Pubblicato il 18 May 2021
Pubblicato il 18 May 2021
Tutored incontra Michela, Finance Manufacturing Partner in Findus Italia

Tutored incontra Michela, Finance Manufacturing Partner in Findus Italia


Cosa c'è dietro il piatto che porti in tavola? Il percorso di Michela dai primi passi nel food & beverage fino all'attuale ruolo di Finance Manufacturing Partner in Findus

Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, i membri hanno la possibilità di scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studi, conoscere grandi aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program. La nostra community è formata da giovani uniti dall'ambizione. Su Tutored, raccontiamo le loro storie ed esperienze, con l'obiettivo di ispirare i più giovani e dare un'idea concreta del mondo del lavoro.

 

In quale università hai studiato e quale percorso di studi hai scelto? 

Frequentavo il quinto anno di liceo scientifico, ero da poco tornata da un anno di studio negli Stati Uniti, quando ho colto l’opportunità di fare un Talent Program all’Università Bocconi, al termine del quale sono riuscita a garantirmi l’accesso al percorso di studi BIEMF (Bachelor of International Economics, Management and Finance) con major in Finance.

Ambivo a frequentare questo corso perché mi avrebbe dato la possibilità di studiare ciò che mi piaceva, in una delle migliori università italiane, con una didattica in lingua inglese e in una classe formata multilinguistica e multiculturale. Al termine del mio percorso triennale, volendo coltivare il mio interesse per le organizzazioni internazionali, ho scelto di specializzarmi in Economia e Management delle Amministrazioni Pubbliche e Istituzioni Internazionali sempre presso l’Università Bocconi. Durante questo periodo ho anche avuto modo di fare uno stage curriculare presso la Camera di Commercio Italiana per l’Olanda, ad Amsterdam.

 

Quale attività extra-universitaria pensi sia stata davvero importante per la tua carriera? Un consiglio che daresti a chi sta studiando in questo momento?

Ho sempre portato avanti numerose attività extra-scolastiche tra sport, musica, scuola di lingue, teatro e scout. Ritengo che proprio quest’ultima attività, a cui mi sono particolarmente dedicata durante il mio percorso universitario, sia stata fondamentale per la mia formazione. Essere presente e diventare così un punto di riferimento per una comunità numerosa di ragazzi e di adulti è un’esperienza estremamente arricchente: la mia esperienza negli scout mi ha aiutato moltissimo a comprendere la grande responsabilità che ognuno di noi ha verso il prossimo. Negli anni lo scoutismo mi ha permesso di affinare numerose soft skills facilmente estendibili ad un contesto lavorativo, come la leadership, il problem solving, il lavoro di squadra e la definizione di priorità.

A chi sta studiando in questo momento, consiglierei di ricercare sempre un equilibrio tra carriera accademica e tempo libero: è importante preservare le proprie passioni durante il percorso di studio. So che può sembrare difficile, ma che si tratti dell’apprendere una lingua straniera, della lettura, di un’associazione studentesca o di uno sport, è importante non trascurare i propri hobby perché saranno proprio questi ultimi che, a parità di preparazione con un altro candidato, potranno fornirvi un vantaggio competitivo nel mondo del lavoro.

 

Oggi lavori in Findus Italia (Nomad Foods): come ci sei arrivata e come si sono svolte le selezioni?

Sono sempre stata molto attratta dal settore Food and Beverage, perché i prodotti entrano nelle nostre case quasi senza che ce ne rendiamo conto, e spesso diventano parte della nostra routine e delle nostre abitudini. Stavo già lavorando in Birra Peroni come Manufacturing Finance Analyst, quando sono stata contattata tramite Linkedin da Findus. Findus ha sempre rappresentato una certezza sulle tavole degli Italiani, e anche su quella della mia famiglia, quindi non ci ho pensato due volte a mostrarmi disponibile per un colloquio. Nel giro di poche settimane mi hanno contattata per un colloquio conoscitivo, a cui ne è seguito uno tecnico. Appena mi è stato illustrato il ruolo nell’ambito del finance manufacturing, ho subito pensato che avrei potuto mettere a servizio le mie esperienze passate e imparare qualcosa di nuovo di una realtà industriale italiana ben consolidata. 

