Pubblicato il 13 Feb 2020
Pubblicato il 13 Feb 2020
Social Media Manager: mansioni, opportunità di carriera, retribuzione

Social Media Manager: mansioni, opportunità di carriera, retribuzione


Il Social Media Manager: di cosa si occupa, opportunità di carriera e retribuzione media

Spesso scartiamo un'offerta di lavoro perché non capiamo quale figura sia richiesta o pensiamo che il tipo di lavoro descritto sia mal pagato, noioso o non in linea con il nostro percorso. E invece scegliere queste posizioni è il modo migliore per entrare nell’azienda o nel settore dei nostri sogni. Oggi vediamo più da vicino uno di questi profili: il Social Media Manager.

 

Chi è il Social Media Manager

Sembra superfluo ricordare chi sia, ma oggi un social media manager è una figura chiave per la comunicazione aziendale. In Italia ha faticato a imporsi come profilo professionale, oggi però si impone come esperto di piattaforme social per la comunicazione e il community building: competenze a cui difficilmente un brand è disposto a rinunciare.

 

Quali sono le mansioni del SMM?

Studia come un monaco shaolin i segreti delle piattaforme e dei canali social per fare essenzialmente due cose: aumentare i contatti di una pagina o di un brand aziendale o di una campagna pubblicitaria; gestire la community social che spesso si crea attorno a quel brand.

A differenza di un utente che apre un profilo Facebook, Instagram o Telegram per ragioni personali, il social media manager lo fa se, e solo se, questo abbia senso per gli obiettivi che vuole raggiungere il cliente. Ad esempio, se voglio vendere i vestiti della mia linea, il mio social media manager mi proporrà l’apertura di un profilo su social in cui l’immagine del prodotto la faccia da padrone rispetto ad esempio a un canale come Twitter, dove predomina il testo. 

Un bravo #SMM sa utilizzare i tool che le piattaforme mettono a disposizione per gestire campagne pubblicitarie online, gestirne un budget, individuare il target di pubblico a cui andrà mostrato il messaggio.

Se pensate che il SMM si limiti a scrivere post, quindi, vi sbagliate. Di fatto elabora e mette in pratica la miglior strategia editoriale. Luca La Mesa è uno dei più importanti socla media strategist d’Italia e tra i consigli che dà sempre ai suoi collabortori c’è quello di studiare attentamente il target di pubblico con cui si vuole dialogare.

Come spiega bene anche un altro influente social media manager, Riccardo Pirrone - ideatore della dissacrante strategia social dell’agenzia di pompe funebri Taffo Funeral Services - questo professionista studia le community online, i trending topic ed elabora poi un messaggio e una strategia che permettano al brand di inserirsi in questo flusso di discorsi, post e commenti ma emergendo per carattere e restando perfettamente riconoscibile.

 

Social Media Manager: perché intraprednere questa carriera

Bè, le ragioni per rispondere a un’offerta di lavoro in questo settore sono tante. Vediamone alcune:

Più spazio rispetto al passato

Quello del social media manager è un lavoro che richiede molta competenza e oggi, più che in passato, le aziende sono in grado di riconoscere la professionalità di questo profilo;

 

Da freelance a risorsa full time

Oggi sono sempre di più le agenzie di comunicazione e di pubblicità ma anche le stesse big company che assumono a tempo indeterminato quello che una volta era solo una figura freelance;

 

Aggiornamento continuo

Le piattaforme social sono sistemi complessi e in continuo aggiornamento: lo stesso tool o i criteri con cui un post finiva primo nel feed del proprio potenziale pubblico possono cambiare da un anno all’altro e serve qualcuno in grado di tener conto dei cambiamenti per le strategie digitali. Cosa che non sempre gli uffici comunicazione e marketing dei grandi gruppi hanno tempo di fare e che sono molto ben propensi ad affidare a una figura specifica;

 

Creatività e tecnica, anche senza laurea  

Il social media manager di fatto è un creativo, ma ha anche un profilo tecnico e una conoscenza delle metriche e di come si possa convertire una community in un gruppo di potenziali clienti di una certa azienda. Anche se esistono corsi specifici, come quelli forniti dalla Ninja Academy o da accademie pubblicitarie, non serve per forza la laurea ma conta l’esperienza sul campo e la bravura nel gestire profili online;

I più bravi vanno a ruba, i social media manager che fanno crescere in fretta una pagina o un canale social aziendale, ridisegnando in molti casi anche la brand reputation  - il messaggio ispirazionale che un brand suscita in noi quando leggiamo un post o una pubblicità online - diventano materiale per gli head hunters e ottengono tantissimo lavoro.

