Pubblicato il 28 Apr 2020
Pubblicato il 28 Apr 2020
Vivere all’estero: dove costruire il proprio futuro?

Vivere all’estero: dove costruire il proprio futuro?


Vivere all’estero: dove conviene trasferirsi?


Chi di noi, almeno una volta non ha immaginato il proprio futuro altrove? La possibilità di ricominciare da capo, inseguire i propri sogni in un altro stato o addirittura continente. Voltare le spalle ai problemi, allo stress, alla monotonia – molte volte- porta la mente a viaggiare, immaginando di vivere all’estero. La domanda che sorge, però, é la seguente: in quale Paese posso “rincorrere la felicità”? Alla base della scelta di trasferirsi o meno, ci sono valutazioni ponderate dei vantaggi e degli svantaggi della questione.


Ora, però, vediamo prima quali paesi sono nella Top list


Svizzera, é al primo posto nella classifica tra i Paesi in cui andare a vivere. Ciò che le garantisce il posto privilegiato é sicuramente la soddisfazione dell’economia locale e lo sport. Punto negativo é l’elevato indice del costo della vita portato in alto dalle voci ‘abitazione ed energia’, ‘alimentari’, ‘sanità’, ‘ristoranti e alberghi’. Sicuramente il costo della vita, però, sarà direttamente proporzionale ad uno stipendio medio mensile.


Singapore, é al secondo posto nella classifica culturale a livello mondiale. Un tasso elevatissimo di cultura a livello matematico e scientifico, cosi come l’indice di lettura. Anche qui, però, un indice negativo: Singapore è e rimarrà una delle città più care del mondo. In Asia secondo le ultime classifiche è la quinta città più cara del continente dopo Tokyo, Osaka, Hong Kong e Pechino. Per vivere in maniera tranquilla senza preoccuparsi di non potere permettersi le spese basilari per una famiglia media (studi, cibo, affitto e magari anche un’auto) bisogna guadagnare almeno 50.000 euro all’anno. Se togliamo, invece, le spese dell’auto, il budget a disposizione aumenta.


Cina, é il terzo paese asiatico sul podio. Gli indicatori economici la piazzerebbero al primo posto. Contrariamente, si trova al terzo posto a causa delle difficoltà culturali. É molto difficile adattarsi alla vita, allo stile culturale, alla cultura lavorativa, al cibo e al clima di questo paese.


Thailandia, é il Paese del sorriso e rientra tra i Paesi in cui si vive bene a prezzi bassi. I problemi sono legati alla lingua e alle condizioni ambientali che, malgrado i paesaggi da cartolina, sembrano non essere eccellenti.


Nuova Zelanda, è un Paese adatto a chi ama la pace e la calma. Tutto scorre lento, ad un ritmo sereno, a nessuno piace correre. Nessuna frenesia, non c’è traffico, nemmeno nelle maggiori città. La gente del posto é molto sociale, con una mentalità meravigliosamente aperta, a cui piace conoscere cose nuove e che ama viaggiare molto. Quasi il 70% della popolazione neozelandese è di origine europea. É uno dei paesi che per frequentazione scolastica ha la media più alta; i bambini sono tenuti in alta considerazione ed il percorso scolastico è vario e prolungato.


Germania, può essere un’ottima opportunità per migliorare il proprio tenore di vita. La qualità della vita è molto buona. Anche a livello lavorativo la situazione è alquanto positiva: in Germania è infatti molto più semplice trovare lavoro rispetto all’Italia e con un reddito mensile più alto. La precisione e la fiscalità tedesche creano un po di difficoltà di adattamento per gli italiani. Il Paese si trova al 12esimo posto della classifica culturale a livello mondiale. Difficoltà, però, nello stringere amicizie rendendo cosi la vita sociale carente.


Hong Kong, é la città che vi catapulterà in una realtà in continuo movimento, frenetica, in pieno boom economico, dove si lavora tanto, dove i guadagni solo alti e dove i trasporti funzionano, dove il clima però è umido e gli affitti sono carissimi.


Canada, conclude la top list dei paesi in cui pensare il futuro. É il paese in cui essere italiano é un vantaggio, per come vestiamo, per il cibo e addirittura per come parliamo. Il lavoro é fondamentale e il tenore della vita é decisamente migliore a quello italiano. La popolazione é accogliente e sono sempre pronti ad accogliere qualche forestiero. Se stai pensando di vivere all’estero, il Canada va tenuto in considerazione.


Pensare di vivere all’estero? Ecco i pro e contro


Come ogni decisione che si prenda, ci sono sempre vantaggi e svantaggi da valutare. Quello che possiamo dire, nel 2017 le possibilità di spostarsi e comunicare da un capo all’altro del mondo, é piuttosto semplice. Lasciare la famiglia non é un addio, come poteva essere trent’anni fa. Ci si può sentire tutti i giorni in qualsiasi momento, unico problema risulta essere il fuso orario se ti trovi dall’altro capo del mondo.

Per il resto, fa tutto la tecnologia!

Prendere un aereo e partire, nella nostra cultura é diventato all’ordine del giorno. Abbiamo quindi abbattuto un muro fondamentale. Quel che resta, comunque, é la lontananza da casa e dai luoghi familiari. La distanza fisica é uno degli svantaggi. Inizialmente vi sentirete soli, vi sentirete in colpa se in famiglia si presenta qualche problema per cui voi non siete presenti, vi mancheranno punti di riferimento. In cambio, però, se l’intenzione é quella di trasferirsi all’estero, significa che lo stimolo di cambiamento – i vantaggi – hanno la meglio sugli aspetti negativi.