 

Di cosa ti occupi in qualità di Finance Manufacturing Partner in Findus Italia (Nomad Foods)?

Per spiegare di cosa mi occupo parto da una domanda: avete mai pensato quanto vi costa preparare un piatto di pasta a casa vostra? Non intendo soltanto il costo della pasta che avete comprato, ma anche quello del gas e dell’acqua che impiegate per cucinarlo, il costo della pentola, la manodopera, il costo che ha fare proprio quel piatto, e non, piuttosto, un’insalata... Insomma: che valore ha quel piatto di pasta? Il mio lavoro sta nel rispondere a questa domanda: sta nel capire, interpretare e spiegare tutte le “componenti di costo” che ogni prodotto Findus realizzato presso la fabbrica di Cisterna di Latina comporta. Il frutto del mio lavoro è alla base di moltissime decisioni strategiche e operative, come per esempio il lancio di nuovi prodotti o il cambio ingredienti. È quindi fondamentale lavorare con tutti i gruppi, e avere una visione complessiva dell’azienda. Per fare questo parto dalla gestione dei costi della materia prima per arrivare a quello del prodotto finito, facendo in modo che le spese sostenute siano correttamente inserite nel costo di produzione del singolo prodotto. Nello specifico, è importante avere una buona conoscenza della realtà produttiva, cercare il più possibile di ottimizzare i costi, ma sempre preservando la qualità del prodotto offerto.  Infine, mi occupo della gestione di alcuni budget di fabbrica, cercando di rendere visibile e spiegabile qualsiasi spesa sostenuta, e cercando naturalmente di prevedere quelle future.

 

Prima di arrivare presso Findus Italia (Nomad Foods), hai lavorato in The Kraft Heinz Company: puoi raccontarci di questa tua esperienza?

Sono entrata in Kraft Heinz quasi un anno prima di laurearmi, poco dopo aver finito il mio stage curriculare alla Camera di Commercio Italiana per l’Olanda. Durante quest’ultima esperienza avevo avuto modo di capire che cercavo un ambiente più dinamico, e così ho fatto domanda per il Graduate Programme di Kraft Heinz. Sono entrata così far parte del team Budgeting & Business Planning della sezione Finance, a Milano. È stata un’esperienza davvero entusiasmante e arricchente, perché mi ha permesso di vivere il business realmente, con delle responsabilità dal primo giorno. Ad alcuni task di routine si aggiungeva l’impegno di guidare dei progetti di miglioramento dei processi, durante i quali ho lavorato a stretto contatto con i top manager dell’azienda. Il Graduate Programme mi ha consentito, nei mesi a seguire, di accrescere esponenzialmente le mie competenze finance, di migliorare l’utilizzo di Excel (requisito base per qualsiasi tipo di ruolo da controller), e soprattutto conoscere tanti colleghi motivati e brillanti. Finiti i sei mesi del Graduate Programme, ho assunto il ruolo di Productivity Analyst, che mi ha permesso di conoscere il controllo di gestione della supply chain.

 

Nella nostra community di oltre 500.000 utenti ci sono molto studenti e giovani laureati che hanno un percorso di studi simile al tuo: un consiglio che daresti a chi vorrebbe seguire la tua strada?

Per esperienza personale so che troppo spesso la paura di non essere abbastanza bravi o preparati vi porterà a non cogliere le opportunità che vi si presentano davanti. Non importa quanto complesso possa sembrare un ruolo visto da fuori: non potrete mai sapere se siete in grado di affrontarlo se non ci provate. I requisiti fondamentali sono la passione, la curiosità e la voglia di mettervi in gioco; se li avete, mostrateli senza timore, e ci sarà sempre qualcuno che sarà pronto a guidarvi e aiutarvi nel vostro percorso di crescita professionale. 