 

Quanto guadagna un Social Media Manager: la retribuzione

Ancora non esiste un inquadramento specifico in Italia per il social media manager, che oggi è definito anche community manager. In genere, se è una società di comunicazione e marketing ad assumere, il Contratto collettivo nazionale applicato è quello del commercio e del terziario. In ogni caso, oggi in Italia lo stipendio medio di un SMM si aggira attorno a 1800 euro lordi al mese ma può arrivare, nei casi più richiesti e per i profili più esperti, anche a oltre 80 mila euro lordi l’anno (fonte jobbydoo.it)

Le cose da tenere a mente

Non è un lavoro che si può improvvisare e serve studiare tanto e continuamente le modalità con cui le piattaforme evolvono. I consigli per migliorare le proprie skill e farsi trovare preparati a un colloquio sono:

1. Buttarsi

Prima di proporsi come SMM, bisogna provare ad aprire una pagina Instagram o Facebook per lanciare un progetto o una campagna, aiuterà a familiarizzare con la piattaforma e gli strumenti digitali;

2. Investire

Spendere anche solo pochi euro in sponsorizzazioni è utilissimo per capire costi e ordini di grandezza necessari per raggiungere un certo target di pubblico;

3. Imparare dagli altri

Studiare le pagine e le campagne social altrui è altamento formativo (qui ad esempio potete vedere altre campagne social sponsorizzate dei brand). Seguire un corso specifico Se si ha la possibilità è utile investire in un corso per imparare o aggiornarsi sugli strumenti social.

4. Studiare

Esisteno numerosi corsi sia offline che online per imparare le basi delle strategie social: tra i più quotati troviamo quelli di Studio Samo e Ninja Marketing, oltre che su Udemy.

Bisogna poi tener conto che, tolti i casi in cui il SMM segue un solo cliente, è più comune che si lavori in una agenzia che segue più clienti contemporaneamente: occhio quindi a sloggarvi dal profilo aziendale quando state per commentare sui social qualcosa a titolo solo personale...

Il Social Media Manager: di cosa si occupa, opportunità di carriera e retribuzione media

Spesso scartiamo un'offerta di lavoro perché non capiamo quale figura sia richiesta o pensiamo che il tipo di lavoro descritto sia mal pagato, noioso o non in linea con il nostro percorso. E invece scegliere queste posizioni è il modo migliore per entrare nell’azienda o nel settore dei nostri sogni. Oggi vediamo più da vicino uno di questi profili: il Social Media Manager.

 

Chi è il Social Media Manager

Sembra superfluo ricordare chi sia, ma oggi un social media manager è una figura chiave per la comunicazione aziendale. In Italia ha faticato a imporsi come profilo professionale, oggi però si impone come esperto di piattaforme social per la comunicazione e il community building: competenze a cui difficilmente un brand è disposto a rinunciare.

 

Quali sono le mansioni del SMM?

Studia come un monaco shaolin i segreti delle piattaforme e dei canali social per fare essenzialmente due cose: aumentare i contatti di una pagina o di un brand aziendale o di una campagna pubblicitaria; gestire la community social che spesso si crea attorno a quel brand.

A differenza di un utente che apre un profilo Facebook, Instagram o Telegram per ragioni personali, il social media manager lo fa se, e solo se, questo abbia senso per gli obiettivi che vuole raggiungere il cliente. Ad esempio, se voglio vendere i vestiti della mia linea, il mio social media manager mi proporrà l’apertura di un profilo su social in cui l’immagine del prodotto la faccia da padrone rispetto ad esempio a un canale come Twitter, dove predomina il testo. 

Un bravo #SMM sa utilizzare i tool che le piattaforme mettono a disposizione per gestire campagne pubblicitarie online, gestirne un budget, individuare il target di pubblico a cui andrà mostrato il messaggio.

Se pensate che il SMM si limiti a scrivere post, quindi, vi sbagliate. Di fatto elabora e mette in pratica la miglior strategia editoriale. Luca La Mesa è uno dei più importanti socla media strategist d’Italia e tra i consigli che dà sempre ai suoi collabortori c’è quello di studiare attentamente il target di pubblico con cui si vuole dialogare.

