Pubblicato il 13 Jul 2021
Pubblicato il 13 Jul 2021
ICT World: la storia di Lorenzo, studente di ingegneria informatica al Politecnico di Milano

ICT World: la storia di Lorenzo, studente di ingegneria informatica al Politecnico di Milano


In questa rubrica, Tutored ha raccolto le storie di brillanti studenti in ambito informatico, provenienti dalle più prestigiose università italiane. 

 

Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, i membri hanno la possibilità di scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studi, conoscere grandi aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program. La nostra community è formata da giovani uniti dall'ambizione. Su Tutored, raccontiamo le loro storie ed esperienze, con l'obiettivo di ispirare i più giovani e dare un'idea concreta del mondo del lavoro.

 

Innanzitutto, ti chiederei di presentarti come persona, focalizzandoti in particolare sui tuoi interessi, le passioni e le ambizioni che hai avuto sin da giovane, e che ti hanno portato a studiare al Politecnico.

 

Salve a tutta la comunità di Tutored, mi presento: sono Lorenzo Carpaneto, studente magistrale di Computer Science and Engineering al Politecnico di Milano. Il percorso che mi ha portato qui non é stato esattamente "lineare": ho cambiato idea diverse volte durante la mia carriera accademica. Mi é sempre stato chiaro però che avrei voluto perseguire un percorso di studi scientifico: la matematica e la logica sono materie che mi hanno sempre appassionato. Inizialmente avevo un dilemma che riguardava la scelta tra una facoltà ingegneristica, di stampo piú pratico, e una piú "teorica", come matematica o fisica.


Il mio amore per la programmazione, e per l'informatica in generale, é nato durante il mio primo incontro con essa, durante il percorso di laurea triennale in ingengeria Elettronica e Tecnologie dell'Informazione, frequentato all'Università di Genova. Sono rimasto subito sorpreso dalle possibilitá che offre questo mondo, e mi sono buttato a capofitto nel suo studio. Non mi sono inoltre fatto mancare la partecipazione a diversi eventi: come competive programmer, a SWERC, facendo cyber security a cyberchallenge, e come "inventore", all'hackathon Innovathon, proposto dall'azienda Leonardo. Grazie a queste esperienze, ho capito che il percorso giusto per me sarebbe stato quello dell'ingegneria informatica, e ho deciso di provare a frequentare il politecnico di Milano.
In futuro mi piacerebbe lavorare allo sviluppo e alla progettazione di applicazioni usate da un grande numero di persone. In un primo tempo, lavorando per una media/grande azienda e, dopo aver guadagnato un po' di esperienza, penso che mi piacerebbe lanciare una mia startup (ammesso che ci siano una buona idea e un buon progetto alla base).


Come ti trovi al Politecnico di Milano? Come trovi che sia il bilanciamento fra teoria e pratica nella didattica?

 

Anche se quest'anno é stato particolare e faticoso, a causa della pandemia, la mia esperienza al Politecnico é finora più che positiva. L'organizzazione delle lezioni online é stata efficace, e il fatto di avere una comunitá di studenti molto attiva sui social network ha favorito e reso semplice la comunicazione. Anche quando é stato necessario dividersi in gruppi per alcune attivitá non ho incontrato alcuna difficoltá, sebbene non conoscessi nessuno.


Per quanto riguarda il bilanciamento teoria/pratica, la maggior parte dei corsi dá l'opportunitá di cimentarsi in progetti che possiamo considerare "pratici". Questo favorisce sia lo studio della materia, che l'applicazione delle conoscenze apprese. L'unica lamentela che mi viene in mente a riguardo, é che spesso questi progetti sono dimensionati male rispetto al numero di crediti che valgono: mi é capitato di dovere lavorare piú di tre mesi per compiti dal valore di 2.5 CFU...

 

Potresti raccontarci di una tua esperienza extrauniversitaria (ma anche, se desideri, più di una) particolarmente rilevante per la tua formazione? Uno stage, un erasmus, un progetto, un’esperienza di volontariato, una passione particolare…

 

Una esperienza particolarmente importante é stata quella dell'hackathon Innovathon, svoltasi durante la Triennale, e proposta da Leonardo. In questa competizione, io e la mia squadra abbiamo dovuto progettare e costruire un veicolo che fosse in grado di viaggiare autonomamente all'interno di una galleria, seguendo un percorso contrassegnato da una linea di mezzeria. Il tema della gara erano le emergenze: infatti, oltre a muoversi, il mezzo doveva essere in grado di riconoscere delle immagini di persone che si trovavano lungo il percorso, in modo da sganciare un kit medico per aiutarle.