 

Sei un recruiter? Scopri come digitalizzare le strategie di employer branding e recruiting della tua azienda grazie a tutored. Attrai e assumi giovani talenti: scopri Tutored Business.

Cosa c'è dietro il piatto che porti in tavola? Il percorso di Michela dai primi passi nel food & beverage fino all'attuale ruolo di Finance Manufacturing Partner in Findus

Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, i membri hanno la possibilità di scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studi, conoscere grandi aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program. La nostra community è formata da giovani uniti dall'ambizione. Su Tutored, raccontiamo le loro storie ed esperienze, con l'obiettivo di ispirare i più giovani e dare un'idea concreta del mondo del lavoro.

 

In quale università hai studiato e quale percorso di studi hai scelto? 

Frequentavo il quinto anno di liceo scientifico, ero da poco tornata da un anno di studio negli Stati Uniti, quando ho colto l’opportunità di fare un Talent Program all’Università Bocconi, al termine del quale sono riuscita a garantirmi l’accesso al percorso di studi BIEMF (Bachelor of International Economics, Management and Finance) con major in Finance.

Ambivo a frequentare questo corso perché mi avrebbe dato la possibilità di studiare ciò che mi piaceva, in una delle migliori università italiane, con una didattica in lingua inglese e in una classe formata multilinguistica e multiculturale. Al termine del mio percorso triennale, volendo coltivare il mio interesse per le organizzazioni internazionali, ho scelto di specializzarmi in Economia e Management delle Amministrazioni Pubbliche e Istituzioni Internazionali sempre presso l’Università Bocconi. Durante questo periodo ho anche avuto modo di fare uno stage curriculare presso la Camera di Commercio Italiana per l’Olanda, ad Amsterdam.

 

Quale attività extra-universitaria pensi sia stata davvero importante per la tua carriera? Un consiglio che daresti a chi sta studiando in questo momento?

Ho sempre portato avanti numerose attività extra-scolastiche tra sport, musica, scuola di lingue, teatro e scout. Ritengo che proprio quest’ultima attività, a cui mi sono particolarmente dedicata durante il mio percorso universitario, sia stata fondamentale per la mia formazione. Essere presente e diventare così un punto di riferimento per una comunità numerosa di ragazzi e di adulti è un’esperienza estremamente arricchente: la mia esperienza negli scout mi ha aiutato moltissimo a comprendere la grande responsabilità che ognuno di noi ha verso il prossimo. Negli anni lo scoutismo mi ha permesso di affinare numerose soft skills facilmente estendibili ad un contesto lavorativo, come la leadership, il problem solving, il lavoro di squadra e la definizione di priorità.

A chi sta studiando in questo momento, consiglierei di ricercare sempre un equilibrio tra carriera accademica e tempo libero: è importante preservare le proprie passioni durante il percorso di studio. So che può sembrare difficile, ma che si tratti dell’apprendere una lingua straniera, della lettura, di un’associazione studentesca o di uno sport, è importante non trascurare i propri hobby perché saranno proprio questi ultimi che, a parità di preparazione con un altro candidato, potranno fornirvi un vantaggio competitivo nel mondo del lavoro.

 

Oggi lavori in Findus Italia (Nomad Foods): come ci sei arrivata e come si sono svolte le selezioni?

Sono sempre stata molto attratta dal settore Food and Beverage, perché i prodotti entrano nelle nostre case quasi senza che ce ne rendiamo conto, e spesso diventano parte della nostra routine e delle nostre abitudini. Stavo già lavorando in Birra Peroni come Manufacturing Finance Analyst, quando sono stata contattata tramite Linkedin da Findus. Findus ha sempre rappresentato una certezza sulle tavole degli Italiani, e anche su quella della mia famiglia, quindi non ci ho pensato due volte a mostrarmi disponibile per un colloquio. Nel giro di poche settimane mi hanno contattata per un colloquio conoscitivo, a cui ne è seguito uno tecnico. Appena mi è stato illustrato il ruolo nell’ambito del finance manufacturing, ho subito pensato che avrei potuto mettere a servizio le mie esperienze passate e imparare qualcosa di nuovo di una realtà industriale italiana ben consolidata. 

