Pubblicato il 14 May 2021
Pubblicato il 14 May 2021
Tutored incontra Lara, HR in IKEA

Tutored incontra Lara, HR in IKEA


Dopo essersi laureata in Psicologia del lavoro, Lara non ha perso tempo, e dopo alcuni tirocini ed esperienze lavorative, oggi lavora a pieno regime nella sezione HR di IKEA.

Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, gli utenti possono scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studio, esplorare le aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program. 

All’interno della piattaforma, ci piace raccontare le storie di giovani talenti che hanno fatto un percorso di studio brillante e oggi lavorano presso importanti realtà. 

 

Qual è stato il tuo percorso universitario? quali sono stati gli aspetti della tua formazione che hai più apprezzato, e cosa invece cambieresti?

Ho conseguito la laurea triennale in “Scienze psicologiche sociali e del lavoro” per poi proseguire con la magistrale in “Psicologia sociale, del lavoro e della comunicazione” presso l’Università degli Studi di Padova. Ho scelto questo percorso all’interno della Scuola di Psicologia perché ero, e sono tutt’ora, interessata allo sviluppo sociale ed organizzativo.

I corsi che ho seguito mi hanno formata in ambito di selezione e valutazione del candidato, formazione del personale e analisi organizzativa, mantenendo il focus sulla persona sia come singolo che come parte di un gruppo. Sempre all’interno del mio percorso universitario ho svolto un semestre all’estero grazie al programma Erasmus+ a Siviglia, mossa dall’interesse di imparare un’altra lingua al di là dell’inglese, e per uscire dalla comfort-zone della realtà patavina nella quale sono cresciuta. Se dovessi, tornando indietro, cambiare qualcosa all’interno del mio percorso universitario, pensando retrospettivamente al mondo HR in cui sarei arrivata aggiungerei degli esami a scelta di diritto del lavoro.

 

In generale, che consigli daresti a uno studente che ambisce a lavorare all’interno di una realtà aziendale? Entrando più nel particolare, invece, quali esperienze extra-universitarie ritieni siano importanti da fare durante i propri studi?

Il consiglio che mi sento di dare – proprio perché l’ho vissuto in prima persona – è di sfruttare le opportunità di tirocini curriculari, se sono previsti all’interno del proprio corso di laurea, o eventualmente mettersi in contatto con il Career Service d’Ateneo per attivare uno stage extracurricolare: moltissime aziende sono convenzionate con le Università, proprio per intercettare studenti di talento. Credo che svolgere un tirocinio curricolare/extracurricolare durante gli studi sia importante per sperimentare e mettere in pratica quanto studiato, auto-sfidarsi, e anche (e forse soprattutto) permettersi di sbagliare, in modo da avere, una volta usciti dall’università, un’idea più strutturata di quali sono i ritmi aziendali. E anche, ovviamente, per capire a che cosa si è più portati, cosa può piacere e cosa no.

Per quanto riguarda le esperienze extra-universitarie, negli anni di studi ho sempre lavorato in svariati ambiti per cercare di essere, almeno in parte, indipendente. Questa “necessità” si è tramutata in opportunità, in quanto ho avuto la fortuna di rapportarmi con persone di più età, molteplice provenienza e abilità, sviluppando un comportamento orientato verso le persone, fondandomi sempre su empatia, rispetto reciproco e una comprensione il meno giudicante possibile. Tutte skills, queste, che ho ulteriormente consolidato nel mio lavoro nelle risorse umane.

 

Qual è stato il tuo percorso per arrivare a lavorare presso IKEA?

Ho sfruttato i tirocini curricolari presenti all’interno dei miei corsi di laurea! La mia prima breve esperienza è stata all’interno di un’agenzia per il lavoro, Manpower, all’interno della quale mi occupavo dello screening dei CV e svolgevo colloqui di pre-selezione. Successivamente sono stata per 7 mesi in Plastotecnica S.p.A., azienda leader in Italia nel suo settore di riferimento; mi occupavo di ricerca e selezione, gestendo tutti i canali di recruiting, pubblicazione annunci, screening dei CV, conduzione di colloqui individuali e di gruppo/assessment. Dopo due esperienze in ricerca e selezione ero curiosa di approfondire il mondo della formazione, perciò ho svolto un anno all’interno di un’associazione di categoria, la Confcommercio, nella quale seguivo la progettazione, l’analisi dei fabbisogni formativi, l’organizzazione e l’erogazione dei corsi per le aziende socie.