Questa gara é stata divertente e, seppur per breve tempo, si è rivelata un'ottima occasione di mettere in pratica quello che avevamo imparato durante il percorso universitario. Costruire la macchina é stata una sfida sia dal punto di vista meccanico che elettronico. Inoltre é stato interessante lavorare sulla intelligenza artificiale per riconoscere la presenza di persone nel tunnel. Nel suo piccolo, questa è stata un'esperienza che mi ha indirizzato ancor di piú verso lo studio dell'informatica.


Raccontaci di una ambizione per il futuro: cosa pensi di fare dopo il Politecnico? Dove ti piacerebbe andare a lavorare? Quali pensi che siano gli step necessari per arrivarci?

 

Una volta finita l'universitá mi piacerebbe prendermi del tempo per andare all'estero, visitare nuovi posti ed entrare in contatto con nuove realtá. Nel farlo, mi piacerebbe essere assunto da una media/grande impresa che mi permetta di imparare, creare nuove amicizie e studiare nuove tecnologie. Penso che, grazie alla facoltá che sto seguendo, questo piano sia tranquillamente realizzabile.

In ogni caso, durante il secondo anno di magistrale mi impegneró ancora di piú, facendo attivitá extra-curriculari e studiando diverse materie, oltre a quelle presenti nel corso di studi, per ampliare la mia formazione e il mio curriculum: in questo modo, il mio sogno diverrà realtá.


Secondo te qual è una tecnologia già esistente (un algoritmo, una componente hardware, una componente software, un progetto…)  le cui potenzialità non sono state a pieno sfruttate? O che ha ampi margini di sviluppo? Una tecnologia che, se sfruttata a dovere, potrebbe avere successo in futuro? 

 

Secondo me, alcuni tra gli algoritmi che nel futuro saranno particolarmente studiati e che hanno ampio margine di miglioramento sono quelli relativi alla compressione o l'eliminazione intelligente dei dati. Infatti penso che, specialmente con l'avvento del 5G e con il continuo sviluppo dell'IoT, in un futuro non troppo lontano il problema dell'immagazzinamento dell'informazione diventerá una delle sfide piú impegnative e urgenti da risolvere.

In questa rubrica, Tutored ha raccolto le storie di brillanti studenti in ambito informatico, provenienti dalle più prestigiose università italiane. 

 

Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, i membri hanno la possibilità di scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studi, conoscere grandi aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program. La nostra community è formata da giovani uniti dall'ambizione. Su Tutored, raccontiamo le loro storie ed esperienze, con l'obiettivo di ispirare i più giovani e dare un'idea concreta del mondo del lavoro.

 

Innanzitutto, ti chiederei di presentarti come persona, focalizzandoti in particolare sui tuoi interessi, le passioni e le ambizioni che hai avuto sin da giovane, e che ti hanno portato a studiare al Politecnico.

 

Salve a tutta la comunità di Tutored, mi presento: sono Lorenzo Carpaneto, studente magistrale di Computer Science and Engineering al Politecnico di Milano. Il percorso che mi ha portato qui non é stato esattamente "lineare": ho cambiato idea diverse volte durante la mia carriera accademica. Mi é sempre stato chiaro però che avrei voluto perseguire un percorso di studi scientifico: la matematica e la logica sono materie che mi hanno sempre appassionato. Inizialmente avevo un dilemma che riguardava la scelta tra una facoltà ingegneristica, di stampo piú pratico, e una piú "teorica", come matematica o fisica.


Il mio amore per la programmazione, e per l'informatica in generale, é nato durante il mio primo incontro con essa, durante il percorso di laurea triennale in ingengeria Elettronica e Tecnologie dell'Informazione, frequentato all'Università di Genova. Sono rimasto subito sorpreso dalle possibilitá che offre questo mondo, e mi sono buttato a capofitto nel suo studio. Non mi sono inoltre fatto mancare la partecipazione a diversi eventi: come competive programmer, a SWERC, facendo cyber security a cyberchallenge, e come "inventore", all'hackathon Innovathon, proposto dall'azienda Leonardo. Grazie a queste esperienze, ho capito che il percorso giusto per me sarebbe stato quello dell'ingegneria informatica, e ho deciso di provare a frequentare il politecnico di Milano.
In futuro mi piacerebbe lavorare allo sviluppo e alla progettazione di applicazioni usate da un grande numero di persone. In un primo tempo, lavorando per una media/grande azienda e, dopo aver guadagnato un po' di esperienza, penso che mi piacerebbe lanciare una mia startup (ammesso che ci siano una buona idea e un buon progetto alla base).