 

Di cosa ti occupi in qualità di Finance Manufacturing Partner in Findus Italia (Nomad Foods)?

Per spiegare di cosa mi occupo parto da una domanda: avete mai pensato quanto vi costa preparare un piatto di pasta a casa vostra? Non intendo soltanto il costo della pasta che avete comprato, ma anche quello del gas e dell’acqua che impiegate per cucinarlo, il costo della pentola, la manodopera, il costo che ha fare proprio quel piatto, e non, piuttosto, un’insalata... Insomma: che valore ha quel piatto di pasta? Il mio lavoro sta nel rispondere a questa domanda: sta nel capire, interpretare e spiegare tutte le “componenti di costo” che ogni prodotto Findus realizzato presso la fabbrica di Cisterna di Latina comporta. Il frutto del mio lavoro è alla base di moltissime decisioni strategiche e operative, come per esempio il lancio di nuovi prodotti o il cambio ingredienti. È quindi fondamentale lavorare con tutti i gruppi, e avere una visione complessiva dell’azienda. Per fare questo parto dalla gestione dei costi della materia prima per arrivare a quello del prodotto finito, facendo in modo che le spese sostenute siano correttamente inserite nel costo di produzione del singolo prodotto. Nello specifico, è importante avere una buona conoscenza della realtà produttiva, cercare il più possibile di ottimizzare i costi, ma sempre preservando la qualità del prodotto offerto.  Infine, mi occupo della gestione di alcuni budget di fabbrica, cercando di rendere visibile e spiegabile qualsiasi spesa sostenuta, e cercando naturalmente di prevedere quelle future.

 

Prima di arrivare presso Findus Italia (Nomad Foods), hai lavorato in The Kraft Heinz Company: puoi raccontarci di questa tua esperienza?

Sono entrata in Kraft Heinz quasi un anno prima di laurearmi, poco dopo aver finito il mio stage curriculare alla Camera di Commercio Italiana per l’Olanda. Durante quest’ultima esperienza avevo avuto modo di capire che cercavo un ambiente più dinamico, e così ho fatto domanda per il Graduate Programme di Kraft Heinz. Sono entrata così far parte del team Budgeting & Business Planning della sezione Finance, a Milano. È stata un’esperienza davvero entusiasmante e arricchente, perché mi ha permesso di vivere il business realmente, con delle responsabilità dal primo giorno. Ad alcuni task di routine si aggiungeva l’impegno di guidare dei progetti di miglioramento dei processi, durante i quali ho lavorato a stretto contatto con i top manager dell’azienda. Il Graduate Programme mi ha consentito, nei mesi a seguire, di accrescere esponenzialmente le mie competenze finance, di migliorare l’utilizzo di Excel (requisito base per qualsiasi tipo di ruolo da controller), e soprattutto conoscere tanti colleghi motivati e brillanti. Finiti i sei mesi del Graduate Programme, ho assunto il ruolo di Productivity Analyst, che mi ha permesso di conoscere il controllo di gestione della supply chain.

 

Nella nostra community di oltre 500.000 utenti ci sono molto studenti e giovani laureati che hanno un percorso di studi simile al tuo: un consiglio che daresti a chi vorrebbe seguire la tua strada?

Per esperienza personale so che troppo spesso la paura di non essere abbastanza bravi o preparati vi porterà a non cogliere le opportunità che vi si presentano davanti. Non importa quanto complesso possa sembrare un ruolo visto da fuori: non potrete mai sapere se siete in grado di affrontarlo se non ci provate. I requisiti fondamentali sono la passione, la curiosità e la voglia di mettervi in gioco; se li avete, mostrateli senza timore, e ci sarà sempre qualcuno che sarà pronto a guidarvi e aiutarvi nel vostro percorso di crescita professionale. 

 

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