 

Di cosa ti occupi in IKEA? Quali sono gli aspetti che ti piacciono di più del tuo lavoro?

Attualmente in IKEA ricopro un ruolo abbastanza trasversale: seguo attività di amministrazione legate alla predisposizione e alla gestione dei documenti dei neo-assunti, colloqui di selezione in co-conduzione con i Manager delle funzioni di riferimento, monitoraggio e organizzazione delle attività formative, comunicazione interna ed organizzazione di eventi aziendali e per i dipendenti e organizzazione degli hiring-day. In IKEA ho trovato la realtà aziendale che cercavo: mi ritengo una persona dinamica, e difficilmente riesco a stare attaccata al computer tutto il giorno.

Qui ho trovato un ambiente vivo, nel quale le priorità mutano in continuazione, ed è quindi importante essere pronti e propositivi nei confronti del cambiamento, saper pensare fuori dagli schemi e vedere delle opportunità anche in situazioni che appaiono difficili. E poi è un’azienda people-oriented, sento che i suoi valori sono in linea con i miei valori personali e professionali.

 

Quali sono le skills che consigli di sviluppare agli utenti di Tutored che ambiscono a fare un lavoro come il tuo?

La skill principale, che secondo me è un po’ la chiave di tutto, è cercare di sviluppare e raggiungere un’elevata consapevolezza di se stessi e delle proprie capacità: partire da un’analisi iniziale di quali sono i punti in cui si può migliorare, e non viverli come un limite. Bisogna accettare le nuove sfide che ci si presentano e metterci costantemente in discussione, non sentendoci mai del tutto arrivati.

Riportando il mio caso, fino a qualche anno fa ero molto timida, inibita e avevo grosse difficoltà a parlare in pubblico. Lavorare in HR mi ha aiutato giorno dopo giorno ad essere più sciolta e disinvolta: il mio lavoro è un allenamento quotidiano che porta tante soddisfazioni, di cui la prima fra tutte è l'essere promotrice di un cambiamento positivo per la mia azienda. 


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Dopo essersi laureata in Psicologia del lavoro, Lara non ha perso tempo, e dopo alcuni tirocini ed esperienze lavorative, oggi lavora a pieno regime nella sezione HR di IKEA.

Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, gli utenti possono scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studio, esplorare le aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program. 

All’interno della piattaforma, ci piace raccontare le storie di giovani talenti che hanno fatto un percorso di studio brillante e oggi lavorano presso importanti realtà. 

 

Qual è stato il tuo percorso universitario? quali sono stati gli aspetti della tua formazione che hai più apprezzato, e cosa invece cambieresti?

Ho conseguito la laurea triennale in “Scienze psicologiche sociali e del lavoro” per poi proseguire con la magistrale in “Psicologia sociale, del lavoro e della comunicazione” presso l’Università degli Studi di Padova. Ho scelto questo percorso all’interno della Scuola di Psicologia perché ero, e sono tutt’ora, interessata allo sviluppo sociale ed organizzativo.

I corsi che ho seguito mi hanno formata in ambito di selezione e valutazione del candidato, formazione del personale e analisi organizzativa, mantenendo il focus sulla persona sia come singolo che come parte di un gruppo. Sempre all’interno del mio percorso universitario ho svolto un semestre all’estero grazie al programma Erasmus+ a Siviglia, mossa dall’interesse di imparare un’altra lingua al di là dell’inglese, e per uscire dalla comfort-zone della realtà patavina nella quale sono cresciuta. Se dovessi, tornando indietro, cambiare qualcosa all’interno del mio percorso universitario, pensando retrospettivamente al mondo HR in cui sarei arrivata aggiungerei degli esami a scelta di diritto del lavoro.

 

In generale, che consigli daresti a uno studente che ambisce a lavorare all’interno di una realtà aziendale? Entrando più nel particolare, invece, quali esperienze extra-universitarie ritieni siano importanti da fare durante i propri studi?