Come spiega bene anche un altro influente social media manager, Riccardo Pirrone - ideatore della dissacrante strategia social dell’agenzia di pompe funebri Taffo Funeral Services - questo professionista studia le community online, i trending topic ed elabora poi un messaggio e una strategia che permettano al brand di inserirsi in questo flusso di discorsi, post e commenti ma emergendo per carattere e restando perfettamente riconoscibile.

 

Social Media Manager: perché intraprednere questa carriera

Bè, le ragioni per rispondere a un’offerta di lavoro in questo settore sono tante. Vediamone alcune:

Più spazio rispetto al passato

Quello del social media manager è un lavoro che richiede molta competenza e oggi, più che in passato, le aziende sono in grado di riconoscere la professionalità di questo profilo;

 

Da freelance a risorsa full time

Oggi sono sempre di più le agenzie di comunicazione e di pubblicità ma anche le stesse big company che assumono a tempo indeterminato quello che una volta era solo una figura freelance;

 

Aggiornamento continuo

Le piattaforme social sono sistemi complessi e in continuo aggiornamento: lo stesso tool o i criteri con cui un post finiva primo nel feed del proprio potenziale pubblico possono cambiare da un anno all’altro e serve qualcuno in grado di tener conto dei cambiamenti per le strategie digitali. Cosa che non sempre gli uffici comunicazione e marketing dei grandi gruppi hanno tempo di fare e che sono molto ben propensi ad affidare a una figura specifica;

 

Creatività e tecnica, anche senza laurea  

Il social media manager di fatto è un creativo, ma ha anche un profilo tecnico e una conoscenza delle metriche e di come si possa convertire una community in un gruppo di potenziali clienti di una certa azienda. Anche se esistono corsi specifici, come quelli forniti dalla Ninja Academy o da accademie pubblicitarie, non serve per forza la laurea ma conta l’esperienza sul campo e la bravura nel gestire profili online;

I più bravi vanno a ruba, i social media manager che fanno crescere in fretta una pagina o un canale social aziendale, ridisegnando in molti casi anche la brand reputation  - il messaggio ispirazionale che un brand suscita in noi quando leggiamo un post o una pubblicità online - diventano materiale per gli head hunters e ottengono tantissimo lavoro.

 

Quanto guadagna un Social Media Manager: la retribuzione

Ancora non esiste un inquadramento specifico in Italia per il social media manager, che oggi è definito anche community manager. In genere, se è una società di comunicazione e marketing ad assumere, il Contratto collettivo nazionale applicato è quello del commercio e del terziario. In ogni caso, oggi in Italia lo stipendio medio di un SMM si aggira attorno a 1800 euro lordi al mese ma può arrivare, nei casi più richiesti e per i profili più esperti, anche a oltre 80 mila euro lordi l’anno (fonte jobbydoo.it)

Le cose da tenere a mente

Non è un lavoro che si può improvvisare e serve studiare tanto e continuamente le modalità con cui le piattaforme evolvono. I consigli per migliorare le proprie skill e farsi trovare preparati a un colloquio sono:

1. Buttarsi

Prima di proporsi come SMM, bisogna provare ad aprire una pagina Instagram o Facebook per lanciare un progetto o una campagna, aiuterà a familiarizzare con la piattaforma e gli strumenti digitali;

2. Investire

Spendere anche solo pochi euro in sponsorizzazioni è utilissimo per capire costi e ordini di grandezza necessari per raggiungere un certo target di pubblico;

3. Imparare dagli altri

Studiare le pagine e le campagne social altrui è altamento formativo (qui ad esempio potete vedere altre campagne social sponsorizzate dei brand). Seguire un corso specifico Se si ha la possibilità è utile investire in un corso per imparare o aggiornarsi sugli strumenti social.

4. Studiare

Esisteno numerosi corsi sia offline che online per imparare le basi delle strategie social: tra i più quotati troviamo quelli di Studio Samo e Ninja Marketing, oltre che su Udemy.

Bisogna poi tener conto che, tolti i casi in cui il SMM segue un solo cliente, è più comune che si lavori in una agenzia che segue più clienti contemporaneamente: occhio quindi a sloggarvi dal profilo aziendale quando state per commentare sui social qualcosa a titolo solo personale...