Pubblicato il 03 Sep 2020
Pubblicato il 03 Sep 2020
Tutored incontra Marco, HR Specialist in ZF Group

Tutored incontra Marco, HR Specialist in ZF Group


Dopo la laurea, Marco Pusinanti ha avuto l'opportunità di interagire con ZF Group per un tirocinio che, nel tempo, si è trasformato in una vera opportunità professionale. 


Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, gli utenti possono scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studio, partecipare a webinar formativi, esplorare le aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program. 

All’interno della piattaforma, ci piace raccontare le storie di giovani talenti che hanno fatto un percorso di studio brillante e oggi lavorano presso importanti realtà. 


In quale università hai studiato e quale percorso di studi hai scelto?


Mi sono laureato all’Università degli studi di Padova con una laurea triennale in psicologia del lavoro. Non ho svolto la magistrale perché l’azienda per cui lavoro tutt’ora mi ha assunto prima della laurea per un lavoro per cui spesso è richiesto un master: ho colto la palla al balzo.

Concludere il ciclo era impossibile: il percorso d’inserimento è stato probabilmente più impegnativo (e lasciami dire utile) di un ciclo magistrale in psicologia del lavoro. Nonostante questo, tra i miei progetti c’è quello di frequentare un master che vada a rafforzare le mie conoscenze in ambito giuslavorativo. Ovviamente non smetto mai di svolgere formazione continua attraverso le piattaforme messe a disposizione della corporate. Nel mondo d’oggi non è MAI concesso smettere di imparare.


Quale attività extra-universitaria pensi sia stata davvero importante per la tua carriera?


Credo questo punto sia ciò che ha caratterizzato la mia carriera. Finito il liceo, per motivi strettamente personali, ero molto indeciso sul proseguimento degli studi. Così per non gravare sulle spalle di mia madre decisi di iniziare a lavorare. Per un anno e mezzo ho fatto l’operaio su turni, vivendo da solo in un’altra regione e mantenendomi totalmente da solo a 19 anni.

Un’esperienza dura che però mi ha fatto comprendere davvero quale strada volevo seguire, spazzando via ogni dubbio. Quando si è così giovani sapere esattamente cosa si vuole è tanto difficile quanto fondamentale e per essere certi di ciò che si vuole bisogna anche capire cosa non si vuole.


Un consiglio che daresti a chi sta studiando in questo momento?


Un occhio ben fisso sui libri e l’altro sul mondo del lavoro. Focalizzate quello che volete fare dopo la laurea, quali porte vi si potrebbero aprire e cosa l’università non vi darà per essere tra i migliori candidati per la posizione a cui ambite.

Aprite LinkedIn, guardate le offerte di lavoro per le posizioni che vi interessano e memorizzate i requisiti richiesti.  Una volta fatto, cercate di acquisire anche come autodidatti quello che vi manca e fate i salti mortali per svolgere il tirocinio curricolare nell’ambito a cui ambite: l’esperienza giusta può valere molto di più di un 30 ad un esame. Svolgere uno stage o altre attività extra-universitarie, è molto importante anche per capire cosa NON si vuole fare in futuro.


Oggi lavori in ZF Group: come ci sei arrivato e come si sono svolte le selezioni?


Il mio percorso in ZF Group è nato proprio con un tirocinio curricolare ai fini dello svolgimento della mia tesi sul processo di selezione. Tirocinio durante il quale ho dato il 120%, cercando di assorbire il più possibile tutto ciò che vedevo e ricostruendo da solo ciò che non mi era immediatamente chiaro.

Visto l’impegno e una necessità contingente l’azienda decise di propormi un ulteriore stage retribuito di 3 mesi. Questa volta misi il 130% e, alla fine dello stage, l’HR Manager decise di assumermi. Sì, ho avuto la fortuna di trovare un’azienda e un capo in grado di valorizzare i giovani. Quindi informatevi sempre il più possibile sulla realtà in cui volete entrare.


Di cosa ti occupi in qualità di HR Specialist in ZF Group?

Mi occupo di moltissime cose. Sono responsabile per la formazione e per la comunicazione, di tutta la reportistica (ed è davvero molta) di Corporate, della gestione dei KPI HR (come ad esempio il tasso di assenteismo, il tasso di turn-over), di budget del personale, di privacy e supporto l’HR Manager nelle attività sindacali.

Quest’ultima è un attività molto importante nell’ambito risorse umane che non si studia all’università. Inoltre, mi occupo anche di selezione, la parte che preferisco sicuramente: dal primo screening dei candidati, ai colloqui fino all’assunzione.


Nella nostra community di oltre 500.000 utenti ci sono molti studenti e giovani laureati che vorrebbero lavorare nel mondo HR: un consiglio che daresti a chi vorrebbe seguire la tua strada?


Il primo consiglio che darei a chi vuole entrare nel mondo HR è quello di rileggere la risposta alla domanda precedente. Per quanto il mio titolo sia quello di “HR Specialist” vedo che la tendenza, di fatto, è indirizzata sempre più sul “Generalist”. Si avrà sempre una predilezione su alcuni ambiti ma è necessario possedere competenze su tutto ciò che è attinente al mondo HR: dalla parte soft quale può essere la formazione e la comunicazione a quella più hard come la gestione delle presenze, la contrattualistica e la pianificazione del budget.

Il mondo HR non vedrà una crescita delle posizioni disponibili, semmai il contrario. È necessario avere competenze a 360 gradi per poter coprire tutte le attività HR. Infine ricordate che è un ruolo che implica contatto con le persone e decisioni che incidono anche fortemente sul loro futuro. Coltivate e migliorate sempre di più le vostre skills relazionali. Se avete una naturale predisposizione siete sicuramente avvantaggiati. 