Il consiglio che mi sento di dare – proprio perché l’ho vissuto in prima persona – è di sfruttare le opportunità di tirocini curriculari, se sono previsti all’interno del proprio corso di laurea, o eventualmente mettersi in contatto con il Career Service d’Ateneo per attivare uno stage extracurricolare: moltissime aziende sono convenzionate con le Università, proprio per intercettare studenti di talento. Credo che svolgere un tirocinio curricolare/extracurricolare durante gli studi sia importante per sperimentare e mettere in pratica quanto studiato, auto-sfidarsi, e anche (e forse soprattutto) permettersi di sbagliare, in modo da avere, una volta usciti dall’università, un’idea più strutturata di quali sono i ritmi aziendali. E anche, ovviamente, per capire a che cosa si è più portati, cosa può piacere e cosa no.

Per quanto riguarda le esperienze extra-universitarie, negli anni di studi ho sempre lavorato in svariati ambiti per cercare di essere, almeno in parte, indipendente. Questa “necessità” si è tramutata in opportunità, in quanto ho avuto la fortuna di rapportarmi con persone di più età, molteplice provenienza e abilità, sviluppando un comportamento orientato verso le persone, fondandomi sempre su empatia, rispetto reciproco e una comprensione il meno giudicante possibile. Tutte skills, queste, che ho ulteriormente consolidato nel mio lavoro nelle risorse umane.

 

Qual è stato il tuo percorso per arrivare a lavorare presso IKEA?

Ho sfruttato i tirocini curricolari presenti all’interno dei miei corsi di laurea! La mia prima breve esperienza è stata all’interno di un’agenzia per il lavoro, Manpower, all’interno della quale mi occupavo dello screening dei CV e svolgevo colloqui di pre-selezione. Successivamente sono stata per 7 mesi in Plastotecnica S.p.A., azienda leader in Italia nel suo settore di riferimento; mi occupavo di ricerca e selezione, gestendo tutti i canali di recruiting, pubblicazione annunci, screening dei CV, conduzione di colloqui individuali e di gruppo/assessment. Dopo due esperienze in ricerca e selezione ero curiosa di approfondire il mondo della formazione, perciò ho svolto un anno all’interno di un’associazione di categoria, la Confcommercio, nella quale seguivo la progettazione, l’analisi dei fabbisogni formativi, l’organizzazione e l’erogazione dei corsi per le aziende socie.

 

Di cosa ti occupi in IKEA? Quali sono gli aspetti che ti piacciono di più del tuo lavoro?

Attualmente in IKEA ricopro un ruolo abbastanza trasversale: seguo attività di amministrazione legate alla predisposizione e alla gestione dei documenti dei neo-assunti, colloqui di selezione in co-conduzione con i Manager delle funzioni di riferimento, monitoraggio e organizzazione delle attività formative, comunicazione interna ed organizzazione di eventi aziendali e per i dipendenti e organizzazione degli hiring-day. In IKEA ho trovato la realtà aziendale che cercavo: mi ritengo una persona dinamica, e difficilmente riesco a stare attaccata al computer tutto il giorno.

Qui ho trovato un ambiente vivo, nel quale le priorità mutano in continuazione, ed è quindi importante essere pronti e propositivi nei confronti del cambiamento, saper pensare fuori dagli schemi e vedere delle opportunità anche in situazioni che appaiono difficili. E poi è un’azienda people-oriented, sento che i suoi valori sono in linea con i miei valori personali e professionali.

 

Quali sono le skills che consigli di sviluppare agli utenti di Tutored che ambiscono a fare un lavoro come il tuo?

La skill principale, che secondo me è un po’ la chiave di tutto, è cercare di sviluppare e raggiungere un’elevata consapevolezza di se stessi e delle proprie capacità: partire da un’analisi iniziale di quali sono i punti in cui si può migliorare, e non viverli come un limite. Bisogna accettare le nuove sfide che ci si presentano e metterci costantemente in discussione, non sentendoci mai del tutto arrivati.

Riportando il mio caso, fino a qualche anno fa ero molto timida, inibita e avevo grosse difficoltà a parlare in pubblico. Lavorare in HR mi ha aiutato giorno dopo giorno ad essere più sciolta e disinvolta: il mio lavoro è un allenamento quotidiano che porta tante soddisfazioni, di cui la prima fra tutte è l'essere promotrice di un cambiamento positivo per la mia azienda. 


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