Come ti trovi al Politecnico di Milano? Come trovi che sia il bilanciamento fra teoria e pratica nella didattica?

 

Anche se quest'anno é stato particolare e faticoso, a causa della pandemia, la mia esperienza al Politecnico é finora più che positiva. L'organizzazione delle lezioni online é stata efficace, e il fatto di avere una comunitá di studenti molto attiva sui social network ha favorito e reso semplice la comunicazione. Anche quando é stato necessario dividersi in gruppi per alcune attivitá non ho incontrato alcuna difficoltá, sebbene non conoscessi nessuno.


Per quanto riguarda il bilanciamento teoria/pratica, la maggior parte dei corsi dá l'opportunitá di cimentarsi in progetti che possiamo considerare "pratici". Questo favorisce sia lo studio della materia, che l'applicazione delle conoscenze apprese. L'unica lamentela che mi viene in mente a riguardo, é che spesso questi progetti sono dimensionati male rispetto al numero di crediti che valgono: mi é capitato di dovere lavorare piú di tre mesi per compiti dal valore di 2.5 CFU...

 

Potresti raccontarci di una tua esperienza extrauniversitaria (ma anche, se desideri, più di una) particolarmente rilevante per la tua formazione? Uno stage, un erasmus, un progetto, un’esperienza di volontariato, una passione particolare…

 

Una esperienza particolarmente importante é stata quella dell'hackathon Innovathon, svoltasi durante la Triennale, e proposta da Leonardo. In questa competizione, io e la mia squadra abbiamo dovuto progettare e costruire un veicolo che fosse in grado di viaggiare autonomamente all'interno di una galleria, seguendo un percorso contrassegnato da una linea di mezzeria. Il tema della gara erano le emergenze: infatti, oltre a muoversi, il mezzo doveva essere in grado di riconoscere delle immagini di persone che si trovavano lungo il percorso, in modo da sganciare un kit medico per aiutarle.

Questa gara é stata divertente e, seppur per breve tempo, si è rivelata un'ottima occasione di mettere in pratica quello che avevamo imparato durante il percorso universitario. Costruire la macchina é stata una sfida sia dal punto di vista meccanico che elettronico. Inoltre é stato interessante lavorare sulla intelligenza artificiale per riconoscere la presenza di persone nel tunnel. Nel suo piccolo, questa è stata un'esperienza che mi ha indirizzato ancor di piú verso lo studio dell'informatica.


Raccontaci di una ambizione per il futuro: cosa pensi di fare dopo il Politecnico? Dove ti piacerebbe andare a lavorare? Quali pensi che siano gli step necessari per arrivarci?

 

Una volta finita l'universitá mi piacerebbe prendermi del tempo per andare all'estero, visitare nuovi posti ed entrare in contatto con nuove realtá. Nel farlo, mi piacerebbe essere assunto da una media/grande impresa che mi permetta di imparare, creare nuove amicizie e studiare nuove tecnologie. Penso che, grazie alla facoltá che sto seguendo, questo piano sia tranquillamente realizzabile.

In ogni caso, durante il secondo anno di magistrale mi impegneró ancora di piú, facendo attivitá extra-curriculari e studiando diverse materie, oltre a quelle presenti nel corso di studi, per ampliare la mia formazione e il mio curriculum: in questo modo, il mio sogno diverrà realtá.


Secondo te qual è una tecnologia già esistente (un algoritmo, una componente hardware, una componente software, un progetto…)  le cui potenzialità non sono state a pieno sfruttate? O che ha ampi margini di sviluppo? Una tecnologia che, se sfruttata a dovere, potrebbe avere successo in futuro? 

 

Secondo me, alcuni tra gli algoritmi che nel futuro saranno particolarmente studiati e che hanno ampio margine di miglioramento sono quelli relativi alla compressione o l'eliminazione intelligente dei dati. Infatti penso che, specialmente con l'avvento del 5G e con il continuo sviluppo dell'IoT, in un futuro non troppo lontano il problema dell'immagazzinamento dell'informazione diventerá una delle sfide piú impegnative e urgenti da risolvere.