Sei un recruiter? Scopri come digitalizzare le strategie di employer branding e recruiting della tua azienda grazia a tutored. Attrai e assumi giovani talenti: scopri Tutored Business.

Dopo la laurea, Marco Pusinanti ha avuto l'opportunità di interagire con ZF Group per un tirocinio che, nel tempo, si è trasformato in una vera opportunità professionale. 


Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, gli utenti possono scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studio, partecipare a webinar formativi, esplorare le aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program. 

All’interno della piattaforma, ci piace raccontare le storie di giovani talenti che hanno fatto un percorso di studio brillante e oggi lavorano presso importanti realtà. 


In quale università hai studiato e quale percorso di studi hai scelto?


Mi sono laureato all’Università degli studi di Padova con una laurea triennale in psicologia del lavoro. Non ho svolto la magistrale perché l’azienda per cui lavoro tutt’ora mi ha assunto prima della laurea per un lavoro per cui spesso è richiesto un master: ho colto la palla al balzo.

Concludere il ciclo era impossibile: il percorso d’inserimento è stato probabilmente più impegnativo (e lasciami dire utile) di un ciclo magistrale in psicologia del lavoro. Nonostante questo, tra i miei progetti c’è quello di frequentare un master che vada a rafforzare le mie conoscenze in ambito giuslavorativo. Ovviamente non smetto mai di svolgere formazione continua attraverso le piattaforme messe a disposizione della corporate. Nel mondo d’oggi non è MAI concesso smettere di imparare.


Quale attività extra-universitaria pensi sia stata davvero importante per la tua carriera?


Credo questo punto sia ciò che ha caratterizzato la mia carriera. Finito il liceo, per motivi strettamente personali, ero molto indeciso sul proseguimento degli studi. Così per non gravare sulle spalle di mia madre decisi di iniziare a lavorare. Per un anno e mezzo ho fatto l’operaio su turni, vivendo da solo in un’altra regione e mantenendomi totalmente da solo a 19 anni.

Un’esperienza dura che però mi ha fatto comprendere davvero quale strada volevo seguire, spazzando via ogni dubbio. Quando si è così giovani sapere esattamente cosa si vuole è tanto difficile quanto fondamentale e per essere certi di ciò che si vuole bisogna anche capire cosa non si vuole.


Un consiglio che daresti a chi sta studiando in questo momento?


Un occhio ben fisso sui libri e l’altro sul mondo del lavoro. Focalizzate quello che volete fare dopo la laurea, quali porte vi si potrebbero aprire e cosa l’università non vi darà per essere tra i migliori candidati per la posizione a cui ambite.

Aprite LinkedIn, guardate le offerte di lavoro per le posizioni che vi interessano e memorizzate i requisiti richiesti.  Una volta fatto, cercate di acquisire anche come autodidatti quello che vi manca e fate i salti mortali per svolgere il tirocinio curricolare nell’ambito a cui ambite: l’esperienza giusta può valere molto di più di un 30 ad un esame. Svolgere uno stage o altre attività extra-universitarie, è molto importante anche per capire cosa NON si vuole fare in futuro.


Oggi lavori in ZF Group: come ci sei arrivato e come si sono svolte le selezioni?


Il mio percorso in ZF Group è nato proprio con un tirocinio curricolare ai fini dello svolgimento della mia tesi sul processo di selezione. Tirocinio durante il quale ho dato il 120%, cercando di assorbire il più possibile tutto ciò che vedevo e ricostruendo da solo ciò che non mi era immediatamente chiaro.

Visto l’impegno e una necessità contingente l’azienda decise di propormi un ulteriore stage retribuito di 3 mesi. Questa volta misi il 130% e, alla fine dello stage, l’HR Manager decise di assumermi. Sì, ho avuto la fortuna di trovare un’azienda e un capo in grado di valorizzare i giovani. Quindi informatevi sempre il più possibile sulla realtà in cui volete entrare.


Di cosa ti occupi in qualità di HR Specialist in ZF Group?

Mi occupo di moltissime cose. Sono responsabile per la formazione e per la comunicazione, di tutta la reportistica (ed è davvero molta) di Corporate, della gestione dei KPI HR (come ad esempio il tasso di assenteismo, il tasso di turn-over), di budget del personale, di privacy e supporto l’HR Manager nelle attività sindacali.

Quest’ultima è un attività molto importante nell’ambito risorse umane che non si studia all’università. Inoltre, mi occupo anche di selezione, la parte che preferisco sicuramente: dal primo screening dei candidati, ai colloqui fino all’assunzione.


Nella nostra community di oltre 500.000 utenti ci sono molti studenti e giovani laureati che vorrebbero lavorare nel mondo HR: un consiglio che daresti a chi vorrebbe seguire la tua strada?


Il primo consiglio che darei a chi vuole entrare nel mondo HR è quello di rileggere la risposta alla domanda precedente. Per quanto il mio titolo sia quello di “HR Specialist” vedo che la tendenza, di fatto, è indirizzata sempre più sul “Generalist”. Si avrà sempre una predilezione su alcuni ambiti ma è necessario possedere competenze su tutto ciò che è attinente al mondo HR: dalla parte soft quale può essere la formazione e la comunicazione a quella più hard come la gestione delle presenze, la contrattualistica e la pianificazione del budget.

Il mondo HR non vedrà una crescita delle posizioni disponibili, semmai il contrario. È necessario avere competenze a 360 gradi per poter coprire tutte le attività HR. Infine ricordate che è un ruolo che implica contatto con le persone e decisioni che incidono anche fortemente sul loro futuro. Coltivate e migliorate sempre di più le vostre skills relazionali. Se avete una naturale predisposizione siete sicuramente avvantaggiati. 


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