Pubblicato il 09 Mar 2020
Pubblicato il 09 Mar 2020
Quali sono le Università pubbliche con le tasse più costose?

Quali sono le Università pubbliche con le tasse più costose?


Quali sono le università pubbliche più care?


Quando ci informiamo sul costo delle rette universitarie, rimaniamo spesso sbalorditi per i prezzi stellari delle università private (come l'università Bocconi di Milano o la LUISS Guido Carli di Roma). Tuttavia, chi pensa che le università statali siano gratuite o comunque molto poco costose si sbaglia. Le università pubbliche costano. E, a volte, costano molto più di quanto ci si aspetta.


Quanto costa, quindi, frequentare una università pubblica in Italia?


Mandare i propri figli all’università è diventato molto costoso per le famiglie italiane che vogliano garantire una laurea, un futuro ai propri ragazzi. Senza soffermarci sul fatto che sia giusto o meno pagare per la propria istruzione, abbiamo deciso di stilare una classifica delle università pubbliche più costose in Italia.

Rispetto agli anni precedenti, nell’anno accademico 2017/2018, la classifica delle università statali più costose si è ribaltata. Secondo Federconsumatori, oggi, le università del Centro-Sud sono quelle che impongono tasse più costose. E infatti l’ateneo più caro è quello de La Sapienza di Roma, seguito dall’Università di Bari e dalla Federico II di Napoli.

Il calcolo delle tasse universitarie si calcola in base al reddito ISEE dello studente. Così, uno studente in prima fascia (6000 euro di ISEE) paga in media un importo minimo di 316,82 euro l’anno, fino ad arrivare a  2.446,45 euro per  gli importi massimi. Che dire, una bella differenza!

All’Università La Sapienza di Roma, ad esempio, gli studenti che si collocano in prima fascia pagano €597, mentre quelli dell’ultima fascia di reddito ne pagano €3.033,5.


Classifica delle università pubbliche più care


Sulla base dell’importo per chi rientra in fascia minima, ecco la classifica delle università statali italiane che hanno le tasse più alte:

1. Università La Sapienza di Roma – La Sapienza costa ai proprio studenti in media €569,00 all’anno.

2. Università degli Studi Aldo Moro di Bari – €414,00 annui in media.

3. Università Federico II di Napoli – Per gli studenti che scelgono la Federico II di Napoli la cifra media è di  €411,00 all’anno.

4. Università degli Studi di Salerno – L’UniSa costa in media ai suoi studenti €384,50 l’anno.

5. Università degli Studi di Roma Tor Vergata – Ancora un’università laziale. Per l’Università di Tor Vergata la cifra media è di €381,00.

6. Università degli Studi di Torino – Al quinto posto l’UniTo, che richiede annualmente €345,83.


Completamente diversa risulta la classifica, invece, se ci si basa sull’importo massimo. Se si prende a parametro la fascia più alta, infatti le università più costose sono quelle del Nord Italia, in particolare Piemonte e Lombardia. Per le informazioni su tutti gli atenei d’Italia, Federconsumatori ha stilato una lista apposita, consultabile qui

Quali sono le università pubbliche più care?


Quando ci informiamo sul costo delle rette universitarie, rimaniamo spesso sbalorditi per i prezzi stellari delle università private (come l'università Bocconi di Milano o la LUISS Guido Carli di Roma). Tuttavia, chi pensa che le università statali siano gratuite o comunque molto poco costose si sbaglia. Le università pubbliche costano. E, a volte, costano molto più di quanto ci si aspetta.


Quanto costa, quindi, frequentare una università pubblica in Italia?


Mandare i propri figli all’università è diventato molto costoso per le famiglie italiane che vogliano garantire una laurea, un futuro ai propri ragazzi. Senza soffermarci sul fatto che sia giusto o meno pagare per la propria istruzione, abbiamo deciso di stilare una classifica delle università pubbliche più costose in Italia.

Rispetto agli anni precedenti, nell’anno accademico 2017/2018, la classifica delle università statali più costose si è ribaltata. Secondo Federconsumatori, oggi, le università del Centro-Sud sono quelle che impongono tasse più costose. E infatti l’ateneo più caro è quello de La Sapienza di Roma, seguito dall’Università di Bari e dalla Federico II di Napoli.

Il calcolo delle tasse universitarie si calcola in base al reddito ISEE dello studente. Così, uno studente in prima fascia (6000 euro di ISEE) paga in media un importo minimo di 316,82 euro l’anno, fino ad arrivare a  2.446,45 euro per  gli importi massimi. Che dire, una bella differenza!

All’Università La Sapienza di Roma, ad esempio, gli studenti che si collocano in prima fascia pagano €597, mentre quelli dell’ultima fascia di reddito ne pagano €3.033,5.


Classifica delle università pubbliche più care


Sulla base dell’importo per chi rientra in fascia minima, ecco la classifica delle università statali italiane che hanno le tasse più alte:

1. Università La Sapienza di Roma – La Sapienza costa ai proprio studenti in media €569,00 all’anno.

2. Università degli Studi Aldo Moro di Bari – €414,00 annui in media.

3. Università Federico II di Napoli – Per gli studenti che scelgono la Federico II di Napoli la cifra media è di  €411,00 all’anno.

4. Università degli Studi di Salerno – L’UniSa costa in media ai suoi studenti €384,50 l’anno.

5. Università degli Studi di Roma Tor Vergata – Ancora un’università laziale. Per l’Università di Tor Vergata la cifra media è di €381,00.

6. Università degli Studi di Torino – Al quinto posto l’UniTo, che richiede annualmente €345,83.


Completamente diversa risulta la classifica, invece, se ci si basa sull’importo massimo. Se si prende a parametro la fascia più alta, infatti le università più costose sono quelle del Nord Italia, in particolare Piemonte e Lombardia. Per le informazioni su tutti gli atenei d’Italia, Federconsumatori ha stilato una lista apposita, consultabile qui