è presentarlo entro quella precisa data. Se vi procurate per tempo (ogni ateneo fissa una scadenza differente) questo dato, state pur sicuri che già parte delle spese verranno ammortizzare.

Per il calcolo di tutte queste cifre è sempre meglio far riferimento al proprio commercialista o a una persona esperta nel campo o al CAF (Centro Assistenza Fiscale) nel caso dell’ISEE.

Ricordate bene che ogni ateneo ha il proprio modello di tasse con i diversi importi in base al corso (triennale, ciclo unico, specialistica, dottorato, master, etc.). Sul sito di Facoltà o Dipartimento è possibile trovare questa tabella, con il raggruppamento dei corsi in base al proprio ordinamento, con tutte le cifre piene più la tassa regionale, alle quali verranno successivamente sottratte ISEE, agevolazioni, esenzioni, etc.

 
Gabriella Giliberti 


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