Tutored è il punto di incontro tra studenti, neolaureati e aziende. Entra nella community di tutored per esplorare tutte le opportunità di carriera in linea con i tuoi studi, leggere i consigli dei recruiter delle aziende attive su tutored per prepararti al meglio al tuo prossimo colloquio. 

Vivere all’estero: dove conviene trasferirsi?


Chi di noi, almeno una volta non ha immaginato il proprio futuro altrove? La possibilità di ricominciare da capo, inseguire i propri sogni in un altro stato o addirittura continente. Voltare le spalle ai problemi, allo stress, alla monotonia – molte volte- porta la mente a viaggiare, immaginando di vivere all’estero. La domanda che sorge, però, é la seguente: in quale Paese posso “rincorrere la felicità”? Alla base della scelta di trasferirsi o meno, ci sono valutazioni ponderate dei vantaggi e degli svantaggi della questione.


Ora, però, vediamo prima quali paesi sono nella Top list


Svizzera, é al primo posto nella classifica tra i Paesi in cui andare a vivere. Ciò che le garantisce il posto privilegiato é sicuramente la soddisfazione dell’economia locale e lo sport. Punto negativo é l’elevato indice del costo della vita portato in alto dalle voci ‘abitazione ed energia’, ‘alimentari’, ‘sanità’, ‘ristoranti e alberghi’. Sicuramente il costo della vita, però, sarà direttamente proporzionale ad uno stipendio medio mensile.


Singapore, é al secondo posto nella classifica culturale a livello mondiale. Un tasso elevatissimo di cultura a livello matematico e scientifico, cosi come l’indice di lettura. Anche qui, però, un indice negativo: Singapore è e rimarrà una delle città più care del mondo. In Asia secondo le ultime classifiche è la quinta città più cara del continente dopo Tokyo, Osaka, Hong Kong e Pechino. Per vivere in maniera tranquilla senza preoccuparsi di non potere permettersi le spese basilari per una famiglia media (studi, cibo, affitto e magari anche un’auto) bisogna guadagnare almeno 50.000 euro all’anno. Se togliamo, invece, le spese dell’auto, il budget a disposizione aumenta.


Cina, é il terzo paese asiatico sul podio. Gli indicatori economici la piazzerebbero al primo posto. Contrariamente, si trova al terzo posto a causa delle difficoltà culturali. É molto difficile adattarsi alla vita, allo stile culturale, alla cultura lavorativa, al cibo e al clima di questo paese.


Thailandia, é il Paese del sorriso e rientra tra i Paesi in cui si vive bene a prezzi bassi. I problemi sono legati alla lingua e alle condizioni ambientali che, malgrado i paesaggi da cartolina, sembrano non essere eccellenti.


Nuova Zelanda, è un Paese adatto a chi ama la pace e la calma. Tutto scorre lento, ad un ritmo sereno, a nessuno piace correre. Nessuna frenesia, non c’è traffico, nemmeno nelle maggiori città. La gente del posto é molto sociale, con una mentalità meravigliosamente aperta, a cui piace conoscere cose nuove e che ama viaggiare molto. Quasi il 70% della popolazione neozelandese è di origine europea. É uno dei paesi che per frequentazione scolastica ha la media più alta; i bambini sono tenuti in alta considerazione ed il percorso scolastico è vario e prolungato.


Germania, può essere un’ottima opportunità per migliorare il proprio tenore di vita. La qualità della vita è molto buona. Anche a livello lavorativo la situazione è alquanto positiva: in Germania è infatti molto più semplice trovare lavoro rispetto all’Italia e con un reddito mensile più alto. La precisione e la fiscalità tedesche creano un po di difficoltà di adattamento per gli italiani. Il Paese si trova al 12esimo posto della classifica culturale a livello mondiale. Difficoltà, però, nello stringere amicizie rendendo cosi la vita sociale carente.


Hong Kong, é la città che vi catapulterà in una realtà in continuo movimento, frenetica, in pieno boom economico, dove si lavora tanto, dove i guadagni solo alti e dove i trasporti funzionano, dove il clima però è umido e gli affitti sono carissimi.


Canada, conclude la top list dei paesi in cui pensare il futuro. É il paese in cui essere italiano é un vantaggio, per come vestiamo, per il cibo e addirittura per come parliamo. Il lavoro é fondamentale e il tenore della vita é decisamente migliore a quello italiano. La popolazione é accogliente e sono sempre pronti ad accogliere qualche forestiero. Se stai pensando di vivere all’estero, il Canada va tenuto in considerazione.


Pensare di vivere all’estero? Ecco i pro e contro


Come ogni decisione che si prenda, ci sono sempre vantaggi e svantaggi da valutare. Quello che possiamo dire, nel 2017 le possibilità di spostarsi e comunicare da un capo all’altro del mondo, é piuttosto semplice. Lasciare la famiglia non é un addio, come poteva essere trent’anni fa. Ci si può sentire tutti i giorni in qualsiasi momento, unico problema risulta essere il fuso orario se ti trovi dall’altro capo del mondo.

Per il resto, fa tutto la tecnologia!

Prendere un aereo e partire, nella nostra cultura é diventato all’ordine del giorno. Abbiamo quindi abbattuto un muro fondamentale. Quel che resta, comunque, é la lontananza da casa e dai luoghi familiari. La distanza fisica é uno degli svantaggi. Inizialmente vi sentirete soli, vi sentirete in colpa se in famiglia si presenta qualche problema per cui voi non siete presenti, vi mancheranno punti di riferimento. In cambio, però, se l’intenzione é quella di trasferirsi all’estero, significa che lo stimolo di cambiamento – i vantaggi – hanno la meglio sugli aspetti negativi.


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